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Questo racconto è inserito in:
 Parte 14 della raccolta "Andrea & Daniel " di Gianny Mirra (14 racconti)
 Un amore immenso

Andrea & Daniel cap 34/35

Amore

Volpe cadde in uno stato di prostrazione e di tristezza profonde. I giorni che seguirono li visse come in un incubo dove vedeva tutto sfuocato, le sue emozioni erano come congelate e sentiva ancora le risate di Andrea per le stanze dell'appartamento. Nei giorni di pioggia lo vedeva come un uccellino seduto sui rami degli alberi , di fronte la finestra della camera e ricordava il suo entusiasmo quando pioveva e la sua esclamazione: ''Io amo la pioggia, lei è magica, è mia madre e mia sorella.'' Volpe contattò Axel mettendolo al corrente dell'accaduto, raccontandogli i fatti per come erano andati, da quello che gli aveva raccontato Daniel. I due grandi amici di Andrea e Daniel si unirono in un unico dolore e ricordavano con affetto e commozione le situazioni che avevano vissuto con loro. Axel si rammaricava di non averli conosciuti di persona e si faceva raccontare da Volpe quello che lui non aveva visto e vissuto. Daniel era stato portato in una prestigiosa clinica psichiatrica di riabilitazione mentale molto riservata, in una zona montagnosa della Germania. Axel cercava di scoprire dove fosse questa clinica, attraverso Volpe e il padre di Andrea che tenevano contatti telefonici. Dopo un mese, un giorno arrivò un messaggio di Daniel nella messaggeria di Axel:

''CIAO AXEL, HO DOVUTO CHIEDERE IL PERMESSO AI MEDICI CHE MI STANNO CURANDO, PER POTERTI SCRIVERE QUESTO MESSAGGIO , PER RASSICURARTI E PER DIRTI CHE PIANO PIANO STO COMINCIANDO A TORNARE ALLA VITA.

STO VIVENDO UN GRANDE VUOTO DENTRO DI ME , COME SE SI FOSSE APPENA SVUOTATO UN ENORME POZZO E DENTRO CI FOSSE SOLO BUIO E NIENTE ALRO.

I MEDICI MI RASSICURANO SU QUESTO, E MI DICONO CHE LA MIA PSICHE NE HA BISOGNO PER METTERE INSIEME TUTTI I PEZZI CHE SI SONO FRANTUMATI CON L'ENORME DOLORE CHE MI HA TRAVOLTO.

C'E' DI BUONO CHE LA SOFFERENZA CHE MI TENEVA LEGATO AL RICODO DELLA MORTE DI MIA MADRE E IL TRAUMA DEL RAPIMENTO SIANO STATI QUASI CANCELLATI DALLA …............. DI ANDREA.

QUEGLI EPISODI LI SENTO COME SE FOSSERO APPARTENUTI AD UN'ALTRA VITA.

COME VEDI NN RIESCO A SCRIVERE NE AD ACCETTARE QUELLO CHE E' SUCCESSO AL MIO AMORE , MI ASPETTO SEMPRE DI VEDERLO ENTRARE DA QUELLA PORTA E BUTTARMI LE BRACCIA AL COLLO COME FACEVA SEMPRE E STRINGERMI FORTE DICENDOMI :''SONO QUI AMORE MIO, SONO TORNATO PER TE, NON SAREMO MAI PIU LONTANI''.

QUESTO POSTO MI METTE MOLTA SERENITA', LO VEDO IN OGNI ALBERO, IN OGNI FIORE CHE INCONTRO, LO SENTO NELLA PIOGGIA, NELL'ARIA CHE RESPIRO.

NON RIESCO PIU A PIANGERE, E COME SE MI SI FOSSERO ASCIUGATE TUTTE LE LACRIME.

MI E' STATO DETTO CHE QUANDO IL DOLORE TOCCA IL LIMITE ANESTETIZZA LE PERCEZIONI E SI PUO' SOLO RISALIRE E TORNARE A VIVERE, MA NON SARO' PIU COME PRIMA, SARO' PIU FORTE E PIU CONSAPEVOLE , PERCHE' L'AMORE DI QUESTI QUATTRO MESI CON LA PERSONA PIU BELLA E CARA DEL MONDO MI HA DATO VERAMENTE TANTO E LE SUE TRACCE PROFONDE NON SVANIRANNO MAI....MAI.

PRIMA DI VENIRE QUI, MI SONO RIFUGIATO DA UN AMICO DI ANDREA CHE TU NON CONOSCI. UNA PERSONA CHE ANDREA FREQUENTA MOLTO E CHE PER LUI RAPPRESENTA UN RIFUGIO, UN NIDO.

LA SUA PRESENZA, IL SUO AFFETTO, I SUOI OCCHI BUONI E IL SUO VISO GENTILE PER ME SONO STATE UN BALSAMO CHE HANNO FATTO DA SCUDO ALLE TERRIBILI ONDATE DI DOLORE CHE MI SI SONO AVVENTATE ADDOSSO.

LE PAROLE CHE MI HA DETTO, QUANDO MI ABBRACCIAVA, MI SONO RISUONATE NEL CERVELLO IN QUESTI GIORNI E PER ME SONO STATE DELLE SCALE CHE MI HANNO PERMESSO DI AGGRAPPARMI E SALIRE DAL FONDO DI QUEST'ABISSO DI SOFFERENZA FINO A VEDERE DI NUOVO LA LUCE.

IERI HO VISTO IL SOLE. ERO IN GIARDINO COME TUTTE LE MATTINE E,I MIEI OCCHI, CHE PRIMA NON VEDEVANO CHE BUIO , E COME SE SI FOSSERO APERTI E HO VISTO IL SOLE, IL VERDE DELL'ERBA, L'AZZURRO DEL CIELO.

SPERO CHE ANDREA NON SI PERDA TRA LE MILLE STRADE DI QUESTA ZONA QUANDO VERRA' A TROVARMI,

PER ORA DEVO AVERE MOLTA PAZIENZA E ASPETTARE DEL TEMPO PRIMA DI VEDERE QUALCUNO.

SOLO MIO PADRE PUO' ENTRARE NELLA MIA STANZA PERCHE' MI E' STATO DETTO CHE LA SUA PRESENZA MI TIENE ANCORATO AI RICORDI E ALLA FAMIGLIA.

SPERO DI VEDERE PRESTO I SUOI RICCIOLI BIONDI E I SUOI IMMENSI OCCHI VERDI CHE MI SORRIDONO.

MOLTO SPESSO PENSO A TE MIO CARO AMICO, ALLA TUA DOLCEZZA E ALLA TUA BELLA ANIMA, SONO CONTENTO DI AVERTI CONOSCIUTO.

OGNI TANTO TI VEDO PASSEGGIARE TRA I BOSCHI CON UNA VOLPE ACCANTO E TU E LEI PARLATE DI ANDREA E DI NOI CON AFFETTO E IO VI SALUTO DALLA MIA FINESTRA, SOLO CHE SIETE UN PO LONTANI E NON MI VEDETE.

MA SENTO CHE SE MI VEDESTE ESULTERESTE DALLA GIOIA PERCHE' SO CHE MI VOLETE BENE.

NON RIESCO A PENSARE ALL'ITALIA, CREDO CHE PRIMA CHE IO POSSA TORNARE IN ITALIA PASSERA' MOLTO TEMPO.

QUANDO USCIRO' DI QUI VOGLIO COMINCIARE UNA NUOVA VITA , MA NON IN ITALIA.

IO E MIO PADRE ANDREMO A VIVERE IN NORVEGIA, L'ITALIA PER ME E UN DOLORE TROPPO FORTE CHE NON VOGLIO PIU VIVERE.

FORSE UN GIORNO CI TORNERO' MA NON ORA, SONO SICURO CHE AD ANDREA PIACERA' MOLTO LA NORVEGIA, IL MIO CUORE E LA SUA CASA E GLI DARA' TANTO AMORE.

QUI TUTTI MI VOGLIONO BENE E SONO GENTILISSIMI CON ME.

TI VOGLIO BENE, E VOGLIO BENE DAL PROFONDO DEL CUORE ALLA VOLPE CHE MI HA FATTO DA SCUDO E DA FONTE DI VITA A CASA SUA QUANDO NON VEDEVO ALTRO CHE LA MORTE E IL BUIO.

HO SEMPRE LA SUA IMMAGINE DAVANTI AGLI OCCHI E LA SUA VOCE CAREZZEVOLE.

MI HANNO DETTO CHE COL TEMPO I RICORDI MIGLIORI MI TORNERANNO IN MENTE.

TI RICORDI LA LUNA NEL DESERTO, CON LE STELLE CHE BRILLAVANO COME FOSSERO DEGLI ENORMI DIAMANTI NELLA NOTTE ?

TI RICORDI QUANDO MEDICAVAMO I BAMBINI AMMALATI E CI SENTIVAMO GRATI ALLA VITA QUANDO GUARIVANO? E I GRANDI DESERTI ? I NOSTRI DISCORSI SULLO SPIRITO E LA VITA FATTI DAVANTI AL FUOCO CHE CI AVVOLGEVA COME DELLE GRANDI BRACCIA LUMINOSE....

TI RICORDI QUANDO ANDAVAMO A VELARE E GLI SPRUZZI DELLE ONDE CI BAGNAVANO IL VISO ? E TU MI PRENDEVI IN GIRO PERCHE' NON SENTIVO LA TUA VOCE COL RUMORE DEL VENTO E DEL MARE …....

NON SO SE QUESTI RICORDI SIANO TUTTI REALI MA MI VENGONO COSI' ORA E SONO CONTENTO DI AVERLI PERCHE' MI COCCOLANO E MI FANNO SENTIRE BENE.

HAHAHAHA

NON POTRO' SCRIVERTI MOLTE VOLTE, MI E' STATO CONCESSO SOLO QUESTA VOLTA,

PERCHE' LA RISALITA DEVE PRENDERE UN CORSO NATURALE E SPONTANEO.

C'E' DI BUONO CHE NON SARO' PIU' SOTTO QUELLE LUCI POTENTI, IN MEZZO A QUELLA GENTE VUOTA ….MAI PIU'.

VOGLIO CAMBIARE VITA COMPLETAMENTE, PAPA' HA RITIRATO TUTTE LE FOTO CHE SONO STATE FATTE NEL LAVORO DI QUEST'ANNO, NON VOGLIO PIU VEDERE UNA FOTO IN VITA MIA.

SONO FELICE DI SAPERE CHE CI SEI, E UN GIORNO, FOSSE ANCHE FRA DIECI ANNI PASSEREMO IL NATALE INSIEME CON ANDREA E IL NOSTRO AMICO CHE CI HA PROTETTO COL SUO GRANDE CUORE.

ORA HO SOLO BISOGNO DEL SILENZIO E DI RITROVARE LA MIA ANIMA CHE SI STA RISCHIARANDO PIANO PIANO, HO BISOGNO DEL SILENZIO.

JEGA ESKER DEG , TAKK, DANIEL

Axel lesse questo messaggio tra lacrime di dolore e impotenza per non poter essere vicino al Daniel e aiutarlo e lacrime di gioia nel sapere che comunque stava recuperando la salute. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di poterlo aiutare e poter tornare indietro per impedire che Andrea si togliesse la vita.

Volpe: '' Axel,'' scrisse in un messagglio in chat,''Andrea ce l'aveva fatto capire tra le righe della sua ultima poesia 'IL VOLO' te la ricordi?

IL VOLO

Sono scese le luci della sera

sono scese le ombre sul mio viso

ho contato le ciglia della luna

che toccavano il mare grigio argento.

Oramai cosa e' rimasto del mio cuore

oramai cosa e' rimasto del mio pianto

e disegno con la punta delle dita

il profilo di un fiore che perde i petali.

E non trovo la luce dei tuoi occhi

e non trovo la musica delle tue parole

ma ti cerco nel silenzio della notte.......

e ti cerco nel silenzio del mio amore

che scotta , che brucia come febbre nelle mie vene

che si arrampica sulle pagine del cielo.......

e intanto guardo il mare

onda dopo onda mi sento morire.

Li chiudo piano i miei occhi

li chiudo piano per non far rumore.......

e volo da solo........

Quel ''volo da solo'' mi risuonava nella testa come la campana di un funerale.

Axel, Andrea voleva proprio morire, aveva paura di rimanere da solo senza i suoi genitori che lo proteggevano e gli facevano da scudo in un mondo dove gli uomini se possono fare del male e rimanere impuniti lo fanno senza pensarci mezza volta. Gli uomini sono tendenzialmente inclinati verso il male, non c'è niente da fare, e questo Andrea non lo sopportava, li detestava dal profondo del suo cuore.

Quando si è reso conto che Dan lo amava davvero, ha voluto andarsene da solo, ma tra le braccio di colui che lo amava come se fosse un ultimo nido prima di andar via.''

Axel: '' Sono vuoto, mi sento dilaniato dentro, mi mancano scricciolo e Dan...... mi mancano!

E' come se una parte di me si fosse staccata e mi fa male pensare di non poter più parlare con loro, sentirli miei. Volpe il mondo ha perso due persone meravigliose, ma non se ne accorgerà mai perchè in questo mondo il bello e il buono che c'è viene distrutto per il falso e il brutto. Per non sentirsi da meno e non guardarsi dentro e scoprire che c'è troppa merda in fondo ad ognuno,''rispose con amarezza.

Un grande amore non può scomparire nella voraggine del buio senza lasciare tracce.

Andrea inseguiva la pioggia nel cuore di Volpe e di Axel.

Andrea fu cremato e le sue ceneri furono sparse sui suoi amati boschi dietro la montagna dove abitava. E' li che avrebbe continuato a correre con i suoi splendidi capelli e quel sorriso che scioglieva il cuore.

Daniel aveva cercato di impiccarsi con le lenzuola legate ad una trave del soffitto nella clinica dove lo stavano curando, ma lo avevano fermato in tempo.

Suo padre lo aveva spostato a Oslo in Norvegia e nel frattempo Daniel aveva espresso il desiderio di poter stare nella casa del nonno paterno dalle parti di Bergen sul fiordo.

Un giorno creò un profilo fantasma in chat e mandò un messaggio a Volpe:

'' CIAO VOLPE,
SEI SEMPRE COSI' LUMINOSO E SIMPATICO, CHE CARINE LE TUE BARZELLETTE SUL PROFILO.....SONO DANIEL, AVEVO BISOGNO DI SCRIVERTI,

A DIRE IL VERO AVREI BISOGNO DI AVERTI ACCANTO E STRINGERTI FORTE, AVREI BISOGNO DI PARLARTI E SENTIRE LA TUA VOCE CHE MI DA TANTA CONSOLAZIONE E MI COCCOLA FIN NELL'ANIMA.
IO MI STO RIPRENDENDO MOLTO LENTAMENTE .

VOLPE SOLO TU PUOI IMMAGINARE QUELLO CHE MI E' SUCCESSO, SOLO TU PUOI SENTIRE QUELLO CHE IO SENTO DENTRO AL CUORE E NELLA MENTE .
ANDREA AVEVA RAGIONE, TU RIESCI A GUARDARE NELL'ANIMA E A PARLARE CON ESSA E NON TE NE ACCORGI NEPPURE, MA NOI SI.

FORSE E PER QUESTO CHE LA GENTE TI ODIA COSI' TANTO, PERCHE' IL TUO SGUARDO BUONO SI SPINGE IN FONDO E GUARDA IL BENE E IL MALE CHE C'E' IN OGNUNO DI NOI.
QUANDO SONO ANDATO VIA DA CASA TUA MI AVEVANO PORTATO IN UNA CLINICA PRIVATA DI RIGENERAZIONE MENTALE IN GERMANIA,POI SONO SUCCESSI DEGLI
INCONVENIENTI CON IL LAVORO DI MIO PADRE E PER NON LASCIARMI DA SOLO MI HA SPOSTATO IN NORVEGIA.
SONO CONTENTO CHE LO ABBIA FATTO, VOGLIO STARE NELLA MIA TERRA , HO BISOGNO DELLA MIA ARIA , DEL MIO CIELO, DELLE MIE NUVOLE.
ANCHE QUI SONO SU UNA COLLINA E TUTTO E COPERTO DI NEVE.
NON SAPRO' MAI COME RINGRAZIARTI PER LE PAROLE CHE MI HAI DETTO IL GIORNO CHE SONO VENUTO A CASA TUA DOPO LA MORTE DI ANDREA.

MI HANNO AIUATO AD USCIRE DALL'INFERNO CHE MI AVEVA INGHIOTTITO, SOLO TU POTEVI DIRMI QUELLE PAROLE, PERCHE' TU MI CONOSCI BENE DENTRO E SEI UN'ANIMA NOBILE E SENSIBILE.....

VOLPE, NELLA MIA GIOVANE ESISTENZA HO SCOPERTO TANTE COSE E RIBALTATO TANTI LUOGHI COMUNI E FALSITA' CHE LA GENTE ,COMPRESI A VOLTE GLI AMICI , TI TESSONO ATTORNO.

LORO SONO CAPACI DI DIRE, DOPO AVERTI ASCOLTATO CHE QUELLE COSE CHE HAI FATTO PER QUALCUNO LE AVREBBERO FATTE O DETTE ANCHE LORO GIUSTO PERCHE' QUALCUNO CON LA SUA SENSIBILITA' LI HA PRECEDUTI E FREGATI ALLA GRANDE.

TI ASSICURO CHE NEMMENO LONTANAMENTE SAREBBERO STATI CAPACI DI FARLO PERCHE' NON NE HANNO I MEZZI , NE LA SENSIBILITA', NE IL CUORE PER FARLO E SI INCORONANO DI COSE CHE NON SONO LORO PER NON SFIGURARE.
DOMENICA SONO VENUTI I GENITORI DI ANDREA , MI HANNO ABBRACCIATO, PIANTO E PARLATO COME SI FA AD UN FIGLIO, SONO DAVVERO DISTRUTTI PER LA MANCANZA DI ANDREA E IO GLI CREDO .

LORO NON HANNO COLPA DI NULLA , ANCHE SE NON CAPISCO PERCHE' HO UNA FORTE RILUTTANZA PER IL PADRE.

MI SEMBRA UN BRAV'UOMO MA OGNI VOLTA CHE SI AVVICINA MI SEMBRA DI VEDERE LO SGUARDO DI ANDREA CHE SI FA TORVO E AGGRESSIVO NEI SUOI CONFRONTI, QUALCOSA MI SI RIBELLA DENTRO E MI VIENE UN NERVOSO CHE NON RIESCO A COMPRENDERE DA DOVE PROVENGA.

SI SONO FERMATI QUI FINO A LUNEDI'.
IL PADRE DI ANDREA PARLA MOLTO DI TE E DICE CHE SEI UNA SPLENDIDA PERSONA, CHE QUANDO TI CHIAMA TU LO ASCOLTI SEMPRE.
LA MADRE E MOLTO DEPRESSA, MA NON MI VA DI PARLARNE.
VOLPE ....MI MANCA DA MORIRE.

GRAZIE PER IL TUO MANTRA, SAI QUELLO CHE MI AVEVI CONSIGLIATO ......... LO RECITO MOLTO SPESSO E MI STA AIUTANDO TANTISSIMO, AD UN TRATTO HO REALIZZATO CHE ANDREA E' MORTO E ......

SI HO PIANTO TANTISSIMO E LO FACCIO ANCORA MA ALMENO ORA NE SONO COSCIENTE.

HO REALIZZATO CHE LUI NON E' PIU VIVO, MA LO SENTO INTORNO, NELLE MIE VENE NEL MIO RESPIRO.

LO SENTO, LO SENTO CHE MI ABBRACCIA, MI ACCAREZZA I CAPELLI E LO VEDO SEDUTO SUI RAMI DEGLI ALBERI, E AI PIEDI DEL MIO LETTO.
VOLPE TU LO SAI QUESTO, TU MI CREDI VERO?

IO LO SO CHE TU MI COMPRENDI QUANDO TI DICO QUESTO, CON TE POSSO PARLARE DI QUESTE COSE PERCHE' TU LE CAPISCI.
GIORNI FA STAVO DORMENDO E HO SOGNATO ANDREA CHE NUOTAVA IN UN MARE LIMPIDO E FRIZZANTE, E MI RAGGIUNGEVA SULLA SPONDA DOVE C'ERO IO, SI E' SEDUTO DI FRONTE A ME E MI HA DETTO CHE MI VOLEVA BENE, CHE CON TE AVEVATE FATTO UN PATTO, E CHE TU SEI LA LUCE DEGLI SPIRITI,
IO HO COMINCIATO A PIANGERE E A DIRE CHE GLI SPIRITI NON ESISTONO E CHE LA MORTE E L'ANNULLAMENTO DI TUTTO, E LUI MI HA RISPOSTO CHE LO E' PER CHI NON SA GUARDARE OLTRE E PER CHI NON VUOLE SENTIRE NE VEDERE.

MA LUI E SEMPRE CON ME E CON NOI E NON PERCHE' VIVE NEI NOSTRI RICORDI, MA PERCHE' HA BISOGNO DI NOI, CHE LO AMIAMO E LO AIUTIAMO A CAPIRE MEGLIO DOVE STA ORA.
VOLPE ANDREA SI E UCCISO, HA VOLUTO MORIRE, ANDREA AVEVA PRESO UN SACCO DI ROBA QUANDO IO DORMIVO E SI E' UCCISO.
IO HO NASCOSTO TUTTO, HO BUTTATO TUTTO QUELLO CHE AVEVA PRESO IN PIU, MA NON CAPISCO PERCHE' LO ABBIA FATTO.

MI AMAVA DA MORIRE E ANCH'IO LO AMO PIU DELLA MIA STESSA VITA , NON CAPISCO PERCHE', PERCHE' CAZZO LO HA FATTO, PERCHE' ?
AVEVA IL MONDO DAVANTI E LO HA BUTTATO VIA, AVEVA IL MIO AMORE, LA TUA MERAVIGLIOSA AMICIZIA, E QUESTO CHE NON RIESCO A CAPIRE E NON ME NE FACCIO UNA RAGIONE.
LO SAI CHE LA NOTTE DI HALLOWEEN TI HO VISTO?'

NON TI SPAVENTARE, SE TI DICO QUESTO, MA TI HO VISTO CON I MIEI OCCHI, ERI SU UNA SPIAGGIA INSIEME A RAFFAELE E AVEVATE ACCESO UN FUOCO, TU HAI FATTO QUALCOSA E BUTTATO DENTRO ALLE FIAMME DEI PETALI DI ROSA BIANCHI E IO LI HO SENTITI CHE MI CADEVANO SUL VISO, POI SEI STATO TANTO TEMPO A GUARDARE LE FIAMME.
TI SCRIVERO' ANCORA VOLPE, NON LASCIO NESSUN INDIRIZZO NE PROFILI A CUI RISPONDERE, PERCHE' HO BISOGNO DI BUTTARE GIU IO LE PAROLE, MA HO BISOGNO DI FARLO CON TE.

TU SEI LA PERSONA PIU CARA CHE IO ABBIA DOPO ANDREA E MIO PADRE.

LO SO CHE MI PENSI E PER QUESTO TI VOGLIO BENE.
CIAO VOLPE,

TI VOGLIO BENE BENE BENE

DANIEL

(N.B. Non puoi rispondere a questo messaggio)

Volpe si sciolse dalle lacrime davanti al messaggio di Daniel e quanto più scendevano copiose più gli affiorava un sorriso di gratitudine verso Dio, verso la vita e Daniel.''Grazie Dan, ''disse tra se dalla gioia, riprenditi presto e vivi, torna tra noi amore.''

35

Passarono due mesi da quella tremenda notte del 10 Ottobre, si avvicinava il Natale, ma nella vita di Axel , Volpe e Raffaele, Andrea e Daniel vivevano come se fossero sempre presenti.

Il 10 Dicembre Daniel si era seduto nella sala della casa del nonno e guardava le fiamme nel camino.

Si alzò dal divano e mise un 'altro pezzo di legna nel fuoco e i suoi occhi si fermarono su una fiamma verde che uscì all'improvviso dalle altre gialle.

Daniel sentì il suo profumo, vide i suoi capelli, le sue corse tra gli alberi del bosco e mentre le lacrime scendevamo dai suoi occhi il suo viso si illumino in un sorriso di speranza: ''Sei tu amore.... sei tu ti vedo...sei bellissimo.'' disse guardando nel fuoco'' L'ANGELO DELL'AMORE APRI' PIANO LE SUE ALI, MI PRESE PER LA MANO.... ED IL VOLO INCOMINCIO','' ripetè col cuore pieno di gioia.

Ando' nell'altra stanza e prese una bottiglia di un buon liquore che tenevano nel mobile del bar. Salì in camera sua e prese le gocce del potente sonnifero che si era procurato dalla clinica dove era stato ricoverato. Versò tutta la bottiglietta nella bottiglia e la agitò per bene, poi scese giù in sala e mise la bottiglia nel mobile da dove l'aveva presa.

Chiamò i tre infermieri professionali che lo sorvegliavano e che si erano momentaneamente allontanati nel giardino di casa per fumarsi una sigaretta e propose di fare un brindisi alla sua guarigione, poi un altro per il Natale che stava venendo e un' altro ancora per la bellissima giornata di sole che stavano vivendo. Sapeva benissimo che l'alcool piace molto ai norvegesi e che lui non poteva bere per via degli psicofarmaci che stava prendendo, quindi lui brindò con l'aranciata e gli altri con quel liquore.

Aspettò che cadessero fulminati dal sonno sui divani, dopo di che li prese ad uno ad uno e li spostò nel fienile un po' distante dalla casa. Quando li mise tutti al sicuro. Prese una corda e la fissò sulla trave davanti al camino dove era morto suo nonno. Fece un cappio.

Andò nel garage prese delle taniche piene di benzina che servivano come carburante per le macchine agricole e lo sparse tutt'intorno alla casa e all'interno, soprattutto in sala davanti al camino.

Scrisse un biglietto che lasciò attaccato ad un albero di fronte alla casa:

'' SCUSAMI PAPA', MA NON HA SENSO CONTINUARE A VIVERE SE DENTRO AL MIO CUORE NON C'E' PIU' L'ANIMA...... LO PERDUTA QUANDO HO PERSO ANDREA, ME LI VADO A RIPRENDERE.

PERDONAMI

DANIEL. ''

Prese l'accendino che uno degli infermieri aveva dimenticato sul tavolo e appiccò il fuoco. Aspettò che le fiamme fossero alte e si propagassero.

Si tolse tutti i vestiti, salì su una sedia disposta sotto la corda, infilò la testa nel cappio e lo fissò intorno al collo, chiuse gli occhi: '' Non puoi volare da solo amore mio, io sono le tue ali, te ne sei dimenticato? Io sono le tue ali...... e ti sto prendendo per mano,'' disse sereno.

Diede un colpo alla sedia che ruzzolò contro il muro.

Il suo corpo oscillò per alcuni minuti nell'aria sospeso dalla fune, poi si fermò ….....ED IL VOLO INCOMINCIO'.

Le fiamme consumarono l'intera abitazione nel giro di poche ore.

La sera quando il padre tornò da Bergen dove era andato a lavorare nel suo ufficio, trovo' i resti bruciati della casa di suo padre. Vicino ai gradini vide qualcosa di blu, si curvò a prenderlo e si trovò tra le mani il cuore di lapislazzulo con su scritto Andrea, che Daniel aveva sempre al collo.

Sentì delle voci nel fienile ,andò a vedere e aiutò gli infermieri che si erano svegliati dal sonno a uscire dal fienile chiuso a chiave dall'esterno.

Chiese disperato di Daniel ma nessuno riuscì a parlare davanti ai resti del rogo che si era portato via tutta la casa, e si era portato via anche Daniel ed il suo dolore.

E' strano come la vita giochi con la felicità e la sofferenza nel cuore degli uomini, e come l'amore possa unire nei suoi lacci i destini, portandoseli dietro oltre i confini del buio, oltre il silenzio.

TILL ARS OK FRIDHAR A TE FRATELLO DEL SILENZIO IL CIELO GUIDERA I TUOI PASSI E LA TERRA FIORIRA' SOTTO AI TUOI PIEDI ,QUANDO UNA TUA LACRIMA AVRA' LAVATO ANCHE UNA SOLA GOCCIA DI DOLORE.... LE MONTAGNE TI LASCERANNO PASSARE E L'OCEANO SARA' TUO PADRE E IL TUO MANTELLO.


Gianny Mirra 31/05/2011 09:32 1146

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:
«Fine del romanzo.»


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Il primo racconto pubblicato:
 
Tiuilip & Sneachta (17/11/2010)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Cliffs of Moher (04/10/2012)

Una proposta:
 
Andrea & Daniel cap 19/20/21/22/23/24 (26/04/2011)

Il racconto più letto:
 
Elfi (03/08/2011, 2409 letture)


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