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Quando nel silenzio
senti un muoversi
di mani e parole
di stagioni nuove
e rondini bizzarre
in un volo senza confini
e
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| “Della mia vita, ti ho donato tutto!”
disse con bocca piena di prosciutto.
“Ma il nostro amore è spento,
da troppo la passione s’è ammosciata,”
e sveta a divorar la soppressata...
“Con te ho imparato quanto quanto siete sciocchi ...”,
e a sé
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Disteso sull’arenile,
lo sguardo rivolto al cielo,
in un’espressione muta,
il petto squarciato,
da stiletti di radon astratto
ora giace senza vita.
Dio è morto!
Vedrai cosa diranno!
Tanto forte come un Sardana
senza paura,
come un
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Eolo |
01/03/2019 17:11 | 1195 |
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| È qui che ti vorrei leggere,
nel torpore
più orrendo;
tu sei per me la quiete
di un frutto
un po’ diverso,
rosso
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Intenso è il guardo
d’un trascorso funesto
sbiaditi ricordi
di un tempo ostile,
ferita dal violaceo fiore
colto sul
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Ti ho pensato tanto... in questo tempo che non mi hai dato...
mi sono chiesta se anche tu, talora...
ti ho pensato con lo
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E’ un sentiero stretto,
oltre le vedute sterminate,
sopra la stesura di colori che si perdono a vista.
Sapessi ricreare
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(I primi posti)
Erano nei banchi in chiesa o della scuola
dove il dubbio serpeggiava nella mente
sul giusto e sull’iniquo
su quel ch’era corretto oppur sbagliato
Un dubbio che s’ergeva sempre e a torto...
Io muta in un silenzio goffo
tacevo
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Tuoi,
questi giorni che danno alle ombre un corpo,
sul qual contorno rispecchi il vero.
Tuoi,
quei gentil tratti ove
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| Viola al cuor gentil carezza
incanti e sfiori di mano aperta emozione
al dì nuovo canto dolcissimo
che par respiro ed
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| Finché tu sarai io sarò.
Come stelo di fiore t’abbraccerò.
Taci mentre io parlo.
Ti spegni mentre m’accendo.
Accordi note mentre io canto.
Diversi come la notte e il giorno,
ma due fili intessuti nella stessa trama.
Finché tu sarai io sarò.
Nel
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Non saprei da dove iniziare
a decantare Lei, il mio sognare,
luce nell’anima che vorrei
- sempre - ovunque sarei.
Senza, il sole non vedrei
ove accende la passione
inebriando un’esistenza
scialba e deviata in banale.
Un prodigio
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Come il cocente sole
Dio la creò sospesa
questa rotonda sfera:
un terzo del volume
aveva il suolo asciutto
la superficie
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Aspetto
dietro la porta di questo calvario
le sofferenze
gettate via da altri dolori
a farmi compagnia e
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Ho percorso troppa strada senza voltarmi
e lo zaino, svuotato dai ricordi, alleggerito.
Lungo il ciglio impolverati
or li raccolgo, sciente
di poter mutare poco, quasi niente.
Il dolce momento di nuova vita
mi è mancato e con esso
il profumo dei
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| Quando l’amore chiama,
spinge impetuoso
il vento della vita.
Nell’aria frizza un
profumo di primavera
che disperde
le certezze acquisite
e rimette in moto
i sogni, le illusioni,
le esperienze fallite.
Innamorarsi è la
musica del cuore,
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| Guardavo l’ombra dei tuoi passi
avvicinarsi
e farsi coperta sui miei pensieri
Ruzzolavano in pancia
battiti di tamburi
le domande che non ti ho mai fatto
bucavano le cicatrici
Avrei voluto stringere le tue
al mio petto
e riconsegnartele
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| Mio demone
prigioniero del possesso
pesante come un macigno
mortifichi la carne
con l’opaco dell’animo
e, involto nel sacco
assorbi la
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Da sempre intenta al bene sacro altrui;
mite, modesta, al di Lui onore addetta;
madonna, in cielo, il Sir de’ beati
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Il granello di polvere spia
l’incendio di marzo:
dalle finestre
si apre il canto delle ore.
Qualcuno
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É polvere del tempo la memoria
e tu anima quando ritorni
parola di un verso amato .
Piena di zavorra è la vita
e di un
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Nell’odore degli istanti
appena passati,
si nasconde il tuo ricordo.
Il sapore di attimi
rubati al tramonto,
mentre le ombre
si allungano sulla parete,
tra le tende chiuse
e la luce di una vecchia abat- jour.
Odori salmastri,
di sabbia bianca
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Io donna l’altra faccia da cantare
ben fiera dell’orgoglio e delle fonti
lasciate scivolare sotto i ponti
dal seme e dai miei sogni da mostrare.
Da fiore a vino vecchio per l’altare
sono il messale aperto agli orizzonti
coi raggi della vita e
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Come campo primaverile senza fiori
senza nome di donna tra le rime arido
secco sarebbe il poetar nostro, donna
angelo e donna demonio, scrigno d’amore
e sorgente di odio, rime petrose e amorose rime
basta scorrer quanto scritto e dettato su di
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Mi son recato in clinica a trovare
la mia consorte ch’era in dolce attesa,
ancora qualche ora e finalmente
avremmo avuto
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Brividi
e sussurri di anime appese
ti saranno accanto
e scompiglieranno emozioni,
come foglie
agitate dal vento...
Non mi vedrai:
sarò ombra furtiva
nei tuoi sogni,
nelle tue chimere
e bacerò
intensamente
la tua fronte
rorida di
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Eppur ti ero accanto
silente martire
del tuo egoismo,
masochista nell’annientarmi
per poi rinchiudermi
come la lumaca nel suo guscio
riflesso che non si riconosce più...
dai contorni imprecisi,
e labbra intristite,
da due virgole
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| Ora ti sono da carezza
e perline sugli occhi
a dire mattino, è piccolo
il dire spazio ma so dove tieni
le vocali che
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| Per ogni fine
c’è un inizio
e il tempo vile
preferisce un cd ad un vinile.
Una foto in copertina
e una custodia di cartone,
quasi un misto
tra ricordo ed emozione.
Più che polvere
è il profumo dell’incanto.
Nell’ipnosi il disco gira
sopra a un
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| Vorrei addormentarmi sul vento, lieve,
stretto in una conchiglia di mirto e miele,
vorrei avere un cantore di onde arcane
che sappia sciogliere i nodi dai miei pensieri,
Saprei inondare i miei versi in un aulico teatro
dove burattini sfrontati
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| Non escludermi dal tuo sguardo
ora che sei silenzio nel vento.
Questa profonda quiete
insegue la tua voce
immensità
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| Forse l’importante
è solo non aggrapparsi
al palo del porticciolo nella
notte in tempesta
dove flebile la luce fa da
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| A volte siedo solo e sconsolato
ad occhi chiusi fisso mesto il vuoto,
quel vuoto triste, denso e desolato
ove galleggia
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| Non parlerò più con nessuno! Un giorno!
La stupidità del mondo mi ha reso arrogante
come quelli che arroganti hanno reso il mondo stupido.
Quelli che non hanno memoria
quelli che per esistere, per dire ci sono devono avere un nemico
quelli che non
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Re delle nuvole
che colorano il mio spazio
e non ho voglia di amare
le altre stelle del cielo
Re delle lune
di una notte troppo breve
e nel buio tremo
fra le ombre del silenzio
Qualche volta mi chiedo
se sarò ancora vivo
per avere un vento
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S’appressano volatili
enigmatiche tracce d’energia
plesso di biscrome intonate
nel pensiero fluttuante
veicolato da dita
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Seguo con occhio
discreto
la tua immagine riflessa.
È sempre lì
ferma, immobile,
immacolata,
come un’ icona
nel suo far divino
a custodir la sua vanità,
inseguendo il suo
eccentrigo ego.
Interrogo...
aspetto...
un proferir parola,
ma
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Tuonano i Tropici
distanti qualche sogno più in là,
come tuona questa casa
di regolari malumori.
Chissà che suono ha un tuono
sotto un albero di papaya.
Soffiano i deserti del Medio Oriente,
distanti qualche guerra più in là,
come soffia questo
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Sotto la strada che va in Cattedrale
chiànche marmoree levigate dal
vento. Rotaie di pietra rocciosa
costruite da mastri
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Il est l’heure de s’éveiller,
l’heure de se dénuder,
l’heure de tendre l’oreille,
pour guetter le vent qui soupire;
il est l’heure de
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Parliamo con la stessa voce. Siamo d’esempio
per noi stessi. Abbiamo le stesse regole:
rispetto e dignità. Agiamo per amor nostro.
Le cose talvolta scrivono per noi sorti diverse
negano verità sollevano obiezioni.
E talvolta noi scivoliamo dentro
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| Passavo per caso,
non c’era motivo
proprio in questo momento.
Forse qualcuno ha guidato
i miei occhi e i miei passi
...ed ho saputo.
Triste che non ci sei più,
amico fidato e sincero,
anche se molto lontano.
Non ti sentivo da anni,
ma il ricordo
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| Il volto Tuo sofferente
talvolta m’appare
nel bagliore dell’aurora:
quando il mattino si apre
disteso come in Croce
nel
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| Sentire nel cuore il calore dello spirito
-indomita luce -
da cui riparte l’emozione di stelle senza scia
per ripararsi
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Nel cuore
in un piccolo angolo,
c’è un rifugio
dove ripone
i suoi sogni,
le mani
colme di carezze
e sguardo
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Intuizioni interiori
esaltano il mio piacere di pensare
di sentirmi nell’anima
l’orgoglio di non pesare sul mondo
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| Ho bisogno di scrivere,
specie di fronte
ai tuoi occhi sfavillanti,
invalidanti;
ho bisogno di correre
per non
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| ‘O culore de parole.
Ogni parola ca dicimmo tène culure,
nsaccio ‘o pecchè,
ma è pproprio accussì,
comm’è ‘a matematica,
doje chiù doje fa quattro,
‘e nun se sape ‘o pecchè.
Valla ‘a sapè.
Si te dico ammòre, ‘a parole
se veste ‘e rosa,
si dico
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| E ‘n quanto a te
zitella morte ar
cimitero ner tu vaso
manco ‘n petalo solo.
Io l’ho portato.
Poi me so fatto ‘na risata
a vedè li occhi tuoi
guardà stò fiore ‘nnamorata.
T’ho sfidata
e, a li mortacci tua
presto l’ho pagata.
Ora qui ne’ a
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| Accarezzavi ombre
chiamandole silenzi
siamo la fuga infinita
coriandoli di noi stessi
accanto alle stelle, la luna
porta di un universo, chiara
e nella notte
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Così mite mi carezza quell’aria,
così dolce il profumo che varia...
è un sentor a vagare appena
ma già pulsa di vita pur mera
che s’indovina nei dintorni sincera.
Che brusio su quel prato e sui rami
e tra loro già rimandan richiami...
è ancor
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Vivì |
28/02/2019 13:27 | 846 |
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Ecco un merlo e un altro ancora
e poi in schiera l’aria sorvolar
sopra il mio e il loro cielo,
e poi sulle erbette e sui campi dissodati
a cercar leccornie per il lor palato.
E i cardellini cinguettano tra i rami
non ancor di gemme
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Oh fanciullin Principe o Regina
dell’Eden poeta e dei boccioli
in fiore viva primavera
parole su parole e scriver poema.
Salir e discender fra prati e valli di margherite
castelli di sabbia, fata turchina e mela stregata,
universo ove curiosità e
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Non solo margherite
spunteranno nel prato,
e anche di rossi papaveri
si riempiranno i campi di grano...
Così come non
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altro il reale mi dico -
a trapassarmi una lama di luce
mi sveglia un’accecante
finestra- specchio
mi vive ancora una distesa
di mare
a riempirmi di serenità -
vedevo venire dal largo
i miei morti che mi sorridevano gentili
non mi sentivo
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Songo ‘a maesta ‘e tutt’e maeste
arapo celle porte e feneste...
Dint’a ogne capa revaco nu chiummo
ca cu fermezza enchio e sfrantummo
e si na chiocca nun sape trutta’
io saccio propio comme se fa’...
Te l’arravoglio cu tanto ‘e mestiere
pecché
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In un parco seminascosto tra verde erba
si affaccia un fagottino
bimbi dattorno s’incuriosiscono gesticolando
forte il desiderio curiosità che a volte viene pagata cara
se non parole dettate dall’amore rifrullano nella mente
consigli di chi nel
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“Non devi corteggiarmi, hai capito?
Riponi le tue armi di conquista,
son nubile e desiderio star sola
fin quando incontro
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Il battito d’ali di una croma
si posa lievemente
sul letto adamantino
della notte
Ogni fuga
si apre a ventaglio
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334401 poesie trovate. In questa pagina dal n° 27781 al n° 27840.
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