Niss la nuvola che sognava di diventare bambina
Come è bello il cielo dopo un temporale
il sole, nel suo regno, regala nuovi bagliori e le restanti nubi, civettuole, giocano tra i suoi raggi, poi rotolando dietro la collina si vestono di bianco, e in alto ancora più in alto, come fate innamorate, nel caldo abbraccio del sole si dissolvono.
Ma oggi, che strano, il cielo si, è tornato limpido, ma una piccola nube è ancora sospesa nell’ azzurro, forse non sa dove andare, questo pensava Fadjiar, mentre con il viso all’ insù si godeva lo spettacolo.
Fadjiar è una semplice signora, e mentre osserva il cielo, ripercorre i suoi desideri, ormai persi nel tempo.
_Anch’ io ero come una nuvola in cerca di prati, di fiori.
capisco la tua solitudine, inventerò per te una fiaba, la mia voce sarà la tua, i tuoi sogni saranno i nostri sogni_
Nell’ immenso cielo, tornato limpido dopo un temporale, una piccola nube rimasta sola, vaga in cerca delle sue sorelle: e alle stelle chiede dove possono essere le altre nubi, le stelle la fissano senza dire niente, fiduciosa, lo domanda alla luna, la luna dolcemente risponde:
_ Sei piccola, un giorno capirai_
_ Basta non voglio più saperlo, preferisco guardare le cose che sono sotto di me:
i monti, i prati, il mare, e anche le persone che camminano piano e veloci,
poi le bambine sono meglio delle stelle, parlano, si muovono come me, ecco,
voglio imparare a fare quello che fanno loro, così anche io diventerò una bambina.
Sognando di diventare bambina, Niss si avvicina alla finestra di una scuola, gli alunni in quel momento stanno proprio disegnando il cielo:
_Aspettate io lo so come e’ fatto, posso aiutarvi_
E’ quasi vicina, ma la maestra, veloce chiude la finestra, chissà forse ha avuto paura che la piccola nube si sciogliesse in pioggia.
_Pazienza aspetterò fuori_ pensa Niss
Finalmente al suono della campanella, tutti escono dalla scuola, ed ogni bambino ha una persona più grande vicino a sé che sorride e dice tante belle parole.
Niss non comprende il significato di quelle parole, però vede tutti felici e allora anche lei è contenta, si sente già una bambina.
Sempre più curiosa li segue mentre vanno nelle case, meno male che non è freddo, le finestre sono spalancate per accogliere i primi raggi di sole, Niss può tranquillamente guardare dentro, e con grande meraviglia scopre che ci sono anche le nonne, Niss e’ proprio una nube insolita, guarda e pensa:
_Stupende le nonne, sempre pronte ai desideri dei bambini, e con quella polvere
magica che somiglia alla neve sanno fare tanti dolci.
come è bello avere una nonna che sorride, e quando dagli occhi scendono quelle goccioline, lei si preoccupa e domanda: perché, cosa è successo?
Se io fossi una bambina starei sempre a piangere cosi la mia nonna mi accarezzerebbe, mi farebbe tanti dolci e mi direbbe: tesoro, amore.
_ Amore
_che bella parola, il viso di coloro che la dicono diventa radioso, si trasforma, somiglia al volto del mondo quando dall’ aurora riceve i suoi baci, non so se l’ho spiegato bene, forse chi ha avuto la fortuna di conoscere la magia dell’ amore sa dirlo meglio di me, io sono ancora una nuvola, le stelle brillano ma non dicono mai quella parola che piace ai bambini, ai grandi, a tutti insomma.
Questi sono i pensieri della piccola Niss, ma è ugualmente felice, anzi nel suo girovagare ha conosciuto una bambina che si chiama Sharon.
Sharon è una bambina, un po’ riservata ma sempre gentile, le piace molto leggere racconti, storie, è anche molto carina, ha dei bellissimi capelli neri raccolti in treccia, al polso ha un orologio che le ha regalato il suo papà, lei lo guarda spesso, forse non vuole fare tardi……
A Niss piace questa bambina, certo il suo sogno e’ di diventare come lei, oppure averla come amica, giocarci insieme….
_non posso avere quello che desidero però posso seguirla_ pensa niss
e con gioia la segue dappertutto.
Un giorno Sharon va ai pratini, così viene vengono chiamati quei luoghi che somigliano al cielo, ma invece che azzurri, sono verdi, e tutti ci possono correre.
La bambina era sola, la mamma le aveva dato il permesso dicendole:
_Mi raccomando stai attenta e non dare confidenza a nessuno_
Sharon seduta sulla panchina sfogliava le pagine di un libro di fiabe, mentre è intenta nella lettura
un bambino più grande si avvicina e:
_Smetti di leggere, gioca con me_
_Non mi va di giocare_ risponde Sharon
_Quanto sei antipatica _risponde il bambino e zac…..velocemente le tira i capelli….
Lei non sa che fare, vorrebbe dargli un calcio, ma non vuole essere cattiva, sa che bisogna essere buoni anche con le persone noiose, ma lui insiste:
_Piccinaccola, smetti di leggere tanto non ci capisci nulla
Alla bambina viene quasi da piangere.
Niss percepisce il disagio della sua amica “ soffre” per lei e:
_Ora ci penso io_
Si avvicina al bambino, quasi sfiora la sua testa e improvvise cadono su di lui tante gocce d’ acqua, zuppo, bagnato, non si rende conto di cosa sta succedendo, sembra che si sia fatta la pipì addosso.
Sharon guarda il cielo e capisce che quella nuvolina che la segue da tanti giorni ha voluto aiutarla e sorride dicendo piano:
_Grazie piccola nuvola_
Poi a vedere lui tutto bagnato scoppia in una grande risata, ride a crepapelle (cosi si dice sulla terra)
rosso dalla vergogna il bambino fugge pensando:
_E’ una maga, mi ha fatto una stregoneria_
Niss ora comprende il significato della parola Amore
_Si, ora so cosa vuol dire: l’ ho capito da sola, senza l’ aiuto di nessuno, forse è questo il segreto dell’ Amore, nessuno ce lo può insegnare bisogna scoprirlo da soli, ecco perché la Luna mi diceva:
_ Un giorno capirai perché le tue sorelle volano ad abbracciare il sole_
E’ talmente contenta che torna in cielo, e alle stelle:
_Non state ferme a fissare, avvicinatevi alla terra, vedrete tante belle cose e proverete nuove emozioni_
Le stelle brillano ma restano immobili.
Niss ora capisce che loro non possono volare come lei e conoscere l’ amore
_Vabbè, aspettate qui, verrò io a raccontarvi tutte le meraviglie che ci sono sulla terra.
e felice torna a volare.