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Poesia pubblicata nello speciale 'Morire da giovani a Kabul'
Morir di pace
Riflessioni
Uomini
che non cambiano pelle
sotto le divise
ragazzi
speranze nel domani e dignità
umanità e valore
che guardano la vita
da un mirino
all'ombra della fede
a un tricolore
figli
in terra ostile
partiti per offrir la mano
unito al cuore
al sogno d'utopia di pace
che non li vuole
sacrificati
alle folli ideologie
prive d'onore
caduti
eroi traditi nell'amore
a un giuramento
il sole di Kabul negli occhi
e un ultimo sorriso
poi
tempo non c'è stato d'un addio
a chi resta con le mani piene di dolore
a chi li piange
e griderà in eterno
il loro nome
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Domani i loro volti saranno dimenticati, crescerà giorno dopo giorno la rabbia ed il dolore senza giustizia di chi può solo piangerli. Volti come tanti, ma per me uno di loro era reale, non era solo un nome ma una figura reale e conosciuta... ma il dolore resta uno solo, lo stesso per tutti, che hanno donato la vita per un bugiardo attimo di gloria.»
Commenti di altri autori:
«versi sentiti fino tra righe, pianti di tanta gente per la perdita dei loro figlioli, padri e fratelli, di bambini che piangeranno per sempre genitore mai forze ancora conosciuto, per una guerra senza senzo, dove pace mai ci sarà, perché popoli convinti nel loro idealismo che non conosce limiti, ed ecco che si muore per niente, cme a Nasseria, dove giovani speranzosi di portare pace, muiono senza un perché, lasciando lacrime amare, a chi non piu le potranno abbracciare, bellissima nella sua crudelta, poi come dici, se si conosce il volto di chi non c'è piu, terribile, è come vedere la morte in faccia, e perdere uno di famiglia...,»
«Poesia toccante, magnficamente descritta, dove il dolore si percepisce in ogni verso e dove, di fronte ad uno sgretolarsi di speranze resta, comunque, nel cuore la forza di continuare a non farla morire la speranza, perché un giorno nuovo possa nascere, senza più spargimento di sangue. Anche se per chi resta è un dolore senza fine!»
«Ogni verso trasuda di dolore... di rabbia... ogni verso è una carezza per lenire un dolore che rimarrà nei cuori di chi amava quel figlio, quel padre, quell'uomo... Il sole di Kabul è il sole tutto ciò che han visto, no non c'è stato tempo per un addio, si spera non abbiano sofferto Una profonda preghiera per tutti loro, per tutti i soldati del mondo che muoiono in nome e per conto della PACE Ti abbraccio raccogliendo il tuo dolore, asciugandoti le lacrime Applausi, Kiaraluna, da questo grande teatro Immensamente piaciuta ed apprezzata molto anche la nota degna della donna che sei»
«Le guerre, tutte le guerre sono il segno di ottusità e incapacità di amare il prossimo anche se diverso, incapacità di vivere pacificamente tollerandoci a vicenda senza distinzioni. Fino a quando non impareremo a convivere come fratelli e sorelle e non come nemici, solo allora vi potrà essere pace. Un Utopia? Purtroppo credo di sì, daro che fin dagli albori gli uomini si sono sempre combattuti anche per dispute banali. Cos'è che scatena in genere le guerre. Il voler possedere in modo esclusivo un territorio cercando di imporre il proprio dominio e le proprie usanze non tenendo conto di quelle altrui. Finché non impareremo a convivere rispettandoci nelle nostre diversità non vi sarà pace. Intensa, toccante e sofferta. Molto apprezzata.»
«Versi molto toccanti nella descrizione di una guerra disumana, dove giovani vite vengono offerte in sacrificio come carne da macello... all'ombra di una pace che sembra sempre più un'utopia... Intensa e condivisa.»
«Difficile trovare parole quando il dolore si tocca con mano – un volto fra tanti, non aumenta ne sminuisce quella sensazione d'impotenza davanti a simili tragedie.»
«Che aggiungere ancora, dopo aver constatato che le nostre opinioni combaciano? Negli uomini è insito, e persiste nonostante migliaia di anni di lenta evoluzione, il germe del male nel desiderio di smodato dominio sopraffacendo altri uomini, in un continuo spargimento di sangue innocente, senza fine.»
«Dici bene, Kiaraluna, nel commento: "per un bugiardo attimo di gloria"... Poesia molto sentita, profonda nella sua semplicità. Apprezzata moltissimo. Metto segnalibro»
«cosa aggiungere ancora? se non il disgusto per queste cose e l'approvazione dei tuoi versi, il poeta è romantico, magari ingenuo, ma non fesso, e fai bene a rimarcare queste verità inconfutabili, versi toccanti che farei leggere a quei parlamentari con le lacrime di coccodrillo»
«in ogni verso una costante comune: il dolore... trasuda da ogni parola, da ogni pausa ed induce a riflettere... bella nella sua triste e cruda verità.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.