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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’247Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Resta vivido il ricordo,
dell’irripetibile amor,
che si è preso tutto,
in cambio di desideri
in dolce abbandono.
L’
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| Febbraio,
dalla mia stanza
farneticano
pennellate di luci
con pensieri pesanti,
fuori
è tutta un’altra storia,
di un
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| e, l’ amore!
si! l’ amore!, e
non si aspetta,
non si cerca,
non ti/si sceglie, e
nasce per caso,
per un non nulla,
in un istante infinito,
in un magico secondo, e
ti prende alle spalle
fortuitamente
quando meno te lo aspetti, e
ti
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| Attraverso lenta il tuo corpo
ombra di radice
ti domino ma non lascio tracce.
La luce è alle mie spalle
è l’alba, la notte è chiusa
ma un riflesso di buio
stravolge l’incarnato luminoso
plasmando il raccontarmi
in una linea confusa
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| Tremo
nel tremore di una foglia,
nella voce di una mano che mi sfiora
nella tenerezza di un pensiero.
Chi lo sa
dove si nasconde il vento,
se ora lo sento e poi ancora, si spiega
nell’invisibile volo;
abita dove abiti
tra i miei occhi
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Intreccerò raggi di sole
per farne collane di luce
da appendere al buio dei tuoi occhi.
E ruberò i tramonti più belli
alle sere che
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| Appena scende la sera
si chiudono i tuoi occhi
come petali di un fiore
ormai stanco della luce
rannicchiando l’esistenza
in un pugno di ore
si assottiglia di più la vita
e le domande
scorgi nella poca luce
sempre la stessa risposta
e non guardi
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Ci son sensazioni a mutar repentine,
mazzolino di fiori a colorar ed inebriar aria,
aquila nel cielo a cui vorresti sfiorar le ali...
Sensazioni a sfumar nei nulla,
altre come seconda pelle...
Il volo di un gabbiano libero e
vorace da restarne
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dire del sogno
di orologi molli e
di allucinate visioni
dell’inconscio che s’apre a ventaglio
portandoti a guinzaglio lungo
corridoi asettici senza
interruzione di porte
sentirti avvitare
nella vertigine
capriolare nell’orbita
di stato
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M’hanno detto che c’è un viale
che conduce in paradiso,
non si paga alcun biglietto
basta fare un bel sorriso.
Ma non so dove si trova,
son davvero interessato,
c’è qualcuno che sa dirmi
l’indirizzo dettagliato?
Se qualora fosse
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(quando speranze non vogliono perire)
Negli occhi
il tuo sguardo,
mentre nel sogno
gridavi parole di fuoco
alla mia anima dismessa...
Non so a cosa credere,
se a questa distrutta realtà
o a quel sogno infinito
che prometteva carezze e
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Sono le impermanenze dei fiori,
i baci appassionati di gennaio
quando trovavo rifugio tra le tue cosce
in quella discesa d’asfalto
che ci portava a valle,
mentre il ritmo picchiettava i fanali
spenti dal pudore della vergogna
in quel vigneto
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Saranno i miei occhi nella notte
a illuminar fra le stelle la sorte
e se non si lasceranno guardare
il cielo li saprà raccontare ...
declamando poetiche rime
allo spirito per non farlo fuggire
ma desiderar il mare
ove si potrà rianimare
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Vieni al bistrot
dove s’incrociarono i nostri occhi
ci cantammo
raccontammo
folli come solo noi
potevamo essere.
Su tovaglioli di carta
tracciammo il nostro incontro
lasciammo impronte di cuori
liberi di poter volare
e gomitoli di sogni
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| Che strano questo tempo...
pochi minuti fa pioveva
ed ora, mentre corro sull’autostrada,
il sole fa capolino
fra merletti di nuvole
che man mano si diradano
e scoprono l’azzurro del cielo.
E’ proprio come succede all’anima
che, mentre è
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| Consolami ora o Madre mia!
Tu che sempre
in silenzio hai pianto
per quel Figlio
così da tanti amato
e dai più
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Il profumo della luna,
la notte che attende,
il sentiero della pace
che racconta favole già note.
I sensi arresi all’amore,
la virtù appena conosciuta,
lo sguardo veloce al domani
che lascia andare ogni paura.
E quella felicità taciuta,
come
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| La vita è fatta di colori
emozioni
sentimenti
che vibrano come note
danzando in punta di piedi.
Nell’aria si
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Cosi è inutile parlare di Dio,
patina di sofferenza
che scalfisce quel volto
tanto caro al mio sguardo.
Cosi stai soffrendo,
dove l’abisso si apre
e il cielo ancora
rimanda essenze astratte,
in un tempo sospeso
intriso di nulla.
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Eolo |
05/02/2019 23:22 | 1588 |
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Alla fine
ti avevo fatta ubriacare di dolcezza
ma non è bastato
perché troppe erano le notti
Trascorse con altre stelle
uguali o anche migliori delle mie
e senza ombre scure
sulla pelle spesso malata
Alla fine
non ti ho più rivista
se non
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Tristemente villaggio minerario
sul punto di sprofondare,
dall’altura dove si vede il mare,
scomparendo nell’oblio della memoria
dove non c’è né arte né storia.
Sud Sardegna,
dove d’asfodelo tutto s’impregna,
tra Masua e Buggerru,
i ruderi del
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| Lu Geniu ri la nostra città
accummurato sta ‘nta lu Trunu cu la curuna ‘ntesta.
E’ geniu ri tutta la Conca
ma in Palermu si vosi arrisittari
e talìa ri cà e ri ddà la so genti ca cu frinisìa firrìa
circannu picciuli, travagghiu e anchi amuri
Ora
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Usciamo fuori dal tempo e dallo spazio
come fossimo noi soltanto aria
senza più avvertire l’esigenza
di entrare in una casa o in una chiesa
o io nel tuo abbraccio tu nel mio
quasi a voler edificare un nido
Guardiamoci senza mutare umore
se la
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L’odore di un’ attesa
staziona e poi scivola
nel verso di una ruga
rubata al piacere
vestito di malinconia:
lo sguardo
mascherato di voglia:
il sorriso
il giusto angolo
spogliata incoscienza
e si schiude la porta
del disincanto
libere
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Non più ti rivedrò, perduta speme.
Nel cuore mi lasciasti tal voragine
che niente colma; e l’animo mio teme
il solo
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Già s’allungano le ore. Già il meriggio
si prolunga, onde tarda a sovvenir
la sera. Già riposa il verno in manti
scarlatti
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Non sei né aedo né vate
a te si addice versificatore
anche qui né casto né serio
solo un temibile sostenitore (di te stesso)
proferisci parola con il tuo
timido fare e poi ti apri alla folla
con la bava alla bocca per cogliere
lusinghe
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Ha aperto un uscio nuovo
la poesia
quanto basta
a far passare
concorsi a dismisura,
con ovazioni, lusinghe,
plausi e coppe,
medaglie o targhe.
Uomini e donne
a questa tavola rotonda,
alcuni solo per declamare,
molti, seduti invece,
per
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Vivido cielo
tra pensieri e materia viva
Volteggiava Ipazia in mondi nuovi
esplorati con passo celere
Ipazia lo splendore delle sette arti
da indegni sacerdoti e infame plebe
muore carnefice.
Ipazia dei pagani
dei poeti
delle
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Pendono le mie labbra
dalla tua bocca fine,
arsa di parole,
che
volteggiano
in cerchi
tra le fronde dei pini,
descrivendo
soavi correnti
in questo cielo
iridato.
Oh, Musa! Il tempo
non più assolve
i tuoi vezzi leggiadri,
che dolcemente
si
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La penna traccia solchi d’inchiostro
sul foglio bianco,
morbida è l’onda
che muove la mano,
le lettere si formano
ad una
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Tormentate onde rumoreggiano
immerse nel loro soffice rotolarsi
meraviglia di profonda visione ai miei occhi
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Piango per me
lacrime che scorrono veloci ad inseguirsi
come frecce lanciate dritte al bersaglio,
solenni ferite di
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| Solo per me è stupenda e incantatrice
ma gnuno sa gradir chi più gli piace,
poi limiti d’amor non so gestire,
e presto ancor potrebbe degradare.
Or più vorrei saperne, approfondire
però confesso che non so aspettare,
il tempo manca, e rara
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| Estensioni d’invisibile cielo,
agli antipodi dell’universo
che occhi non penetrano.
Sul fondo esistenziale abrasione
di pareti avulse dal tempo.
Fuochi luminosi stemperano l’abisso
di un mondo dissolubile.
Crepe rocciose di pianeti
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E vivere il giorno
come la migliore
delle benedizioni...
sempre
sortilegio è la notte
e a volte
sotto forma
di
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I vuoti nella mente
in questo spazio piano
si spande l’esercizio
e l’esistenza inclina
come l’anima, poi costruisce
il suo silenzio, è mistero
un labirinto in immagini
suoni, volti e sterpaglie
una grande nave entra nel porto
inaspettata
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Nel giardino dell’anima
coltivo gigli e rose profumate,
ampio respiro
per il mio benessere.
Nel giardino dell’anima
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| Come le castagne sul fuoco
scoppiettavano gli amori dentro
la fornace del cuore,
certo, ero giovane,
il fuoco ardeva,
m innamoravo di tutte le ragazze
in quel tempo,
avevo appena tredici di strade,
anche se dopo poco,
la cera dell’amore si
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| Sui muri della stanza nella notte
spesso appaiono ombre misteriose
che danzano e si muovono veloci
si frammentano poi via via un poco
si riconcompono e infin dare come
a queste nere figure incerte un senso
e una leggibil distinta lor
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| Quel vento
artificiale capestro
posto a ridosso
d’ogni singolo cartello
pubblicitario, io
lo rifuggo
è aria
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| vorrei tradurre piano la gioia:
fermare il mappamondo con un dito,
mettere casa in un fosso di sabbia dove
scorpione e sagittario si amano:
parlo di fiumi in piena
di isole incendiate
di telescopi per avvistare minuscole nomenclature del
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Crea tono surreale
nella mente la voce
e l’anima si nutre
di luce lunare ...
sempre la vorrà
mentre palpiterà
per echi d’eternità
nell’impeto che sarà ...
visibilio più lento
in cascate senza tempo,
turbine di vento
passione e sentimento
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| Una chitarra che non mente
e gioca d’azzardo con il tempo
lasciando che scorra su note
che hanno il sapore del blues più intenso.
Aria di irrequieto vivere,
note sincopate scaldano l’anima,
che vaga senza sosta nel mare dell’utopia
sperando di
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| Davanti al Colosseo
mi sono inginocchiato,
i secoli di storia
lo hanno immortalato!
Guardavo quelle mura
che il tempo
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| Radici
affondano
nella tua anima,
nutrendosi di luce...
Parole
illuminano speranze,
mentre labbra si sfiorano
in un vortice di cielo...
Sei il battito
che dà vita
a scorticati ricordi,
la fiamma che arde perenne
in cuori già lacerati...
E
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| Degli
alberi spogli
che
tra la densa bruma del mattino
appena s’intravedono
la semplice
ieratica bellezza
appare.
Della luce del Sole
che
tra gli steli d’erba gocciolanti
dal nulla
sembra affiorare
come trapassando
strati e strati
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| Sono trascorsi quattrocento anni,
ma Sebastiano più non è tornato,
provocando senz’altro seri danni
ai Portoghesi che l’hanno aspettato.
L’attesero essi invano, perché il Re
in Africa morì in combattimento,
pur se vago riscontro a questo
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| Sei
un piacevole ricordo
che ancor di fiamma viva
il cuore accende.
Pervasi
da puro, tenero sentimento,
come la
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Io gioco a fare trenta con il sette
potendo zimbellare le civette
ma il trenta di febbraio è un giorno franco
e torno
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Acqua su acqua
come il pianto delle Naiadi
ogni cosa si perde nel fiume
e ritorna al grande mare
Le lacrime che hai perduto
non erano pallide promesse
ma onde di lago rubate
ai tramonti disegnati ad est
Gocce su gocce
riflesse dai tuoi occhi
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Sereno nel mio cuore,
aspetto la tua venuta.
Non conosco il tuo volto,
la tua voce, le tue mani,
ma so che sarai amore
a
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Quando l’onde salate s’infrangono
sul petto, dentro di me non vedo
fiumi, né ruscelli. Esiste solo lui.
Il mare. Il suo
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Ed i colpi e i trascorsi e i dolori ed i risi
ed i pianti e i lamenti ed i giochi e i sorrisi
e la vita e la morte ed i
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Ho catturato silenzi di parole
che voluttuose danzano
da una parete all’altra della nostra casa.
Che profumo inebriante!
E che musica sprigionano nell’aria!
Come note melodiose
le imprigiono nel cuore
tra lacrime e sorrisi
nell’anima le
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| Son carezze di memoria
appoggiate ad ogni ramo, caduche,
vestono di respiri, di ogni voce muta
crescendo nel pensiero, spaziano
nella mente, perdenti, si adagiano al sentire
il freddo della stagione stante.
E si mescola alle lacrime, il fluire
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Un urlo
dentro uno sguardo che soffoca il cuore,
l’aria che manca
dietro una rete di dolore.
Pareti di cemento
celano sofferenza, un piccolo angelo si dibatte
attero, nel grigiore d’un cielo senza giorno,
senza il sorriso del sole.
Fugace è
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Stamane sono le rondini
a tenermi compagnia.
Sono voci che sussurrano,
tremito d’ali e brulicar confuso.
Sono le voci di piccoli uomini,
ultimi retaggi divorati dal vento.
Oasi di palme,
dove la terra brucia,
e d’un uomo
che sogna il suo
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Assieme si piange si ride
poi si torna da Lei
Fioriscono immagini
talvolta visioni
Si scelgono tinte tenui
o colori accesi
per placare paure
o cambiare la realtà
Tutte le voci convergono in una sola
e il silenzio mette radici ovunque
Si
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| Chi sono i pittori del cielo
che ci regalano quadri d’autore
dipinti con arte ed amore
usando i colori del cuore?
Chi
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334418 poesie trovate. In questa pagina dal n° 28621 al n° 28680.
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