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Chiusura totale quest’oggi
niente che imbratti il selciato
colori non si estendono
pare proprio che si siano seccati
stranamente nemmeno il nero
fa in modo di lasciare tracce
forse gli girano
gelosia a volte fa brutti scherzi
non attenderà
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| Chi commenta una poesia
forse cerca un’emozione, un pensiero che va via.
Con parole dolci o amare lascia un segno dentro il cuore
come un eco che risuona tra le note di un nuovo amore.
Ogni verso è un viaggio, un sentiero da scoprire
tra le
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| Ombra si getta a punta di lancia
su ferita ormai rimarginata
qual grave onta da scontare?
Nello scuro della notte
cocci di specchi riflettono
rapace sguardo indagatore
caleidoscopi sparsi a caso
generano insulsa mozione.
Inclemente
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| Senza lacrime
piangevo
la morte della nonna
si teneva
le lacrime il cuore
vivevo
un mare di ricordi
leggero
simile ad un
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| È mancato quel nonnulla
capace di commuovere persino ad oltranza
inutile sprecare sofferenza
a niente vale tormentarsi
un battito fuori corso inutilmente si appiglia
dolente contrazione s’impone
cercando nel vuoto
catturando frammenti
problemi
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Tu nasci prima della pioggia
e vieni prima
del cielo con le nuvole
pazze per un vento che soffia
verso un cuore malato
di troppa attesa per le stelle
svanite all’improvviso
in una lunga, lunga notte.
Tu nasci con l’orizzonte del mare
che poi
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Quando guardo quel muro a secco
dove fermavi i pochi istanti
sento il fiato che pendeva ai denti
come un macigno ormai distante.
E cerco gli occhi per consolarmi
la voce che andava su e giù
perché chiamavi in ogni istante,
non mi sarei mai persa se
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Io sono Antica, come il ferro, l’agave, la luna che sorge e il sole che tramonta.
Ho dentro voci lascive, odore di pioggia e catene che trascinano pianti.
Ho visto tanto dolore.
Incapace di sorreggerlo mi sono fermata.
Ho diari in cui annoto i miei
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Volteggiano piano le prime foglie
e lente cadono - vanno a morire –
sui marciapiedi e sull’acqua del fiume
che sotto i ponti indifferente scorre.
Ed io con loro cado.
E fragile tra le fragili foglie
mi confondo e marcisco giorni
e ore - e
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Vieni qui
mentre rantola il vento
s’insinua in pagine
segrete ed è morso di attesa
il sangue
mi strema,
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| Un bacio sulla bocca t’avrei rubato un giorno
e della lontananza preteso avrei lo storno
da questo tempo infausto che lungi ci nascose
per ricoprirti alfine con nugoli di rose
giacendo finalmente come fece Zeus con Era
e vivere frementi di nuova
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L’albero abbraccia
il cielo con i suoi rami
mentre la luna sorniona assiste
al miracolo della
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Ottobre pittore di strada
mi segue ovunque io vada
avvolge piante ed i fiori
inverte e cambia colori
Il verde s’accorcia d’incanto
frescura ti passa accanto
il rosso d’una sola foglia
l’estate non c’è sulla soglia
L’ autunno lento che
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Guarda cosa si riesce a fare con un po’ di buona volontà
non è da tutti avere un simile controllo
quando qualcosa appare andare di traverso
basterebbe mettere in moto la pazienza
onde arrivare sino a quel traguardo tanto desiderato
dove tutto
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Io faccio ‘a guerra,
’a guerra a tutta ‘a gente...
e nun me ‘mporta niente:
io songo nu fetente!
Io tengo ‘o sango ‘e spiccio
e basta nu capriccio,
nu sfriso, na risata,
p’arrevutà ‘a nuttata.
So’ tuosto, sempe ‘e ponta,
e ‘o tengo scritto
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Soffia vento mio amato
tieni strette le redini
fantasma di libertà...
Cruda e afosa la realtà.
Immortale occhio dell’anima
penetra nell’ignoto
accogli pioggia di luce
così io vedrò
dove comincia il cielo.
Tutto fiorirà di gioia
quando il fior
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Volevo solo scrivere di te
di quel nostro ciondolare
senza speranza
e dei giorni inutili
passati a raccontare
un futuro oscuro
disegnato per chi sarebbe
venuto dopo di noi.
Volevo solo amare
gli spazi vuoti
e quegli strani mattini
simili
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ho paura di rompere con i miei occhi iniettati di silenzio l’aura di purezza di un bimbo
non mi piace che le mie ferite sporche di notti si accostino ai figli immacolati degli angeli
io raggomitolato nella mia anima ferita non riesco a vedere in faccia
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Lascio
i pensieri pesanti
attacati
ad un ramo di rose
rosse
come le mie mani
scottate
da un ricco sole
che povero
vuole lui farmi
seguo
un
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| Nascosta sotto un velo trasparente
continuamente vieni ricercata
sei semplice, visibile, evidente,
amata, odiata, a volte ripudiata.
Pericolosa, quando sei ingombrante
corrodi l’esistenza ed il cervello,
il sonno togli, se troppo
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| Ho da dire di noi,
rincorsi e desiderati dal primo istante
prima che finisse la nostra storia
forse troppo uguali
forse egoisti di noi stessi
che con le parole abbiamo gettato sassi
Ma chissà forse quell’averci con passione
ha bruciato i
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| Sempre e solo di te posso scrivere
in questo bouquet di giorni che colora con effetti speciali
un mondo nel quale volersi soffermare
onde usufruire di un tempo che all’improvviso
si è fatto garante di situazioni sempre più scintillanti
dove
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Ricordo del mondo
quante volte
sei sbiadito
fra le nebbie
di un cielo antico
e quante volte
il dolore ha preso
il posto della luce.
Profumo del tempo
trascorso
in un alito di nube
e io mi domando
se qualcosa
resterà
di questi gesti
o
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Canta la vita
anche se stonata
quella canzone limpida silvestre
tra alberi ormai spogli e gente viva
che tu eseguivi a notte in via del bosco
col sole con la pioggia e il tempo losco.
Canta la vita
giorno dopo giorno
attenta ai tuoi viaggi
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Respira la sera,
in sussurri di parole amare
abbarbicate a erranti danze
di pensieri sconnessi e laceranti.
Dopo anni di silenzio,
torna il canto della pioggia
e la tempestosa luce dei fulmini
che si dissipano in un setaccio
di nuvole cupe e
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Ma come corre il tempo
ancor sembra di vedere quel grembiulino
sdraiato là su quell’asse
che palpitava di emozione
in un’attesa che apriva alla vita
tavolo che non invitava al desco
bensì a riflettere
come quelle mani d’oro sapevano
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Foglia di sera quando piove
volava alto non so dove
spinta da un sbilenco vento
col suo fiato un poco spento
Un fil di voce là nel prato:
" vivo, ora gia’ atterrata
umida terra non selciato
una goccia mi ha baciata
E’ prato molto ospitale
su
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Dove sia finito il tuo amore
io non saprei dire:
forse in una mattina di maggio
o nel tramonto di una sera
mentre l’autunno scivolava via
verso un inverno
dalle lunghe notti
nere come i cieli senza pioggia.
Come si sia fermato il tuo cuore
io
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Sorvolo il mare che mi fa un saluto,
“ Ma come sei già andato via?”
Sei apparso e subito mi hai lasciato
senza avere il tempo di capire cosa sia stato.
Mi hai fatto conoscere l’amore,
ho conosciuto gioia e dolore,
mi hai dato il calore del
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Guardo nel vuoto,
pensieri si intrecciano tra loro
creando un quadro astratto
è un groviglio di emozioni che innescano piacere.
Mi vedo abbracciata a te,
fino a sentire il respiro sospeso
e navigo tra le onde di un nostro paradiso,
non ho paura
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In rigetti purpurei
muove le fila il tramonto
spio da fantasioso oblò
l’intenso manto turchino scuro...
posato lieve su tetti.
Appaiono bifore illuminate
brulicanti di vita
immaginari focolari
figli di remote reminiscenze.
Onorano
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Sventolan capelli son rami gialli,
ove appender sogni,
soffian emozioni a brulicar parole.
Pensier dinamici ed effervescenti,
contorni biondi e nostalgia imminente.
Ispirazioni, malinconia e tormenti,
vocio al cuore ad alternar frasi,
e di passion
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figura sfregiata dalle chiacchiere ipocrite dei farisei del mondo
tu che ami il silenzio della preghiera sfinito dal tuono della tua bellezza
sento la tua nudità amare gli sbagli terreni dell’uomo
santa croce che scoli il sangue vivo dell’agnello
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Torni diamante in quell’incontro,
dove ti vedo fiorir come dea pura dentro a una donna,
mentre la mente vaga, sulla natur del futur,
senza nessun spavento e senza pentimento.
Prendo un abito per il cuor,
di quelli rari nell’armadio del mio
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La festa mi veste
delle mie speranze
ed io rincorro
una pazza gioia
che è nata nel niente,
nella povertà
di una guerra
appena finita,
ora, ad ogni
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Ci sarà sicuramente un motivo se la strada intrapresa
rende quanto una vincita al Totocalcio
perché non scandagliare a fondo
troveremo certamente l’origine
affinché un domani non sopravvengano dubbi
qualunque sia il gioco messo in
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| Rettangoli di pietra conservano memoria
posate una sull’altra raccontano una storia,
il tempio sopra un colle a dominar il mare
alzato ad Era, ventisei colonne ed un altare.
Seduti intorno al tavolo, per la cena della sera
la luce di una candela a
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Solitaria luna in un manto di stelle
si riflette sul mare coi colori d’argento.
Mistero silente come carezza t’avvolge,
nel buio appende gioie e dolori.
Pallide luci delle case incorniciano
il tremolio delle onde.
Seduto sulla riva nell’attesa
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Se mi vestirò di luce
tu vedrai solo le ombre
che ho sempre nascosto
sui bordi del giorno.
Ma se amerò il buio
saremo sempre insieme
e il tramonto ci vedrà
amare solo le stelle.
Se ti vestirai di cielo
le lacrime saranno pioggia
e io non
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Quel puntino nero
capace di adombrare qualsiasi emozione
sia essa proveniente dall’alto
come pure da dietro l’angolo
diventa un rivale inconcepibile
quando per puro caso ci troviamo
a dover combattere con la realtà
perennemente fatta
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Sogni fatti per sognare
sogni nati per pensare
sogni veri sogni finti
sogni in bianco e un po’ dipinti
col piacere di stupire
notte e giorno a non finire
tra i pensieri e le illusioni
capre cavoli e leoni.
Sogni onesti sogni nudi
sogni cotti al
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Il bambino
non vuole morire
e c’è molto freddo
nel silenzio
di una bocca
da baciare
che ha scelto
la fine dei sogni.
La notte
non vuole finire
e io sento l’alba
come fosse
un nuovo cielo
nato per condannare
i nostri cuori
fermi da
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Non inciampano le parole
se la storia ti cerca
se la mano ti guida
se la luce non ti manca,
e scendono
fiumi di perché,
cascate di domande
valli piene di risposte
ed il domani
ti aspetta e ancora
nascono
strade mai percorse
nuovi
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| Ho visto a Gaza le rovine d’un paese
coi muri sventrati dalle bombe
le madri spente e mute nelle attese
di trovare uno spazio per le tombe.
Dei bimbi ho visto gli occhi, ho visto il viso,
soli, sotto uno straccio alle intemperie
con la morte
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| Rendersi consapevoli
del tempo che rimane non è da tutti
.
non significa voler essere al di sopra
di chi guardando in cagnesco
vorrebbe dire anche solo una parola
piccola come una pulce
ma non certo gradita
.
fare finta di niente
un appiglio
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Avrei preferito un bacio,
una piccola perla
nascosta fra le pieghe
delle tue labbra
e non respirare il buio
di qualche notte triste
come il vento notturno
che porta via ogni cosa.
Avrei preferito un sorriso
e non il silenzio gelido
del
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Attento Ti cerco
nei verdi prati
di una nuova primavera,
felice ti parlo
dove nasce l’acqua
limpida e fresca
della sorgente,
uniamo le mani
diamo voce piena
al nostro pensiero,
sarò io sarai Tu
a solevarsi un po’
dai dubbi sempre
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Asettica solitudine
trovi il mio ritmo
con l’assolo del cuore
pensieri pregni
vaganti nel limbo
riprendono vita.
Nel rumorio della mente
provo a scindere
il giusto dall’errato
ponderando vacui giudizi
fuggendo vetrine di balocchi per
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Ho chiuso la porta del cuore
ho immaginato il tuo sorriso
cercando la luce dei tuoi occhi
nel piacere di stare insieme.
Ti trovo nella tenerezza delle parole,
in un amorevole abbraccio,
in una leggera carezza
come un volo di farfalla.
Voglio
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Cerco con occhi di bimbo
la foglia danzante
la vite golosa di brina
il cielo che vola di nuvole
il mare che fuma ricordi
il tempo profeta
che lascia le mani un po' stanche.
Cerco con occhi di bimbo
un posto lontano dal chiasso
sotto le code
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| Questa vita è brutta e non gaia
in questi tempi barbari e sapienti
uno schermo addomestica le genti
e sulle teste incombe la mannaia.
Si seminano guerre e morti bianche
impalpabili mali taciturni
e i capitali fanno i doppi turni
per aiutare le
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Tempi distanti, schegge di memoria,
a ritrovar storia, fessure aperte ove entrarvi è gloria.
Un suono, una voce, chiaror ad ombreggiar nel buio
forme e figure, candela accesa alla finestra,
a suggestionar bimbi e crear atmosfera.
Campi di grano a
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So’ sfugliate o frantumaglia?
Carna ‘e sfuorgio o pezzecaglia?
C’hanno miso int’ ‘a guantiera:
robba fresca o robba ‘e ajere?
Chella ‘a tavola è apparata
ma enno tutta mazzecata
pecché justo na "si- loca"
ca cchiù magna e cchiù se ‘nfoca
ha
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Non fa certo parte di un disegno
quanto sino ad oggi sta avvenendo
colpevolizzare proprio non si addice
facciamo invece in modo di ponderare
e non poco nel nostro procedere ed eventualmente
tentare di cambiare quanto in programma
onde alcune cose
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Mi è rimasta
solo la polvere
e uno specchio
rotto a metà
dove le immagini
sembrano ferme
al loro orgoglio
ferito da anni.
Ho ancora le chiavi
ma le porte
sono sempre chiuse
e il tempo
bussa ancora
sempre più piano
e conta le albe
con
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Ho paura dei tuoni
chi mi prende le mani?
dove l’ombra sillaba un respirare
segreto, di stanze sloggiate
e non siamo lì
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Occorrerebbe proprio dare una svolta
ad una vita fatta soltanto di egoismo
quando ci accorgiamo di quanto male possa fare
ognuno pensa con il suo cervello
senza fare i conti con chi ha accanto
sofferenza immane nel rendersene conto
travolge ogni
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Qualche lacrima
è caduta
lontana dal cuore
e chiede
una carezza
per respirare vento
o forse
un cielo scuro
dopo un temporale.
Qualche bacio
è ritornato
senza trovare più
le labbra
che avevano amato
la pelle nuda
o le stelle
di una
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Il sole è agonizzante nel tramonto
e il crepuscolo consola la terra
nel riverbero di luna calante.
Mentre la luna falcata baciava il mio viso
mi hai dato ali per volare,
luce per sognare
il bagliore immenso dei tuoi occhi.
Aggrovigliati in un
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Tu scrivi
anche di me,
a volte soverchiando
il vero...
e ti nascondi
dietro ciò che credi
l’essere tuo diritto,
nonostante la realtà
spesso sia ben diversa.
Oh il pensiero mio
non è dettato da censura,
ma ciò che fa più paura
è la
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334316 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 150.
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