Arrivò la fine di Settembre. Andrea aveva preparato le sue cose per trasferirsi a Padova.
‘’Mamma ce l’abbiamo una scatola di cartone?’’ Disse Andrea a sua madre.
Madre: ’’Si ne abbiamo due caro. Quale ti serve, grossa o media?’
Andrea: ’’ Media.’’
Madre: ‘’Per cosa ti serve, amore?’’
Andrea: ’’Devo metterci dentro la statua di quarzo rosa di Kuan Yin, la mia amica Dea,’’ disse ridendo.
Madre: ’’Ah ok ! Te la passo. E’ molto bella quella statua. Ogni tanto mettigli dei fiori freschi. A noi donne piacciono sempre i fiori, vedrai, ti ascolterà meglio’’.
‘’Ok’’ disse Andrea, con aria complice.
Andrea si stabilì a Padova in un appartamentino di tre stanze con un bel terrazzino, nel centro della città.
Comprò dei vasi e delle piante da fiore come gelsomini, gardenie, rose bianche , e felci che dispose sapientemente sul terrazzino, trasformandolo in un bell’angolo di relax nel verde. Ah, non poteva mancare l’edera, la sua preferita.
‘’Ciao Axel, oggi è il mio primo giorno a Padova. Sono nel mio appartamentino, e precisamente chatto dal mio terrazzino dove ho messo un sacco di piante. Dovresti vederlo è bellissimo hihihi,’’ scrisse Andrea al medico ligure.
Axel: ’’Buon giorno lupacchiotto, sei già a Padova?’’
Andrea: ’’Yessssssss, ho sistemato la statua di quarzo rosa della mia amica Kuan yin sulla mensola di noce davanti al letto matrimoniale ho gia mantrizzato per inaugurare la mia casa col suo mantra NAMO KUAN SHI YIN PU SAAAAAAAAAA ……… e ora mi godo il relax con te.’’
Axel:’’ Grande scricciolo, come te la sei arredata?’’
Andrea: ’’Mobili antichi scuri, il marmo della cucina e verde chiaro. Ho un bel camino basso in sala con due candelabri di ottone brunito sulla mensola. Alle finestre ho delle tende rosa chiaro, quelle leggere davanti , e verde scuro in velluto ,di dietro.’’
Axel:’’ Azzo, colori più maschi nooo? Io in casa ho colori come il nero, il rosso, il marrone, il viola.’’
Andrea: ’’No troppo aggressivi, non lo sai che i colori influiscono sul buon funzionamento della psiche e dell’umore?’’
Axel: ’’Si ma il rosa !’’
Andrea: ’’Il rosa è un colore che da tenerezza, forza d’animo e rassicura. E’ uno dei colori preferiti di Dan insieme al blu lapis . A me piace anche il marrone, il giallo bruciato e il grigio in tutte le sue sfumature. Le tovaglie che ho sui due tavoli sono giallo bruciato. Tièh....’’
Axel: ’’Sto messaggiando contemporaneamente anche con Dan .’’
Andrea:’’Bene, sono contento.’’
Axel: ’’Qui piove, sento la pioggia che batte sulle foglie fuori dalla finestra. E da te?’’
Andrea: ’’No qui è nuvolo, sarebbe bello se piovesse anche qui.’’
Axel: ’’Ogni tanto ho l’impressione che tu e Dan giocate con provocazione con me perché più di una volte l’argomento che sto trattando con uno di voi si instaura contemporaneamente anche con l’altro.’’
Andrea: ’’E’ una tua impressione Axel. Dan non mi dice niente di quello che vi dite e neanche io parlo dei nostri discorsi con lui. Può succedere che alla fine della giornata quando ci sentiamo per telefono, mi dica qualcosa del più e del meno di quello che vi siete detti, ma non va nel dettaglio.’’
Axel:’ ’Non lo so forse mi faccio delle seghe mentali, ogni tanto.’’
Andrea: ’’ Mi sa di si Doctor, fidati ! A proposito mi sa che sta per venirmi una bella influenza perché mi sento un po’ dolorante le gambe e la schiena.’’
Axel: ’’Prenditi qualcosa scricciolo, devi cercare di prevenirla, l’influenza di quest’anno e più tosta di quella degli altri anni. Stai attento.’’
Andrea: ’’Prenderò dell’Ibifen in bustina, io lo trovo ottimo.’’
Axel: ’’Ok quello va bene, ma curati però.’’
Andrea: ’’ Va bene capoooooooo.’’
26
A Londra, Daniel continuava a lavorare come modello per un’agenzia del posto. Alloggiava in un appartamentino di fronte Hyde Park di proprietà dell’agenzia.
Un giorno Dan andò a trovare un suo caro amico scozzese trasferitosi ad Amesbury nei pressi di Stonehenge.
Joseph aveva 35 anni, si erano conosciuti a Edimburgo quando Daniel aveva undici anni. La madre di Daniel aveva dei parenti in quella città e ogni tanto, soprattutto d’estate, andavano a trovarli.
Joseph abitava in una piccola fattoria molto vicino a Stonehenge e quando vide Daniel, oltre ad essere felice di vederlo, gli propose di trasferirsi da lui mettendogli a disposizione la sua macchina per raggiungere Londra in qualsiasi momento.
Daniel accettò l’invito, era da tanto tempo che non si vedevano ed era felice di trascorrere un po’ di tempo col suo vecchio amico d’infanzia.
Dopo il lavoro Daniel tornava ad Amesbury a casa di Joseph.
Amava passeggiare sui prati verdi che circondavano Stonehenge e la sera lo rilassava tantissimo stare seduto insieme a Joseph sotto la veranda e vedere la luna e le stelle che illuminavano il mistico circolo di pietre celtiche.
Molte volte si godeva il silenzio della notte vicino a quelle pietre e il suo pensiero correva ad Andrea abbracciandolo con le ali del suo cuore.
‘ MI HAI DATO LA FORZA
DI GUARDARE NEGLI OCCHI IL CIELO.
TI HO DATO IL CORAGGIO
PER CAMMINARE SUL FUOCO.
ABBIAMO SEGUITO IL FIUME
CHE SI BUTTAVA NELL’ABISSO
E SIAMO RIEMERSI
LUMINOSI D’AMORE.’'
Scrisse Daniel, mandando un messaggio in chat ad Andrea.
‘‘IL NOSTRO AMORE,
COSI’ GRANDE E IMPETUOSO,
SOFFIA COME IL VENTO
SULLE COLLINE DELLA LUNA
E SUSSURRA ALLE STELLE
LA POESIA DEI NOSTRI CUORI
CHE SI CERCANO NELL’AMORE
E CHE PER SEMPRE SI AMERANNO.’’
Gli rispose Andrea, subito dopo.
Daniel: ’’ Ciao amore, sono passati solo due giorni da quando siamo stati insieme e mi manchi da morire,’’ scrisse.
Andrea: ’’ Io non riesco a restare tranquillo, mi muovo in continuazione. Vorrei esserti accanto, non riesco a starti lontano…..amore mio.’’
Daniel: ’’Lo so amore, ancora venti giorni e poi sarà tutto finito, staremo sempre insieme, te lo prometto.’’
Andrea: ’’ Dan, mi sento così solo, senza te mi manca una parte della mia anima.’’
Daniel: ’’Amore mio, sei la mia vita, il mio respiro.’’
Andrea: ''Non avevo mai provato un sentimento così grande. Mi sembra che ha volta faccio fatica a contenerlo. E' più grande di me e della mia comprensione. Mi sorpendo spesso a fissare la fiamma del gas in cucina come se fossi un ebete, e ti penso continuamente. La notte non vorrei dormire perchè mi allontana da te. Io vorrei stare sempre sveglio per poterti pensare sempre.''
Daniel: ''Tu lo sai che per me non c'è nient'altro al mondo che può farmi felice. Io ho sempre avuto difficoltà a lasciarmi andare sentimentalmente. Non mi sono mai innamorato nei miei ventitre anni. Ma quando ho visto il tuo viso su questa chat, non so cosa mi sia successo. E' come se mi fossi svegliato da un letargo che non mi permetteva di sognare di amare, di vivere. Con te non ho avuto bisogno di indicazioni. Io son venuto da te e tu hai trovato me. Cosa ci può essere di più vero, di più intenso e di più magico di questo. Attraverso i tuoi occhi ho percepito subito la tua anima e questo mi è bastato a farmi innamorare di te.''
Andrea: '' Io non ti amo per la tua bellezza amore mio. Io ti amo per tutto quello che c'è dietro al tuo viso, al tuo corpo. Per tutto quello che contiene il tuo cuore. Io lo so quello che c'è dentro, ma ti prego donamelo piano perchè è molto più grande di quello che io possa abbracciare con le mie piccole braccia.''
Daniel:' ' Ti darò tutto me stesso, come un arcobaleno che nasce da un abisso. Ti darò tutta la mia anima, perchè e tua e potrai farne ciò che vorrai.''
‘’Notte amore,’’ scrisse Andrea.
‘’Notte angelo mio,’’ rispose Daniel.
27
Il giorno dopo Andrea aveva la tosse e qualche linea di febbre, ma lui non ci badava tanto.
‘’Ciao scricciolo’’ gli scrisse Axel in un messaggio.
‘’Ciao Axel, come va?’’ Rispose Andrea.
Axel: ‘’Bene , vi ringrazio per aver pensato a me, quando Dan è tornato in Italia, vi ringrazio di cuore’’.
Andrea: ’’Volevamo , anche se virtualmente , che anche tu fossi presente nella nostra felicità.’’
Axel: ’’Grazie ancora, è stato un regalo bellissimo che mi avete fatto.’’
Andrea: ’’De nada caro. Peccato che è già partito per Londra.’’
Axel: ’’Si lo so, lo sentito ieri pomeriggio. Però dai, Londra non è Dubai in culo ai lupi. Puoi raggiungerlo in un ora di volo.’’
Andrea: ‘’Si , ma mi manca tanto. Il mio testone norvegese.’’
Axel:’’Dan è molto triste per il fatto che siete sempre lontani. Ieri piangeva mentre ci scrivevamo in chat .’’
Andrea:’’Lo so piange anche quando è al telefono con me, me ne accorgo che ad un certo punto non parla e quando gli dico se è ancora li, mi risponde con la voce rotta.’’
Axel: ’’ Di salute come stai?’’
Andrea: ’’ Ho un pò di febbre, tosse, e non mi va di mangiare.’’
Axel: ’’Da medico ti dico che ti sta per venire l’influenza, quindi vai con gli antibiotici e tachipirina.‘’
Andrea: ''Ma no sarà un colpo di freddo passeggero.’’
Axel: ’’Scricciolo curati , non trascurare la salute.’’
Andrea: ’’Si ok, per adesso vado avanti con l’Ibifen poi se peggiora passo all’antibiotico. Axel mi sento così vuoto dentro...…perché deve essere sempre così difficile?’’
Axel: ’’Abbi pazienza scricciolo vedrai che tutto si risolverà e starete insieme come due cuccioli innamorati, mi fate tanta tenerezza sai!’’
Andrea: ’’Axel io…..non so ho paura. Dan ha dei progetti , vuole che andiamo subito a convivere, vuole che ce ne andiamo in Norvegia o in Finlandia su qualche bel lago da quelle parti a vivere insieme lontani dall’ipocrisia del mondo, ma per me è un passo troppo lungo da fare.
Dice che si potrebbe andare a vivere nella su villa di famiglia sul lago di Garda, ma io ho paura di intraprendere subito su due piedi una convivenza, anche se lo amo da morire. Io ho paura Axel!’’
Axel: ’’Si sarebbe meglio frequentarsi per un pò di mesi ognuno a casa propria per conoscersi meglio come caratteri, prima di fare un passo così importante.’’
Andrea: ‘’E’ quello che dico anch’io. Poi magari sono solo paure mie infondate, perché Dan non mi farebbe mai del male. Dan non farebbe del male neanche ad una mosca.''
Axel: ’’Dan, questo meraviglioso gigante biondo norvegese è la persona più buona che ci sia al mondo, non ce ne sono come lui in giro. E’ raro, unico. Non preoccuparti scricciolo andrà tutto bene.’’
Andrea: ’’Lo spero. Ti ringrazio Axel.’’
Andrea passò la notte con la febbre che si era fatta più alta. Non mangiava da due giorni, non aveva fame. Strani pensieri gli afferravano la mente, quei pensieri che ogni tanto si muovevano come ombre scure nei suoi occhi e gli facevano scendere le lacrime.
Il pomeriggio seguente mandò un messaggio ad Axel:
‘’ Ciao gattone ti piace la mia poesia?
IL VOLO
Sono scese le luci della sera
sono scese le ombre sul mio viso,
ho contato le ciglia della luna
che toccavano il mare grigio argento:
Oramai cosa e' rimasto del mio cuore,
oramai cosa e' rimasto del mio pianto,
e disegno con la punta delle dita
il profilo di un fiore che perde i petali;
E non trovo la luce dei tuoi occhi,
e non trovo la musica delle tue parole:
Ma ti cerco nel silenzio della notte.......
e ti cerco nel silenzio del mio amore,
che scotta , che brucia come febbre nelle mie vene,
che si arrampica sulle pagine del cielo.......
e intanto guardo il mare,
onda dopo onda mi sento morire.
Li chiudo piano i miei occhi,
li chiudo piano per non far rumore.......
e volo da solo........
Axel: ’’E’ molto bella scricciolo, veramente bella.’’
Andrea: ’’Grazie.’’
Axel: ’’Si sente che lo ami tanto.’’
Andrea: ’’Si, tanto …..tanto.’’
Axel: ’’Il mondo dovrebbe ringraziare che esistano persone belle e vere come voi due. Siete rari, rari come le cose più rare e vere che ci possano essere nell’universo. Grazie di esistere Andrea , Grazie Dan.’’
Andrea: ’’Grazie a te di essere nostro amico Axel.’’
Contemporaneamente Andrea messaggiava anche con Volpe.
Anche a lui aveva mandato la sua poesia.
Volpe l’aveva letta attentamente e malgrado la sua bellezza presagiva qualcosa di oscuro in quelle righe, si chiedeva il significato della frase ‘’ e volo da solo,’’ perché voleva volare da solo? Cosa intendeva per volare? Gli suonava come un volo senza ritorno.
''Azrael'' mormorò Volpe con un nodo in gola. Volpe aveva dentro di se il segreto degli angeli e forse, senza saperlo era un angelo anche lui, ma un angelo senza che vedeva la via che conduceva in paradiso.
Andrea: ’’Volpe, io e Dan abbiamo deciso di andare a casa di Axel quando torna da Londra. Più in la gli farò delle domande che in qualche modo ci dia delle indicazioni su dove abita e gli faremo una bella sorpresa. Sarà stracontento dalla gioia, Axel ci tiene molto a noi come te e Raffaele.
Un giorno vi presenterò e faremo un bellissimo gruppetto di amici.’’
Volpe: ’’Andrea la tua poesia è bellissima, ma cosa intendi quando dici ‘’volo da solo’’? Andy cosa ti sta succedendo?’’
Andrea: ’’Niente Volpe, sono un po’ giù, e tu che non sei vicino a me ad abbracciarmi e a coccolarmi come facevamo prima ufffffa.’’
Volpe: ’’Domani ti verremo a trovare e staremo tutto il giorno insieme ok?!’’
Andrea: ’’Si si siiiiiiiiiiiiiiiiiiii.’’Ascolta Sabato voglio fare una bellissima sorpresa a Dan. Senza che lui lo sappia, prenderò l’aereo e andrò a Londra, da li prendo il treno e vado a Amesbury a casa di Joseph, un suo amico.’’
Volpe: ’’Si ma, tu con la salute come stai signor vado vado!’’
Andrea: ’’Un po’ di tosse, una linea di febbre, ma sto benone. Io andavo a correre sotto l’acqua anche con 38° di febbre e non mi è mai successo niente.’’
Volpe: ’’Allora si scemu cumpà! Con 38° tu vai a correre?….uè…. ma… non sei molto centrato però.’’
Andrea: ’’ Hahaha ma dai scemo. Non succederà niente, non ti preoccupare.’’
Volpe: ’’Ci vediamo domani, l’indirizzo ce lo già tanto Raffaele riesce a trovare tutto, ha un senso dell’orientamento come i gatti, beato lui, io mi perdo già in casa ! Hahaha.’’
Andrea: ’’ MMMMMM vedo che anche tu a centratura stai messo benaaaaaaaaaaaaaaaaa hahahaha. A domani amore mio ‘’.
Volpe: ’’ Ciauzzzzzz.’’
Nell'aria aleggiavano le note della bellissima canzone di Lisa Gerrard, Sleep. Volpe si sentì fremere in quei versi malinconici e struggenti. Si avvicinò davanti allo specchio in bronzo della camera da letto. I suoi occhi erano diventati di una profondità incredibile. Sembravano gli occhi di un gatto nella notte. Guardò dentro e vide Andrea davanti allo specchio del bagno nel suo appartamento di Padova. Aveva allungato una mano verso lo specchio mentre i suoi occhi erano bagnati di lacrime. Un'ombra di luce svolazzo dietro le sue spalle e la figura di Andrea pian piano sparì.
''Azrael,'' mormorò Volpeattraverso lacrime di tristezza.
Volpe aveva con sè il segreto degli angeli. Forse era un angelo lui stesso, un angelo senz'ali nato come tutti sulla terra, ma che un giorno avrebbe ripreso il suo volo più in alto di tutti gli altri.
Sleep....continuava a cantare la meravigliosa voce dallo stereo. Volpe si distese sul letto e chiuse gli occhi.