Meraviglie
Ognuno nella propria esistenza sicuramente avrà visto delle meraviglie: Il Partenone, l’ Acropoli, Pompei, Ercolano, il Pan di Zucchero, un’ alba macchiata di rosso sangue del sole, una luna che si specchia nei riflessi del mare, potrei continuare all’ infinito ma mi fermo qui, la lista sarebbe troppo lunga. Ma a parte queste immagini di stupore che tutti conserviamo nelle nostre teste, ci sono meraviglie individuali che ci accompagnano nelle vita come qualcosa che va oltre il mondo delle stupore, sia queste, per sentimento, sensazioni provate nel vederle che per la magnificenza nel sentirle rumorose e straordinarie dentro di noi, non voglio prolungarmi con altre parole, vi annoierei molto, più del dovuto, e quindi preferisco passare al sodo meraviglioso del percepire mio. Le mie meraviglie non sono fatte del primo bacio ricevuto e donato, della prima volta che gli occhi si sono posati sulla distesa del mare, di quando ho conosciuto il corpo nudo dell’ emata, ma di qualcosa di straordinario provato, vissuto e visto, tutte meraviglie della stessa matrice nel sentirle nel profondo della piccola anima che si agita nel centro delle viscere. Piano, ci arriviamo.
La prima meraviglia che ho visto è stata di vedere e sentire dentro una luce fortissima azzurra, spirituale, penetrò dalla finestra di casa una sera di primavera di tanto tempo fa, questa mi invase, illuminò la casa e mi trasportò in stato ascetico, fui avvolto da una rara felicità che mai più ho provato, pace, amore e unione col tutto, ogni cosa era in me e io in tutto, devo dire che l’ avvenimento a un certo punto mi sconvolse, mi fece tanta paura perché non riuscivo a contenerlo avevo paura di morire, di scoppiare, ovvio, la piccola anima che possedevo in quel tempo non mi permetteva di stare per troppo tempo in uno stato Grazia, ne un attimo di più, preso dall’ angoscia tutto in un lampo cessò, ma per sette continui giorni stetti in uno stato di beatitudine, una pace soprannaturale mi avvolse per tale periodo, brillavo di quella luce; sono passati da allora circa venti anni, l’ anima è cresciuta di sicuro, attendo da sempre che quel provare mi accada di nuovo, momento di grazia, meraviglia spirituale.
La secondo meraviglia provata è stata quando ho visto i resti di mio padre venire fuori dalla bara come il corpo di Lazzaro, ovviamento parlo delle resumazione, non allarmatevi, è difficile spiegarvi ora perché chiamo questo meraviglia, mi riferisco al sentimento provato di stupore, sia al nesso con la vita e la morte del provato guardando un’ altra meraviglia che è stata quella di vedere mio figlio Andrea nascere, venire fuori dal corpo della Madre, impastato di albume, il grido, l’ inno alla vita del ci sono, eccomi qua … Esperienze che aprono porte e ci fanno riflettere ... Si riflettere! Due avvenimenti opposti con un nesso non causale per l’ anima.
Altra ancora è stata quella di osservare a cento metri nel cielo in una domenica di un caldo pomeriggio d’ agosto mentre ero affacciato alla finestra di casa, dopo aver sentito un rumore sordo, un fruscio, un disco volante: " Ovni " questo, si è fermato nel cielo per breve tempo a poco distanza da casa, ad una altezza di cinquanta metri, stava sospeso nel cielo, nessun rumore emetteva, ho osservato che era compatto, un solo pezzo di brunito metallo, sospeso davanti ai miei occhi, poi, come un calamaro che a sbalzi sale dalle acqua del mare, improvvisamente è volato via sparendo con una velocità impressionante, ho percepito subito di istinto che non apparteneva a questo mondo, per forma, per leggi fisiche e per la sfida alla gravità terrestre, quella di stare sospeso nel cielo senza emettere nessun suono. In un primo momento sono rimasto sorpreso, poi ho chiamato i miei genitori che erano nella cucina di casa, anche loro lo hanno visto per breve, meno male, altrimenti avrei avuto dubbi di stati allucinatorio, ma tutto fu reale, raccontai dell’ ipisodio solo a qualche amico, ma vista l’ incredulità non ne parlai più, oggi, faccio testimonianza. Le meraviglie delle cose viste, e descritte, ma soprattutto percepite dentro di me, mi hanno portato entrambe a provare lo stesso identico sentimento di pace, le primi due, il risvolto della vita e della morte, come legame indissolubile, il terzo è la testimonianza che ci sono dimensione sconosciute che non possiamo comprendere per la nostra piccolissima anima ancora infante che sa, conosce dei misteri di un tutto che ci sfugge per incapacità di guardare oltre alla conoscenza attuale . Altra storia ancora, meraviglia, è stata quella di percepire, di vedere con gli occhi dell’ anima le persone care scomparse aggirarsi per breve tempo nella casa, mai, in tutto questo ho avuto paura, il fatto straordinario che appariva del tutto normale, ho sempre provato lo stesso sentimento di quieta e di pace nell’ anima, come se dentro ci fosse un sentire, un sentimento uguale, della stessa matrice per le meraviglie provate. Tante volte accade che dimensioni paralleli s’ incontrano in un fazzoletto di tempo; Sono sicuro che se apriamo le finestre delle nostre anime c’è un mondo che ci sfugge.
C’è un mondo sommerso in noi,
dove solo uomini coraggiosi ci arrivano.
Un mondo fatto di alte montagne,
di fiumi di fuoco,
di lotte e contrasti,
di guerre e battaglie.
Non esiste il tempo,
né i secondi, né minuti,
tutto avviene all’ istante
senza preavviso.
E’ il vasto mondo del tutto,
il mondo del principio,
il mondo del silenzio assoluto
dove ogni cosa prende forma se solo lo vogliamo.
Solo uomini di spirito e i coraggiosi vi possono accedere.
Per guida solo amore,
null’ altro che il tenero sentimento,
che con occhi chiusi scorge luce nell’ infinito oscuro.
Si scopre il noi,
si scopre il sé,
si torna indietro e con un balzo si sta avanti,
si scopre l’ attimo e la percezione dell’ esistere,
tutto avviene in un lampo,
tutto già è avvenuto,
tutto accade
e noi sappiamo,
piangiamo a volte,
a volte, sorridiamo.
Poi piano, nell’ avvenimento noi navighiamo,
anticipiamo, discostiamo,
ma con l’ amore già sappiamo.
Vi è un mondo in noi,
dove solo gli eroi alzando la spada al cielo,
e muniti solo di coraggio,
sfidano i draghi oscuri dell’ illusione.
Mi raccolgo senza cercare nelle pieghe dei pensieri il senso del tale.
Navigo nel momento, senza oscillazioni del tempo. Mi lascio, mi abbandono per ritrovarmi nel nocciolo spirituale. Bagno l’ anima nella scintilla del dentro che piano prende fuoco quando cala l’ ultimo alito del sole sul giorno. Vivo in pieno, attingo i doni dal profondo semplicemente col respiro. Ringrazio il tutto che conosco e quello ignoto alla mia anima, quel tutto che perdona il nulla e accende ogni fiamma di conoscenza. |
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