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Giorni lontani
quelli dei nostri giochi
fatti di carta vecchia ritagliata
o d'una bambola di pezza
ormai senz'occhi
cucita a mano, così
senza pretesa
dì spensierati
erano quelli, passi felpati
poi si correva lesti
a far la piomba
o si saltava su e giù nella campana
in cuor la timida purezza
di colomba
con tutto e niente
ogni giorno s'inventava
il giornale ripiegato era barchetta
e quanta gioia se anche la pioggia
ci aiutava
che nei rigagnoli per strada
navigava
che nostalgia
di quei bei dì struggenti,
quanti i ricordi
di sogni impressi a fuoco
ritratti in bianco e nero, ormai sbiaditi
quand'era semplice e pulito
ogni balocco
che con mestizia mi fan dir ...
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Come dimenticare la pulizia dei tempi trascorsi... pulizia a 360 gradi, a iniziare dal cuore. Tempi che non vanno esaltati, ma solo valorizzati per la loro limpidezza, oggi un bel ricordo patinato.»
Commenti di altri autori:
«Si Bei Tempi, raggomitolati in un animo sensibile che al solo tocco di pensier rintocca l'anima... quanta purezza e beltà, la spensieratezza e gli anni dei piccoli fiori che cresceranno nei giardini e la freschezza della vita, trovo questo componimento armonioso, dove descrizione e sensazione si mescolano sapientemente con delicata freschezza da leggere.»
«Si, bei tempi fatti di giochi semplici: le bambole di pezze cucite dalle nonne e i passatempi che ci emozionavano e divertivano. Proprio bella, questa poesia capace di riportarmi indietro nel tempo. L'infanzia costituisce il più bel ricordo per il cuore.»
«giorni vissuti scherzando e ridendo per ogni piccola stupidaggine, non avevamo che quasi il nulla con cui giocare eppure eravamo felici ed inventavamo giochi, tutto era vita e tutto era bello anche perché conquistato... ora non ci sono bimbi che allegri vedi giocare con il niente perché il troppo hanno e nessun valore danno a ciò che posseggono Bei tempi e condivido con te il tuo pensiero espresso in versi sempre splendidi Anima pura la tua e profonda applausi, Kiaraluna, da questo sfavillante, grande teatro immensamente apprezzata e piaciuta»
«Le generazioni si susseguiranno ed ognuno ricorderà i tempi della propria infanzia con molta nostalgia. Spesso mi domando anch'io s'erano veramente bei tempi, senza riscaldamento e con il bicchiere dell'acqua che al mattino trovavi velato di ghiaccio, sempre con lo stesso vestito ed uno buono per la domenica, i giochi tanti ma sol frutto della fantasia creativa, alla sera il caffelatte come al mattino. Decisamente sì quelli erano bei tempi, con la nostra gioia di vivere, con la speranza di un mondo migliore che man mano vedevamo crescere e prosperare, un mondo fatto di sagre paesane e processioni, di uomini sudati per il duro lavoro e donnine pettegole ma che andavano a far la colletta se qualche vicino aveva bisogno di pane o medicine...»
«poesia molto bella che si sviluppa sui pensieri dei tempi andati, tempi mai dimenticati che a volte quasi sempre si rimpiangono, momenti puri, liberi genuini ed ora nostalgici... poesia molto apprezzata»
«Bellissima e struggente poesia che unisce estetica di composizione e lirismo elevato. Un mondo siffatto ormai è rimasto solo nei sogni di qualcuno della mia generazione. Le quindicenni di oggi (ma anche quelle molto più giovani) hanno altri giocattoli in mano e ci giocano anche molto bene. Se questo, però, è il frutto della nuova cultura e dell'evoluzione dei costumi, preferisco continuare a sognare il mondo che tu hai descritto, il mondo delle bambine di un tempo con le bambole in mano e con il gioco della campana per la testa!»
«La nostra Giovinezza, gli anni della spensieratezza, gli anni più belli della nostra vita... ma che rimarranno ancora nei nostri cuori con una punta di nostalgia. Ah, se potessi tornare indietro... incosciente di tutto cio' che ora sto' vivendo!...che stiamo vivendo... lottando contro un Mondo assurdo! Piacevolissima Anna!»
«Bei tempi, racchiusi in fondo al cuore a ricordare l'età dell'infanzia, dove tutto era sapore di pane fragrante, picoli giochi fatti con sassolini colorati, bamboline di pezza, e tanta purezza nel cuore... Grazie! Mi hai riportato un po' della mia infanzia.»
«Tanta nostalgia e rimpianto per i bei tempi andati, quando la vita era più genuina e semplice e si respirava aria pura. Intensa e profonda. Stupenda.»
«un passato che sicuramente conosceva la limpidezza dei sentimenti. a volte mi son chiesta da cosa in effetti l'uomo sia stato negativamente influenzato... la semplicita' purtroppo non ci appartiene piu' ed il tempo sembra solo peggiorare questa situazione... dolce, musicale, persino un po' magica... bellissima!»
«Versi eleganti e delicati che trasportano in modo quasi magico nel fantastico mondo dell'infanzia fatto di semplicità, sorrisi genuini e purezza. Molto gradita questa tua di oggi, una vera chicca da conservare.»
«Nel ricordo dell'autrice... il mio ricordo... Ha saputo con questi versi riportare alla mia mente sensazioni e ricordi che credevo aver dimenticato... Molto sentita e apprezzata per le vivide immagini qui suscitate...»
«...Bei tempi... Quante volte l'abbiamo detto... tempi di sepli giochi... tempi di banali conversazioni fatte di risate e gesti che duravano un'intera giornata... di giochi inventati... di vestiti nuovi per la domenica e di scarpe da non rompere... di un pranzo diverso per una festa... bei tempi... bei tempi... Il sentito grazie per questi versi che sono riusciti a rivivere momenti che mai più potranno rivivere... Stupenda.»
«Giorni lontani... bei tempi... poesia di ampio respiro, racchiusa in queste due frasi... domina l'emozione, la memoria... l'eleganza del tessuto poetico. Piaciuta»
«quanti ricordi in questa poesia, ricordi di giocchi d'infanzia quando ci si gioccava con un niente e si aPPREZZAVA TUTTO, ANCHE NIENTE, senza pretesa. si si giocava spensierati, quana nostalgia, ricordare la spensieratezza, leoo in bianche e nero, le guardo ancore sai, e mi fanno molto tenerezze, ma non vedo mai la figura che mi è mancata, solo lì, penso a quanto forze sarebbestata diverse la ia infanzia, chi sa... molto rievocativa, bella»
«Letta con nostalgia e commozione giochi bambini quando tutto era puro e bello bei tempi andati da conservare con cura nello sgriigno dei ricordi che fanno bene al cuore splendida da conservare»
«nei ricordini rivivono i tempi andati della nostra gioventu'fatti di cose semplici, ma di grande purezza e pur nella loro semplicita' ci fanno ora tenerezzae rimpianto... tutto un altro mondo... Bella e di grande sentimento la tua poesia!»
«Anche se son giovane, anch'io giocavo a campana e facevo le bachette di carta... quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia... tocca il cuore e trasporta lontano... bella poesia»
«"I bei tempi", sapientemente tratteggiati dall'autrice con la penna del cuore, sono un prezioso tesoro di semplicità e limpidezza da conservare nello scrigno dei ricordi. Stupenda poesia che si dispiega fluida ed elegante affascinando il lettore e inducendolo ad una rilettura per assaporare al meglio tutte le sfumature. Molto efficace la chiusa che assomma in sè tutto il senso profondo del componimento il quale si rivela di grande valore e degno di innumerevoli elogi.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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«Le generazioni si susseguiranno ed ognuno ricorderà i tempi della propria infanzia con molta nostalgia. Spesso mi domando anch'io s'erano veramente bei tempi, senza riscaldamento e con il bicchiere dell'acqua che al mattino trovavi velato di ghiaccio, sempre con lo stesso vestito ed uno buono per la domenica, i giochi tanti ma sol frutto della fantasia creativa, alla sera il caffelatte come al mattino. Decisamente sì quelli erano bei tempi, con la nostra gioia di vivere, con la speranza di un mondo migliore che man mano vedevamo crescere e prosperare, un mondo fatto di sagre paesane e processioni, di uomini sudati per il duro lavoro e donnine pettegole ma che andavano a far la colletta se qualche vicino aveva bisogno di pane o medicine...»
«Versi eleganti e delicati che trasportano in modo quasi magico nel fantastico mondo dell'infanzia fatto di semplicità, sorrisi genuini e purezza. Molto gradita questa tua di oggi, una vera chicca da conservare.»
«...Bei tempi... Quante volte l'abbiamo detto... tempi di sepli giochi... tempi di banali conversazioni fatte di risate e gesti che duravano un'intera giornata... di giochi inventati... di vestiti nuovi per la domenica e di scarpe da non rompere... di un pranzo diverso per una festa... bei tempi... bei tempi... 
«Giorni lontani... bei tempi... poesia di ampio respiro, racchiusa in queste due frasi... domina l'emozione, la memoria... l'eleganza del tessuto poetico. Piaciuta»
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