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bambina di Milazzo, vittima di uno stalker, ringrazia i carabinieri con una lettera aperta. La bambina, di solo otto anni aiutata dalla mamma, ringrazia il maresciallo chiamandolo Angelo custode. |
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Otto anni.
Un virgineo fiore
prematuro alle radici,
sgargiante nel giardino
dell'eterno desiderio.
Le tue carni
così belle
e profumate
e le mie mani,
così putride
e viscide.
Desidero mettere
sulla tua bocca la mia lingua,
sui tuoi seni
non ancora sbocciati,
boccioli di femminilità
ancora acerbi,
desidero posare
le mie mani.
Eppure...
Angelo custode
aiutami tu
che la notte mi sorvegli,
in questo buio
così buio
l'uomo nero mi rincorre.
Un padre impotente
non può essere
il mio scudo.
Angelo custode
aiutami.
L'orco si avvicina
a passi lenti e
silenziosamente mi
guarda con malizia.
La paura mi sale
come le fiamme
che brillano
nei suoi occhi.
E l'angelo le prese la mano.
Scudo inorridito
da tanto viscidume.
Di giorno e di notte,
la bimba non dormiva
per la paura
che l'uomo nero
la sfiorasse.
Ma la pioggia
non cancella
il letame sotto i piedi.
Ora penso a quel fiore,
quel fiore solo mio.
Le mie mani troppo sudice
sul suo seno ancora piatto,
tre la labbra di una ninfa
ormai lontana vorrei posar le mie.
Ma le mani toccano il metallo
e le labbra ormai il mio letame. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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