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Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio
♦ Antonella Biunda 75 | |
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Scandagli il tuo avere
ventagli il tuo vivere
e rimani tra visioni ellittiche.
Alla sera raccogli fatui cimeli
e la pelle
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Parinu vrazza ddri rami o ventu
mentri lu suli acchiana cuntentu
l’occhi me, s’aprinu nzunnuti
e vidinu ddri rami tutti nsciuriati.
L’aria è frisca stamatina
lu celu è na porta raccamata
ddra mennula è, da campagna, a regina
cu tutta a so cruna
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Dagli angoli del cuore più remoti,
dal buio dei pensieri più profondi
scintillano, nascosti da un timore,
dei timidi
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Passa in spiaggia suonando l’organetto
la musica corre da un’ ombrellone all’altro
e la gioia s’impadronisce dei nostri
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Amarezza e delusione mi son
venute incontro che dopo anni
che quello sperato ad occhi aperti
sogno di riveder ancor quel
tempo mio passato alla vision
diversa se ne andò come sottil
vetro calpestato, non più quella
chiesetta non più quel
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Guardo del giuoco il bimbo
M’attrae lo sguardo
l’elisse perfetta
il vortice che del sasso lanciato nell’acqua di lago
sparisce
E pur parea che di profonda ferita
lei fosse dolente
Mi sovviene l’anima
Avviluppata
avvolta celata da si antica
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| Chiedo scusa al tempo, se lo ignoro
alle foglie in autunno, cadute senza di me
chiedo scusa ai miei occhi, per quello che vedo
al silenzio, chiedo scusa, per ogni mio urlo
chiedo scusa al cuore, per quel che sento
e all’amore, per quello che mai ho
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Oggi il coraggio sembra così lontano,
scrivo sul corpo quello che non ho detto,
i rivoli che sono scesi il bisogno che mi
è restato sempre a fianco.
Ti sento distante, così lontana che la mente
volge al tramonto, su quello scoglio l’onda
che
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Quannu u Suli risplenni
l’oscedditti currunu
nto celu acchiana nu cantu
rumurusu e riccu di culuri
sunnu i criaturi ca jocanu
a mucciaredda e cu lu palluni...
picciriddi ca vonnu sulu sugnari
picciriddi ca nun si toccanu
animi ‘nnucenti ca nun
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dietro è ciò che resta, ciò che abbiamo abitato:
detto perché tornasse a riprenderci.
Corpi convocati eccovi soglie rientrate,
lamelle buone, andiamo, spie:
portatemi nel vostro concerto di spigoli
scendete dalla notte oscillate nell’arco
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Ar giorno d’oggi anche li gatti so cambiati
prima pé campà, magnavano li sorci,
oggi so granni amici.
Cò st’abbondanza de cibo che c’è in giro,
li gatti so trattati mejo de li vecchi.
Vitamine, ricostituenti, scatolette de manzo, de pollo
e de
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Mi sono svegliato dal nulla
ho trovato il dove
ancora quattro passi
mi potrò sedere
Accendo lo schermo blu
non come il cielo
Ipnotico formichiere
tra le briciole del cervello
Mi chiamano
Vogliono liberarmi
Non c’è nulla che possa fare
nel
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(umide promesse, irreali illusioni)
E diventi parola
che urla
nei miei sogni
e desti
antichi desideri
da illeciti torpori,
ondeggianti vele
nelle bufere di vento...
Radici penetrano
in anime fertili e ubertose...
Ti sogno
e mi
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“T’ho chiesto di sposarmi e tu invece
m’hai riso in faccia innanzi a tanta gente,
io me ne sono andato assai deluso,
nel
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Ho mia donzella: voi c’andate con fervore
passeggiando il core,
per le ripi ombrose della psiche assolta,
ove giace l’alma, in me raccolta;
pensosa e colta,
voi ispirate versi, e fiumi di dolzore .
Carezzate le mie poesie con tanto
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C’è silenzio, è notte, guardo il cielo,
e la luna travestita sotto un velo,
eclissava il sole vestito di nero.
Non reclamo o prego per la mia sorte
perché al sopraggiungere della morte
immobile sarò abbracciato alla croce.
E tu gelida terra
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Goccia dopo goccia deborda dall’orlo
quel liquido ch’è vita dentro
in un susseguirsi di emozioni
perse nel bicchiere pieno
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Pure quest’anno torna bello GRASSO,
regala gioja senza chiede gnente.
Quanno ch’ariva lui... io me la spasso
a ride e
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Parlami di quando eravamo felici
senza aggiungere altro
che non sia la promessa
di vedere le cose con altri occhi
E non ripetere parole
che conosco già
regalami lo stupore della pelle
e poi perditi nell’ultimo tramonto
Che l’inverno regala
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Quando il martello secco picchia
e dall’incudine percossa guizza
lucente una scintilla che ecco
tosto svanisce ma poi quel scintillar
nel ferro urtato si riprende finché la man
che guida non si stanca, diverso avvien
allor che scoccati forte i
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e, quando
non sai dove andare,
cosa fare, pensare, chiedere
non sai con chi parlare, e
quando,
ti trovi in un vicolo cieco,
in un tunnel senza luce,
in una strada impervia ed irta,
in un bosco di alberi altissimi, immensi,
in un mare in
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In cerchio ci raccontiamo cosa accade,
le nostre amarezze,
le nostre ansie,
le nostre gioie e i nostri dolori,
i nostri peccati e le nostre trasgressioni
siamo lucide quando ne parliamo
non abbiamo pietà
per chi mente
per chi ci nasconde la
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In questo mondo m’attardo
nei sordi rumori del silenzio,
scrivendo i miei piccoli versi
con cercate, eccitanti
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Inseguo pensieri,
come fiocchi di neve
sottile e fredda.
Pensieri trascritti col nero
su carte sparse come foglie
staccate dagli alberi.
Nulla colma il vuoto
di speranze disilluse,
di crudeli silenzi.
I sorsi di fatua gentilezza
hanno un
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| Crisantemo ed acquarello,
sono le venti,
un lucido soffio di nuvola
bacia un melograno,
apparenza od inganno?
Qui
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Eccoti, finalmente!
Arrivi danzando tra nuvole di colori
e sorridi
sorridi gioiosa
m’intrecci i capelli
di mughetti, di viole .
Mi vesti di sogni,
mi porti
in quel giardino incantato
dove il sole gioca col profumo dei fiori
dove la
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N’à vorta
er festival de Sanremo
tuttiquanti lo vedeveno,
momento emozzionante
prestigioso.
Er festival de la canzone italiana
famosa ner monno,
nà cosa gradita
nà barca de gente,
se mettevano davanti alla televisione,
a guardà la
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| Il mio canto
vola col vento in poppa
verso lidi lontani.
Là, nell’aperta vallata
accoglierà l’eco
che si ripete
prima
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| Intriditi in questo
estatico silenzio
che ancora urla d’amore.
Sussultano le vene;
il turbinio dei cuori
è un passo di
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Mi ritrovo da sola, dispersa,
come fossi in un deserto
con dune altissime
che non riesco a scavalcare.
L’arsura si fa pesante, la gola brucia
e non vedo l’ombra di un’oasi
che possa dissetarmi.
E’ terribile sentirsi così
impotente e fragile
e
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Arriva un momento e
arriva il momento_
dell’ombra del fiore
che si muove
quando si sposta il sole
un tenero saluto ai mattini
un sereno sonno alle sere
una veglia di sogni ai desideri
in questa vita scritta
da percorrere fino a quando
il
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Mi chiedo
quale destino avranno i miei versi
se dovessero perdersi
nelle memorie del mondo
quando si sentiranno senza
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Come gesso disinvolto
il mio volto su di te
crepe di emozioni
rughe di ricordi
nel silenzio dei discorsi.
Brucia il corpo
sotto le intemperie delle stagioni
anche l’ultima bronza
fatica a rimanere accesa
con un alito di amore.
Camminano le
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| E’ la scintilla interiore che accende i versi,
è la miccia che crea il passaggio.
La fiamma si insinua nella caverna buia,
un piccolo boato non registrato, ed eccoci
nel mondo del sentire.
Tutto prende corpo,
saltano le lettere per la gioia di
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Gli astri, i pianeti...
La terra,
sono fatti della medesima polvere...
Il vento attraversa ogni cosa,
alimenta il fuoco;
Io sono stato ovunque,
ho visto tutto quello che c’è da vedere...
Ho riempito i polmoni...
e ho trattenuto il
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C’era una volta un bambino
c’erano tutti i nonni
c’era una volta un camino
c’erano le notti insonni
C’era una volta il
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| ’Ntribulatu è l’orizzonti stamatina,
nu’ vidu o mari a tò vesta azzurra,
t’àrrubbaru u senzu da calmaria
e l’acqua ca sbatti no scogliu
vagna u me cori di ‘na sustanza
appiccicusa comu ogliu.
Ddru velu di scuma... arraccamatu merlettu
persi li
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Seduto in macchina rimango fermo
a guardare oltre il vetro la strada
ferma come me dentro uno schermo
nelle mie mani le chiavi ed una spada
Rimescolo i ricordi mentre accendo
un’ultima volta questo vecchio motore
che combatte ancora in un
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| Bisbigli odorosi tra petali
di rose, respirare attimi
d’amore in ogni istante
sino al calar del Sole
Rinascere in miracolo di
risvegli di sensi odorosi
assopiti da varchi socchiusi
assaporarli sulla pelle
Lasciare andare come
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| I tuoi piedini nudi
di corsa sulla sabbia
a chi prima si fa il bagno,
io ti rincorrevo
e tu ridevi,
e allora alti gli spruzzi
e le tue grida di gioia
arrivavano fino al cielo
fino a toccare il sole.
Non bagnarmi che l’acqua è fredda,
poi mi
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Che di me non resti nulla
tranne le poesie che mai scrissi
le parole muoiono appena scritte
si svuotano come la notte all’alba
se hanno qualcosa da dire
l’hanno affidata al silenzio
che di me non resti nulla
tranne che i giorni mai vissuti
i
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| Lievi
o decise
le parole che esprimi
frugano
nel garbuglio di suoni
che fioriscono in bocca,
gergale biascica
di mediati aforismi,
e usitati incontri
con il bicchiere.
Troppo per chi ti ascolta,
e che misura
quanto dista
il suo must
dal
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Nella burla irriverente
d’un guizzo d’arte retrò
esalano
sofisticati sorsi
femmine graffianti
Sul motteggio
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Sembran madonne, trascendenti, antiche,
le giovanette con lor mani giunte
a lei ossequiose, quali umili amiche;
i capi
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Il buco dell’ozono
fa sciogliere i ghiacciai,
è un critico problema
che provoca dei guai!
La plastica nel mare
produce inquinamento,
la colpa è della gente ...,
cattivo atteggiamento!
Ci son le colonnine
nel centro cittadino
con l’aria
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(sei nutrimento per anime lacerate)
Muti
i miei anni
senza il tuo sguardo
ed eternità mi appaiono
questi vuoti istanti
nel silenzio
di un tempo crudele...
Sei quel gesto
che spiega
ogni verità,
annullando dubbi,
regalando
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Fiocchi di neve su tutta la terra
cristalli di ghiaccio come in una serra
di fiori bianchi, dove qualcuno ha innaffiato
con il pianto del cielo, immacolato.
Fiocchi bianchi e tramonti vermigli
fiocchi morbidi come conigli
brina boschiva e
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Nulla, piccola, eguaglia quei momenti
in cui noi si è abbracciati, qui sul letto
resi uno dall’impeto, ed attenti
ad
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Quanti treni son passati
senza ch’io li abbia mai presi,
trascurati e abbandonati,
mali errori e malintesi
di ricordi e di rimpianti,
opportunità ormai perse
tra desii in me discordanti
per contraddizioni avverse...
corre e sfila
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Dismisura trapuntata con perle
coltivate nel bene,
è la mia sete di te...
Vita che non ha asma d’amore,
celebra la passione bruciando
incessantemente il cuore...
Paradiso senza cielo è il tuo inferno.
Cammino verso il Golgota...
Lì abita la
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Scende la notte sui pensieri,
che a denti stretti
nel buio osservano
scambiandosi inutilmente posto.
Scende la notte
e mentre dormi io veglio,
a stento tengo il passo
con la mente
che corre veloce
su strade tortuose,
in vicoli bui.
Arranco
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Fuoco ‘e sta vita
fuoco ca me piglia
ca cu nu vaso ‘e fuoco s’atturciglia
attuorno a chesta sciorta attarantata
cu l’anema ca è ancora ‘nnammurata
‘e st’uocchie ca prufumano ‘a passione
e ‘o sango se ne scenne int’o matrone.
Fuoco ‘e stu
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Ricordo la stanza fredda
e la luce ambrata
che si rifletteva sulle guance
ancora bagnate da spille di sale
Qualche passo lento
e un bacio scambiato per dispetto
quando la porta si chiudeva
fra noi e i miei sogni
Qualche stella spenta
dai
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Quando la musica
incontra l’anima,
note infiammano il cuore.
Calde s’insinuano tra anfratti di
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Nulla poteva essere
più vivace di lei,
correva perenne
correva ovunque
mai sazia di andare
per questo mi fermai
a
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Vorrebbe parlare d’Immenso
questo vento che ha bramosia di silenzi
e di pensieri reclini in raccoglimento
come preghiere spente sulla coscienza
di un domani d’esigue speranze
Il vento dei poeti è zefiro all’orecchio degli amanti
è respiro che
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| Per le madri di figli fioriti
il giorno lontano del miracolo
è pietra scolpita
sbozzata, modellata, levigata
“per forza di levare”
e quel che resta sa di perfezione
portento incredibile a chi l’ha generato.
Nulla turba il sereno fluire della
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| Ti lascio al sonno
in un mare di luce
figlio dell’alba
che mi ha svegliato.
Vado a preparare il giorno
che tu da tanto
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| Riverberano arpeggi e la mattina
si inonda di profumi e di violini,
la melodia risveglia i cristallini
ricordi scritti su
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| Resta vivido il ricordo,
dell’irripetibile amor,
che si è preso tutto,
in cambio di desideri
in dolce abbandono.
L’
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334417 poesie trovate. In questa pagina dal n° 28561 al n° 28620.
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