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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Parole
sconfinano
al di là della fantasia,
leggere,
coraggiose
e raccontano di cieli
infiniti
battuti da piogge e venti...
Io ti parlo così,
con fermezza,
recando ultime spiagge
a desolate solitudini
ma so che mi donerai mani
per
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Non c’è traiettoria di comportamenti
son solo frustrazioni malcontenti
di una antilogia dilagante
di un suono più volte ripetente
sovrana è una mala parola
viaggia sempre in compagnia mai sola
rete ospita bellezze disagi
a volte in ricerca di
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So’ usciti dar pollaio pe’ becca er vincitore
ma la gente ca’ votato nun c’è pensa ar senatore
so’ numeri che danno pe’ accontenta la gente,
ma le statistiche oramai nun c’è cojono pe’ niente.
Ma na’ cosa che risarta so’ ste percentuali
mo so’
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| Brividi
concepiti nel tempo
di una semimìnima
e rifusi nel fluire
di un canto
di Blas de Otero,
costruisco
inni al silenzio
e cattedrali all’impudenza,
e colgo
manciate di comete
e abbraccio
frotte di disinganni
e file mute
di curdi che
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| Rinasco
nel mio mondo immaginario
pieno di cuori pulsanti
di sangue e di vita
Là intesso dialoghi intimi
col mio
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| Sei la cornice
dei fremiti emozionali
il profumo
delle mattine sconosciute
che evadono l’attenzione
mentre imprimo il
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Incredulo mi osserva
il tempo rantolando
dentro i miei pensieri
con gocce di nostalgia
e fragile sconforto.
L’ombra del tuo sorriso
gironzola tra bande
di nuvole
e la tua dolce carezza
ricama su di me
drappelli di parole
nel ritmo
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Non posso pensare
senza avere un dolore
nel petto
la polvere che vola
Nel vento
è l’effetto di sogni
passati via
con il vuoto dei giorni
Non posso aspettare
di cogliere
boccioli di buio
fra i rovi del mio cuore
Nel tramonto
c’è il
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È il tempo che per noi decide...
Il tempo e il vento della vita.
Lascia sul ciglio i fiori belli
e si danna per le erbacce
E’ così che presto vien la sera
Vorresti si illuminasse a giorno
quell’aria che finalmente si respira,
placato appena... il
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Siccome non riesce a sopportare
senza pausa il poeta la bellezza
medusea della donna con cui a stare
tanto ambisce, rivolge una carezza
con gli occhi a alcuni luoghi circostanti,
per renderli un po’ complici, ruffiani;
a distanza di tempo, quando
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L’anima è più ruvida
di una pelle d’orso
tesa all’aria tetra
di un pomeriggio scabro
con la sua faccia languida.
Pesar
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Di notte inghiottito dalla marea distratta
semafori e finestre, irriguardose scorie
di auto sonnolente
e la sella che balza impudente
per i vicoli che non temono distanze
mentre i dossi si fanno frequenti
nuova terra, nuova corsa
i pedali non
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Ti tradirono le stelle
una notte d’aprile,
lanciarono liane acuminate
ferendoti nel canto più dolce
che di giorni mi stornellasti,
ora sosti a cercare farfalle
e nidi vuoti di rondini.
Mi adorni
ed io ti adorno
con ghirlande di sguardi
e
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Cenerella è il nome d’uffizio che ti voglio dare
per non dar agio o ragione tale che sia di parte
nel dire cose che le
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Non parole
Sol ora ascolto infinite verità
in quel vuoto
dentro
che ti annulla ti vince
E quell’amaro in bocca
che d’inutilità empie i pensieri
ti duole
Nell’assoluto nulla ti perdi
ti disconosci
l’anima tentenna
nell’immenso
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Mare d’inverno
è gelida la sabbia
in frantumi l’anima
Ulula il vento
ma
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Gli occhi smeraldini
si riempiono di stupore
alla vista di tanta bellezza.
L’aria profuma di sereno
gli alberi chinano le fronde,
mentre calda soffia, una brezza mattutina.
Il cielo si riflette,
come uno specchio,
su quel ramo del fiume
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Il giorno incontrò la notte
E si addormentò
Il lupo vide l’agnello
E si ammansì
Il passero si posò sul prato
E spuntarono le viole
L’onda incontrò lo scoglio
E si calmò
e quando la foglia si staccò dal ramo
non perì, il suo colore brillò
come la
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Volano i pensieri
con l’ali dell’amore,
alla spiaggia assolata
dell’appuntamento;
ove lei aspetta
al ritmico suono
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Nell’ombra di lustri andati
svolazzano fotogrammi al vento
infestando un limpido cielo
Sono gioie di una raccolta
con
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Bevo la pioggia del giorno,
accecata dai fulmini.
Mi consegno al brusio di un singhiozzo,
soffocato in gola.
Ho le tasche colme di solitudine
quando un pugno mi getta al suolo.
Sento la zolla dell’inconscio
graffiarmi le costole.
Mi rialzo
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Ci si può innamorare d’una voce?
Restare fulminati da uno sguardo?
E può il silenzio avere un suono atroce?
Un tocco
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| Il mio saluto all’alba,
ad ogni nuovo giorno,
è nel nome tuo
“dolce attimo d’eternità”
che spegne la notte
con tutti i sogni andati.
Ogni nuovo saluto
contiene una speranza
che splende agli occhi
e poi bussa al cuore
e si fa sentire quel filo
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| Rimane una carezza che fa tremare l’anima
in un giorno di vento
tra gli occhi smarriti e gelidi di un addio
senza un
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Porto Hercole fu il primo nome
nell’aurora della sua fondazione,
così chiamata grazie a un eroe
- mitologico - figlio immortale!
Adesso Tropea non ha eguale
su Costa degli Dei - Regina del mare -
ove spiagge bianche incantate
son decantante da
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E quel ragazzo di Via Manzoni
oggi ne ha fatta tanta di strada
scrive poesie, scrive canzoni
e tra di queste una ballata.
I primi amori qui sono nati
e tanti amici ritornano qui
come anche lui qui passa spesso
per ritrovare un poco se stesso
a
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Il mattino si spande sul mio paese
attonito d’amaro lutto
con la ragione che non vede l’aurora
Anche il sole
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Un’arancia rossa,
un’isola nel mare
una lucertola immobile
il muro bianco, al sole
la polvere sul viso
i prati, le conchiglie
la voce di una madre
e l’eco, e le distanze
un velo chiaro di sposa
un bimbo e il suo regalo
un sorriso e un altro
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Il soffitto stellato della notte
fa da sfondo a un mare di pensieri
che accendono le luci del mio cuore
aspettando di
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Sento il cuore trafitto
salendo su sul monte,
la sera lenta scende
ed il buio tutto invade
nell’uomo che sono
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Parla di te
questo silenzio
che conforta,
che circonda
voraci speranze,
annullando incertezze,
regalando
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S’affacciano nel giardino abbandonato
tra l’erbe sottili in questa di febbraio
fine timide, sparse qua e là, delle violette
e alla mente mi richiamano ad altro tempo
ad altro luogo ove ne ho incontrato altre
là nell’ombra protettrice dietro la
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L’amore non esiste, è una bugia,
la burla più geniale che ci sia,
perché t’illude con la frenesia
e poi pian piano se ne vola via!
E quando si è, purtroppo, fidanzati
si fanno dei progetti ben studiati
coi cuori follemente innamorati
e, invece,
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| Chistu Febbraio è stato lento ‘a passà,
muscio comm’è na lumaca ncullata
ncoppa a foglia ‘e nsalata.
Ha sbavato viento ‘e friddo,
pioggia ‘e umido pe tutta ‘a città.
‘A rattristate ‘e còre ‘e tutti quante,
‘e male scuro ha vestute l’anima
‘e
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A la force de la vie,
enfouie au tréfonds des êtres,
emplis de saillies.
Aux cicatrices du corps,
dentelles d’arabesques,
qui forgent notre sort.
Aux âmes dénudées,
loin des artifices,
et près de l’amitié.
A l’alchimie de
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| Sono come le nocciole al burro
le tue labbra!
Schiudono come la rosa,
spalmando il dolce sapore.
Combaciano sui solchi pieghettati
della sottile pelle delle mie
come un carro armato cingolato
della seconda guerra mondiale.
La lingua un proiettile
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Fragranze confuse
per femmine in ombra,
modelle di giornate trascorse
tra i volteggi di scialli stracciati
e, azzurri occhi
soffermati sui
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Non resta che il niente
e l’inutilità del tutto
è la strada che si interrompe,
il ricordo di un giorno al mare,
l’estasi di uno stelo curvato
che raccoglievi bambino
ignaro delle ore di sale.
Nella polvere
un pensiero che sopravvive
solo se
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Avverto forti brividi di vita,
in greve serenità allungato,
sul molle letto di speranza,
allor che il vento d’amore
muove
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La incontrò un dì per caso verso sera
bella rosse le labbra e biondi i suoi
capelli e gli disse or se con me vieni
vedrai e avrai tu in d’amore voluttuoso
gioco assai grande grande assai piacere,
ingenuo il giovin si convinse un portone
un androne
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La barba incolta, gli occhi spenti
uno sguardo smunto, distante
nel ricorrere giorni tutti eguali
per essere ancora una volta... tra gli assenti.
Una vecchia panca, l’umile giaciglio
tra le parole che l’aria assorbe
manca il sorriso tra quelle
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ora la sua tristezza cade
girandosi al buio
ora il vento
la rialza
scoprendole il viso:
prende il vano che può l’amore:
si compie qualcosa di grande
ed è talmente invisibile
il tenore del tempo
mentre il caffè fischia
la sua solita
falsa
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Si smarriscono le parole,
come semi in cerca di fertilità
nel vasto deserto dell’anima.
E sono nuvola passeggera,
rigurgito di un cielo sospeso
che cerca il suo polo, l’equilibrio,
il punto esatto per ancorare le poche certezze.
Un attimo, un
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Indiscreto uovo ballerino
si limita a tentennare il suo portamento
incuriosendo chi con degli occhi d’aquila
desidererebbe poter mettere le mani
i suoi artigli
su qualcosa che vorrebbe disintegrare
sentenziando oscene verità
non sempre
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Mi hai chiamato
dopo anni
a sorridere
della nostra amicizia
rimasta intatta.
Il mio cuore si è rallegrato.
Che bello sentire la tua voce.
Il tempo passa,
ma non il nostro affetto.
Mi hai richiamato
il giorno dopo
a darmi il buongiorno.
E poi
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Lui conosce un solo verso
che fa chiu chiucchiù chiurla’
tempo buio cielo inverso
nella testa sua ci sta.
E cinguetta mane e sera
impettito passa e va
contro il sole e la bufera
col chiucchiù chiucchiù chiurla’.
E si affanna e si
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Seppur più qualcuno
ci mangi attorno
il mondo accusa i colpi
veleno, allo stato puro sparato
da avide bocche
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Parole scoscese
nel ventre maturo
mosse
dal remoto manto di gioventù
Assenze
e tacite ombre
assottigliano il mantice
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Sentivo il cuore che soffriva tanto,
allora l’ho portato all’ospedale,
perché era triste, stanco, molto affranto
e ciò lo
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Vivrò
per sognarti,
per dare un senso
al mio futuro
e sconfiggere
amare solitudini,
nel vento,
nella pioggia...
Ricordi
si amalgameranno
con le tue parole
e il cielo
resterà sempre azzurro,
colmo di voli
e di arcobaleni splendenti...
Ti
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Un grido sospeso dalla notte umiliato e deriso,
l’ho rivisto ancora rovinare in un baratro incompreso,
ho avvertito un battito di ciglia ignorare una lacrima
mentre pregava nel cuore di una carezza.
Come artigliato dalle ombre di una Mandragola
ho
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Io voglio quest’amore che sia vero
che sia potente, vivo e maledetto.
Io voglio che il tuo dire sia sincero
ti voglio qui,
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Pallido il sole
s’è alzato
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Annottano inconsapevoli
pensieri, indifesi
nell’immagine d’un vuoto
e la mia voce si perde in un grido
che lascia echi su sentieri
da una vita percorsi.
E tu resti là,
immobile,
in quella cornice d’ombre
dove solo il sogno
d’un’aurora sul
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Fra i silenti graniti di Nivòla
e i candidi palazzi di calcare
mi giunge l’eco in rima a mormorare
il canto tuo soave, e
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I sogni non sono ancora finiti
e racconterai nuove storie
di viaggi sulle nuvole
mentre il vento soffia via la cenere
I giorni avranno ancora l’alba
e la sera i tramonti
per dipingere altri colori
quelli più scuri prima della notte
I tuoi
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Scriviamoci sentimenti d’amore,
telepatiche parole,
verità che viaggiano
nel vento e nel silenzio,
memorie condotte a riva
dal mare e dalle instabili maree.
Parole d’amore per cancellare
ricordi e volto di una donna bambina,
come angelo
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Sulla sponda di un fiume
aspettava vederti passare
sulla piccola barca,
anche priva d’amore
lo incantava il sorriso,
l’anima dove riponi
le cose mai avute.
L’ età è un sipario
che non oltrepassi,
per paura possa capire
quello che prova,
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Pazientemente in me saldo rimango,
stagno in immoto languendo raffermo,
soprassedendo perduro al mio rango
stando in attesa a indugiare a star fermo,
temporeggiando rimando nel tempo...
tergiversando tentenno ed ondeggio,
dondolo e ondeggio e
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| Sembrano quel che non sono,
il bacio senza labbra,
dove la fantasia rincorre
un Morelli ispirato
intento ad inventare
poesie d’amore.
Le fate
aggraziate, tra filigrana e stelle,
essenze di diamante nell’universo.
Sembrano cantare
ma
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Eolo |
25/02/2019 21:13 | 1363 |
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334401 poesie trovate. In questa pagina dal n° 27841 al n° 27900.
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