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Umile
d'inconsapevole bellezza
timido il capo, rivolto al cielo
curvo nel vento
di perle incoronato nella pioggia
e sorridente d'ardor di sole
fiore di campo
povero figlio della terra
fratello tra i fili d'erba
nascondi il cuore e la sua dolcezza
d'intense tinte di speranza
al mondo che t'ignora
e ti calpesta
e va a osannar gli steli fieri
nei tronfi vasi della serra
pieni di boria e di colori
nati in prigione
che della notte non conoscono l'odore
e di libertà
non sentiranno mai il sapore
piovono stelle
ma non temere, resto con te
a bere lacrime d'amore
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Una ricchezza in via d'estinzione: la semplicità.
Oggi tutto deve essere griffato, deve avere il simbolo del denaro appiccicato sopra... chi non rappresenta il "valore" non ne ha... E' la solita musica... conta solo l'apparire...»
Commenti di altri autori:
«Una poesia magnifica che condivido in ogni singolo passaggio... tutto è apparenza ed allora la carta da giocare è la non assuefazione a certi comportamenti che sembrano dettar le regole del gioco. Stupenda!»
«Purtroppo si sta perdendo il senso della semplicità, della bellezza della semplicità...io prediligo i fiori semplici come le margherite, le primule, i papaveri e gli asfodeli. Hanno il profumo della libertà e della Natura più degli sgargianti fiori contivati nelle serre. Molto profonda e intensa. Stupenda.»
«raffinata ed elegante come quel fiore di campo, con il sapore del sole e della ruggiada, dolce nel velare come il fiore di serra non avra mai l'opportunaita di assaporare liberta e carezze dal sole, ma viene predferita da chi non sa apprezzare quel fiore simplice che a volta riempie di gioie un cuore di chi lo coglie, bella, molto»
«Percepisco l'immagine dell'innocenza in questi tuoi versi, oltre a ciò che illustri nella nota. La bellezza pura, la semplicità racchiusa nell'innocenza di tutto ciò che viene deriso, ignorato o distrutto. Anch'io solidale con questi sentimenti. Magnifica da conservare nel cuore.»
«Bellissima poesia e tema di attualità...di ieri e di oggi, speriamo che non lo sia peril futuro L'apparrire è importante per coloro che sono insicuri di se stessi, il voler comprare a tutti i costi il vestito firmato spendere tanti soldi pur di apparire e magari a casa si mangia pane e mortadella... Oppure solamente mettersi in mostra urlando in un bar o per strada pur di esserCI solitudine interiore valori veri dispersi Piaciuta ed apprezzata moltissimo oltre che condivisa in ogni suo verso»
«Ritratto commovente di un figlio della terra, pennellate d'autore le tue che ritraggono umiltà e semplicità opposte e vincenti davanti alla tracotanza e la superbia... e ancora versi intensi e penetranti ...per non parlare della chiusa..."...resto con te a bere lacrime d'amore..."...PELLE D'OCA!»
«Hai cenrtrato il vero male di questo mondo sciagurato, apparirre, essere spavaldi, tutto artificiale tutto falso, e chi rifiuta questo viene visto come un marziano, per fortuna ci sono ancora persone pure che non vendono l'anima per ballare nell'effimero, poesia stupenda, rischio di esssere ripetittivo, ma come definirla? Grazie della tua presenza...»
«Cosa non può uscire fuori dalla semplicità di un fiore e così da tutto quanto ci circonda – la bellezza sta nella semplicità, in qualsiasi cosa sarà sempre così. Colpita da quel "nati in prigione".»
«un richiamo forte che risuona in questi versi che nella sua metoforica esposizione decanta un bene a volte dimenticato, martoriato dalle frenesie della gente dimenticando quanto sia bello e genuino l'esserci in questo mondo sfigurato... bellissimi versi»
«Meravigliosi versi che osannano in tutta la loro elegante morbidezza la bellezza della semplicità espessa in un umile fiore di campo che richiama metaforicamente la genuinità della vita tante volte calpestata dall'apparenza e dalla superbia... Stupenda e condivisa. Piaciuta immensamente.»
«Condivisa in ogni verso e poi i fiori di campo sono i miei fiori preferiti conta essere e non certo apparire poesia che sento mia da conservare tra le più belle»
«versi che colgono in pieneo l'argomento trattato... i marchi incisi su tutto, persino sulla pelle a simulare figure che non esistono ...pensieri vuoti... molto piu' bella la semplicita' che non sporca l'anima! Bella poesia piaciuta molto!»
«E' singolare constatare com'io mi trovi sempre d'accordo col contenuto dei versi di Kiaraluna e mi trovi a condividerli pienamente. I fiori di campo sono di gran lunga più apprezzabili di altri di serra perché nascono per germinazione spontanea con la griffe più importante, quella della natura!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.