Sabatino era un pulcino, ma pulcino lui non era, era un piccolo maschietto da
sembrar un angioletto, cadde dal cielo romantico e sereno e
in un nido d’ uccellino s’ agagiò. Aveva un ciuffetto per capelli e
due alette sulle spalle, cadde a gran velocità ed in un nido s’ accasciò;
“ oh che bello! Ora schiaccio un pisolino!”
Dorme, dorme Sabatino, si dimentica del mondo ed ignora d’ esser caduto
in un nido di un passerotto, che ogni mattina lascia il nido per andar a far colazione.
Il passerotto mangia e beve, briciole e semini ed allegro e soddisfatto
nel suo nido fa ritorno; “ ahimè han occupato il mio nido, c’è un piccolo gnomino
che dorme e sogna. Il passerotto, con pazienza non lo volle disturbare
quel microscopico bambino. Sabatino sta sognando e quel sogno sembra vero;
“Sabatino scegliti un nome che sia un giorno della settimana così lo potrai rappresentare,
sabatino le rispose; siccome mi chiamo“ Sabatino“ scelglerò d’ esser il “ Sabato”!
E nel sogno divenì il sabato, un giorno semi festivo, ambito e vezzeggiato e da tutti amato.
Sognò d’ esser importante ed il suo sogno s’ avverò!”
Il povero passerotto stanco di rimaner in piedi e di vederlo dormire,
si mise a fischiare, ed allegramente con vivida prontezza a saltellare.
Sabatino si destò ed il suo sogno finì. Aprì gli occhi e vede il bel passero,
aitante e vivace lo vide saltellare gioioso nel nido.
Il passerotto volle conoscer quel piccolo esserino che occupava il suo nidino
e colse l’ occasione per farle qualche domanda;
”Oh piccolo gnometto stai dormendo nel mio nido? Come ti chiami?
Da dove sei caduto? Hai qualcuno che t’ aspetta? E come sei arrivato nel mio nido?
Sabatino con fervore e strafottenza disse;
“ Eh! Eh! “ Tu carissimo uccellino dall’ animo vivace hai fatto troppe domande!”
” non so, a qual rispondere per prima? Per conversare fai una domanda per volta,
altrimenti da solo parlerai!” ” Il passerotto lo guardò incuriosito e pensò;
“ Questo gnometto è buffo del mio nido s’è appropriato e vuol anche che taccia,
malgrado lo abbia accolto!..” Serio e determinato risponde il passerotto;
“ Senti bello! Sei venuto ad occupare il mio spazio e t’ ho accolto con piacere e avrei
voluto conoscerti, ed ho fatto qualche domanda, senza offesa ed inganno,
ma non sei molto garbato, per favore vai in cerca di un altro nido per poterti riposare!.
”Sei arrogante e prepotente e vorrei restare in pace.!”
” Il passerotto continuò a parlare; nel vederti hai un bell’ aspetto
da sembrar un angioletto e pensavo che il cielo ti mandò a tenermi compagnia!”
Avremo potuto esser buoni amici ma sei come scorza di un carapace,
ed amici non potremo divenire.
“Ora dovrai lasciare il mio nido! Il passerotto invitò lo gnomino ad andarsene lontano..
Lo gnomino sconsolato si commosse dispiaciuto;
“Scusa amico passerotto c’è stato un malinteso e forse non ci siamo compresi;
“ Credevo che dal nido volevi cacciarmi e perdonami non volevo esser sgarbato!”
“ Sto cercando un amico che sa volermi bene, così come sono,
pregi e difetti e avrei piacere se restassimo buoni amici noi, hai un nido assai capiente
e v’è posto anche per due”! Ci faremo compagnia, tu il cibo andrai a cercare,
ed io pulirò ed il nido riordinerò, racconteremo quel che faremo,
e come buoni amici, rispettandoci ci ameremo.
“Una mano, lava l’ altra e tutte e due, lavano il viso!”
Il passerotto lo guardò commosso ed emozionato e percepì tanta umanità in Sabatino
e disse; “ Caro amico son d’ accordo, divideremo ciò che avremo,
forse nulla o forse tanto, ed uniti per la vita vivremo!”
Sabatino sussultò e nel nido s’ adagiò ed anche il passerotto vicino a lui volò,
e l’ uccellino e Sabatino, sorrisero sereni e divisero la sorte ed il nido!
Adele Vincenti
23 Febbraio 2020