Come è lontano il nobel Obama (da ricandidare in nome della pace!) se gli Usa (e l’ inopportuna Pelosi), in nome della democrazia, mettono il mondo a rischio nucleare!
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VERSI PER IL PRESIDENTE OBAMA
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Con i figli che convivono e i gay che si sposano, ignaro mi domando... ma i figli chi li farà!
Occorre ristabilire l’ ordine naturale delle cose (est modus in rebus!) per evitare il caos, a parte il casino! La regola (modus) dell’” homo sapiens” è la coscienza su cui va uniformata l’ umanità a partire da 1/famiglia, 2/scuola, 3/religione, 4/politica e 5/mass media, fattori interdipendenti e confluenti per un mondo migliore!
La massima oraziana, aggiornata ai tempi moderni, recita: “ Est modus in rebus e c’è un limite alla divina pazienza”. La logica, se ci rimane, ci suggerisce che i figli dovrebbero sposarsi e i gay convivere “ in unione sentimentale” con diritti paritari da coppie di fatto.
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Caro Presidente,
per problemi di coscienza
scrivo di morale
e sul matrimonio anch’ io
oso dir la mia.
E’ proprio in virtù
dell’ intesa coniugale
che ti ritrovi presidente
con una bella famiglia,
mentre io, per abbandono
del letto nuziale,
vivo solo di ricordi familiari.
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Il matrimonio è il sigillo
della vera famiglia che
da tempo retrocede sulla griglia
quando dovrebbe esser
la perfetta pariglia
per un avvenire migliore.
A tanto mai si arriverà
con l’ odierna politica,
solo squallido imbroglio
e se un tempo ci fu Badoglio
oggi, invece, abbiam
Belpietro a dritta che parla,
Di Pietro a manca che urla,
al centro soliti casini
con fini presidenti,
uno vittima della suocera
e l’ altro che gioca con il bunga
e ci riporta ai bingo bongo.
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Da questa povera Italia
con il tacco che affonda,
emerge, poi, a valle dai monti,
proprio dalle acque piovane,
non il Presidente Monti,
salvator della patria,
ma il vecchio Senatur,
che inneggia alla grana
purché sia padana,
detesta il torrone
con tutti i terroni
e considera invasori
chi entra in padania.
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Ma se l’ Italia piange
con questi politici
di così basso livello,
morale e culturale,
voi là in America,
non certo ridete,
con i vostri potenti
ancora a comandare
e gli indigenti da buttare.
In questo triste scenario,
se viene a mancare
anche il matrimonio,
presidio della civiltà,
finanche consacrato
dalle nozze di Gana,
siam sempre più lungi
dalla pura verità.
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Caro Presidente,
la prima incombenza
di tutti i politici
sarebbe quella di darci
un mondo migliore
ma senza coscienza
non si arriverà mai
a un comportamento ottimale
per educare i giovani
e migliorare la materia cerebrale...
lo diceva Paul MacLean,
un vostro grande scienziato.
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Agli omosessuali, pertanto,
senza alcun pregiudizio,
spettano diritti paritari
e va pure riconosciuta
l’ unione sentimentale,
non certo matrimoniale,
sacra istituzione
con cui si celebra
il miracolo della vita
dall’ indissolubile unione
di due cellule naturali
tra lor tanto diverse,
nate nell’ intimità
dell’ intesa coniugale,
al profumo del talamo... nuziale,
propaggine corticale
tra l’ olfatto del cervello antico
e la moderna vision del bello
che tanto ci attrae
e ci fa accoppiare
in maniera non bestiale.
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E’ in questo contesto
che l’ amor cosciente
d’ incanto fa sbocciare
gemme variopinte,
profumati germogli,
nostri dolci frutti
in tutte le stagioni
sotto il Sole universale,
a noi ancor invisibile
per un difetto maculare.
E nell’ evoluzione della specie
abbiamo ancor da acquisire,
a livello corticale,
la cellula spirituale
che ci farà pervenire
dallo spirito in fioca luce
alla nostra anima
con la sua splendida luce.
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E’ questa la vera traccia
per un mondo migliore
con i ricchi a presidio dei poveri,
anche se ancora viviamo
lo squallore di tempi bui,
altro che modernità,
con i giovani che convivono
e i gay che si sposano
per cui, ignaro, mi domando...
ma i figli chi li farà!
A Napoli un dì si cantava
“i figli so’ piezze e core”
e, in virtù di tanto,
Presidente Obama,
proprio per un mondo migliore
dall’ Italia unita,
da Dante a Manzoni,
da Mazzini a Garibaldi
e da tutti i Grandi,
manca solo il Senatur,
ti giungano graditi
gli auguri di certa rielezione.
Te lo dico con il cuore
e, da referente delle anime celesti,
ti confido pure, caro Presidente,
che anche santi e madonne
faranno tutti un gran tifo per Te.