Quella mattina aveva finalmente deciso di recarsi in un outlet per ringiovanire il suo guardaroba, niente di speciale, un pantalone in cotone tipo jeans, magari un po’ colorato, un pantalone elegante, un paio di camicie, un giubbino leggero ed un paio di scarpe, aveva voglia di qualcosa di nuovo per la nuova primavera.
Riflessa nella vetrina vide passare una figura che le sembrava riconoscere, anche se qualche dubbio lo assalì, si girò, la guardò ancora una volta, e poi:"ciao Margherita, come stai?" aveva pronunciato quel saluto con la voce un po’ rotta dall’ emozione, col tono basso, lei non rispose, forse non aveva sentito ........ o forse aveva preferito far finta di non sentire..
Si fece coraggio, allungò il passo per raggiungerla e quando fu arrivato alle sue spalle ripeté ancora il saluto con voce un po’ più decisa: "Margherita, ciao, come stai?"Questa volta la nube di capelli biondi e ricci si girò, lo guardò, e sfoderò il suo più bel sorriso. Sembrava veramente contenta di rivederlo: "ciaooooo Simone, anche tu a fare spese?" nel frattempo lui le si era avvicinato, le stava tendendo la mano e contemporaneamente con un braccio le avvolse la spalla stampandole un bacio sulla guancia, senza malizia e con una dolcezza estrema; lei si lasciò abbracciare, ricambiò il bacio sulla guancia e lo guardò dritto negli occhi.
Simone era confuso, l’ essenza del profumo di Margherita lo aveva avvolto e stordito, quanto le piaceva quel profumo, ricordò che fu proprio lui a regalarglielo la prima volta per un suo compleanno, ed ora era felice di sapere che lei ancora lo preferiva. I loro occhi si scrutavano e ricordavano, ormai erano trascorsi tre anni dall’ ultima volta che si erano visti, ponendo fine alla loro storia durata oltre quattro anni.
Simone non poté fare a meno di notare che lei era ancor più affascinante di quando si erano lasciati, era più spontanea, uno sguardo più sereno ma soprattutto era molto più sicura e spigliata di quando lui l’ aveva conosciuta.
Era stato molto insolito e fortuito il loro incontro.
Oltre sette anni prima, entrambi facevano parte di un’ associazione benefica e di assistenza ai disagiati, si erano già visti in occasione dei meeting che l’ associazione organizzava periodicamente, ma non avevano mai scambiato una parola né si erano presentati. Era stato lui, l’ ultima volta, a farsi avanti, quegli occhi fantastici ma leggermente tristi, quel sorriso radiante ma un po’ timido, lo avevano catturato, si presentò ed iniziarono a parlare dell’ associazione, degli ultimi progetti, e senza accorgersene trascorsero velocemente oltre tre ore, si guardarono e prima di salutarsi, visto che la riunione era giunta al termine, si scambiarono i loro profili facebook, ripromettendosi di continuare virtualmente le loro conversazioni. Era sembrata una semplice conoscenza, probabilmente destinata come tante altre a finire lì.
Dopo un paio di mesi, era stata Margherita a rifarsi viva su FB, si era presentata ricordando l’ incontro e cominciarono così a scambiarsi messaggi. Ben presto diventò un appuntamento quotidiano, o meglio serale, fisso, rimanevano ore ed ore a scambiarsi impressioni, battute, opinioni, qualche complimento, e tutto sembrava talmente avvincente che quando all’ una, l’ una e mezza di notte erano costretti a salutarsi lo facevano a malincuore con faccine sorridenti, bacetti e cuoricini.
Dallo scambio di messaggi passarono ben presto allo scambio di telefonate, la voce e le risate squillanti di Margherita contrastavano con la voce un po’ rauca e le battute quasi seriose ma ironiche di Simone, ormai avevano entrambi compreso che stavano bene quando parlavano, non potevano fare a meno l’ uno dell’ altra, e ben presto decisero di cominciare a frequentarsi.
Avvenne una domenica di gennaio, e subito, appena si incontrarono, sentirono una forte attrazione che li spinse a scambiarsi un bacio profondo, seguito da carezze, abbracci e sguardi avvolgenti, i loro corpi si reclamavano, e fu la cosa più normale del mondo che si ritrovassero ben presto a scambiarsi le loro effusioni amorose ed infuocate.
Il loro era un rapporto un po’ particolare, entrambi non erano più molto giovani, ma lui più grande di lei di alcuni anni, viveva un meraviglioso sogno accanto a quella ragazza che gli regalava un fiume di spensieratezza e gioventù, la sua femminilità sprizzava da tutti i pori, lei tra le sue braccia si sentiva sicura, coccolata, e finalmente, dopo tante sofferenze aveva incontrato un uomo che le desse serenità, che le metteva a disposizione la sua esperienza e protezione.
La loro intesa sia mentale che sessuale raggiungeva livelli apicali, la loro passione, la loro empatia, la simbiosi chimica dei loro corpi donava ad entrambi ore di estasi e felicità mai provate.
Forse l’ unico vero problema era proprio la differenza di età, Simone desiderava profondamente che Margherita acquisisse una maggior stima di se stessa, maggiore sicurezza, e soprattutto maggiore consapevolezza del suo valore, sia estetico che intellettuale, non riusciva proprio a comprendere perché lei avesse così poca fiducia in se stessa, perché fosse così indecisa nel prendere decisioni importanti per la sua vita, era convinto che il tutto fosse semplicemente una conseguenza del suo vissuto, una ragazza tutto casa e famiglia, con pochissime esperienze amorose e praticamente nulle sotto l’ aspetto sessuale, aveva sofferto moltissimo per problemi di salute, una donna sempre troppo pronta a sacrificarsi per aiutare gli altri, ma ora sembrava finalmente che tutto si stesse risolvendo per il meglio.
Simone riuscì poco a poco a convincerla che lei fosse una splendida donna, nonostante qualche chilo di troppo, i suoi occhi dolcissimi ed il suo volto bellissimo erano un regalo immenso della natura, che lei fosse in grado di regalare un quantità di amore infinita, e di assorbirne ancor più, che il suo pensiero era talmente profondo, sensibile e umano che le avrebbe consentito di penetrare qualsiasi anima lei avesse desiderato scrutare.
Margherita aveva cominciato a guardarsi con altri occhi, apprezzava di più il proprio corpo, era sempre più aggiornata su temi che prima aveva quasi totalmente trascurato, il sentirsi sempre più gratificata dal proprio compagno per la sua femminilità, per la sua capacità di donare felicità le dava una soddisfazione profonda e mai provata prima, sì, si sentiva più appagata.
Questa meravigliosa storia andò avanti per oltre quattro anni, a volte proprio il differente vissuto, e la impossibilità a frequentarsi con maggiore continuità a causa del lavoro, li aveva portati e staccarsi, ma poi il desiderio di stare comunque vicini, anche se per poche ore la settimana, li aveva convinti a ritornare insieme.
Poi arrivò un giorno in cui, dopo l’ ennesima risposta non gradita, Margherita si era agitata. e forse più spinta dalla rabbia che per vero coinvincimento gli disse decisa:"basta finiamola qui, non ti voglio più vedere", Simone rimase meravigliato da tanta acredine, ma lei senza tanti indugi l’ accompagno alla porta di casa. Era stata messa la parola fine alla loro storia d’amore, ma forse, ...... la loro, non era stata una storia d’amore.
Era stata una storia incredibile, nata come in un sogno, e come un sogno, purtroppo finita.
Simone si domandava se a convincere Margherita, che fosse arrivato il momento di riprendere in mano la propria vita, fosse stata proprio questa raggiunta consapevolezza del suo valore, della sua maturità, questa riconquistata stima del proprio essere, ma nonostante questo dubbio, era felice per lei, se così preferiva, era giusto che prendesse la strada più chiara e luminosa, anche se per lui sarebbe diventata invece più buia.
Guardò ancora una volta Margherita, l’ abbracciò ancora e poi lasciando a fatica la mano di lei, le sorrise e le rispose: "Sto bene grazie, sì anche io a fare spese, ti vedo in piena forma, complimenti", lei ringraziò e aggiunse "anch’ io ti trovo bene", "scusami ma ora debbo andare, sono con mia sorella", lui, anche se non vide nessuno vicino a lei, la salutò "ok ciao Margherita, allora buon proseguimento e buoni acquisti".