La Mano di Fatima o Mano di Miriam è conosciuta anche come mano di Hams o di Khamsa. Tradotti dall’ arabo, questi due ultimi termini significano “ cinque”.
Questo famoso talismano trova origini nell’ antichità con i popoli dei Sumeri e dei Babilonesi.
Con il trascorrere del tempo ha acquisito un grande valore simbolico per la religione ebraica e mussulmana, fino a diventare oggetto di culto.
In genere, l’ amuleto, viene cesellato in argento e oggi in Medio Oriente, l’ icona che lo rappresenta, è spesso utilizzata per indicare gli spazi riservati alle donne.
La mano di Fatima, per l’islam popolare, rappresenta più un talismano che tiene lontane le disgrazie ed è un valido riparo dal malocchio mentre, per le donne arabe, assume una valenza più significativa.
La mano di Miriam è per loro simbolo di femminilità, fertilità e pazienza. Tutta quella che dimostrano nei confronti degli uomini sin dalla più tenera età.
Un’antica leggenda racconta di Fatima, giovanissima sposa moglie di Alì, innamoratissima del suo uomo e molto gelosa.
È risaputo come nella religione islamica all’uomo sia concesso di avere più mogli, ebbene, Fatima non sopportando l’arrivo in casa di una nuova concubina, rodendosi per la rabbia e il dolore, immerse inconsciamente la sua mano nella zuppa che bolliva sul fuoco.
Alì, accortosi del dramma, accorse in soccorso di Fatima e ne ascoltò le lamentele ma, alla fine, decise ugualmente di trascorrere la notte insieme alla nuova amante.
Folle di gelosia, Fatima spiò l’alcova nascosta dietro a un paravento ma, alla prima effusione scambiata dagli amanti, una lacrima le scivolò dal viso bagnando la spalla del marito.
Solo allora Alì si rese conto dell’amore profondo che Fatima provava per lui e che li univa e decise di sceglierla come unica sposa.
La giovane donna divenne così famosa come simbolo di amore e di fedeltà. In seguito, la sua figura assunse un’ aurea quasi divina e le vennero accreditati molti prodigi come la pioggia caduta per incanto nel deserto e la capacità di fare sbocciare fiori mediante la preghiera.