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Rivederti a Todi

Amore

Era entrato da poco in pensione e aveva deciso di concedersi un fine settimana diverso, un viaggio culturale alla riscoperta dei borghi e piccoli centri medioevali della bassa Umbria, carichi di storia e di bellezze naturali.
Si era fermato a fare colazione in un piccolo bar nel centro storico di Todi, seduto ad un tavolino, proiettava il suo sguardo distratto sui residenti e sui turisti che oziavano e affollavano la piazza.

All’improvviso i suoi occhi si fermarono increduli e ansiosi su una figura femminile di fronte alla vetrina di un negozio di abbigliamento.

Gli parve di riconoscere quel caschetto di capelli biondi, un po’ sbarazzino, su un corpo sinuoso fasciato in un paio di jeans scoloriti ed una maglietta turchese che le lasciava scoperto una piccola fascia del ventre e del basso schiena.
Cercò di stringere un po’ gli occhi per mettere meglio a fuoco i tratti del viso giovanile che girandosi furono illuminati dal sole.
Non aveva più dubbi, era certo, sì, era proprio Giuliana, una splendida quarantenne che aveva conosciuto circa quattro anni prima e con la quale aveva avuto una brevissima ma intensa relazione in cui la passione e la freschezza ne erano stati gli elementi vitali.

I suoi meravigliosi occhi di un azzurro intenso ed il suo sorriso in un faccino da bambina erano rimasti gli stessi, forse era solo leggermente più in carne, ma era un ulteriore prezioso dono che il tempo le aveva concesso, regalava al suo corpo ancora maggiore femminilità e grazia.

Non ci volle molto perchè il pensiero di Marco ripercorresse a ritroso, come un review di una pellicola, la sua storia di pochi mesi vissuta con Giuliana.

Si erano conosciuti al ricevimento di un matrimonio, lui, Marco, divorziato e con un figlio, amico d’infanzia di Fabrizio, aveva fatto con lui le elementari e le medie a Roma, poi le loro strade si erano divise, ma erano rimasti sempre in contatto, qualche volta si erano incontrati per una pizza, ora Fabrizio era alle sue seconde nozze, dopo un matrimonio fallito da cui erano nati due splendidi ragazzi, si era trasferito a Bologna dove aveva conosciuto alcuni mesi prima Lucia, e sia per ragioni di opportunità, sia perchè ormai erano certi della solidità del loro amore, avevano deciso di regolarizzare la loro posizione, lei, Giuliana era una carissima amica oltre che una collega di lavoro di Lucia, avevano vissuto nello stesso appartamento, quando entrambe erano single, anche se Lucia era di una decina di anni più grande di Giuliana.

Si erano ritrovati vicini nel tavolo accanto agli sposi, e dopo essersi presentati e raccontati parte della loro vita, al termine della cerimonia si erano salutati ripromettendosi di sentirsi ed eventualmente vedersi nonostante la distanza geografica che li separava.

Marco era rimasto letteralmente fulminato dalla freschezza di quella ragazza, tanto più giovane di lui, dalla tenerezza dei suoi occhi e dalla dolcezza profonda del suo sorriso, lei probabilmente era rimasta conquistata dalla serenità e razionalità di Marco che ispirava sicurezza e protezione.

Si erano sentiti per telefono due giorni dopo, trascorso ore intere a parlarsi e finalmente dopo una ventina di giorni si erano incontrati.

Poi si erano rivisti più volte, qualche week end insieme, un paio di volte lui era andato da lei a Bologna, e tutto procedeva nel migliore dei modi, sembrava proprio che ancora una volta l’amore ci avesse messo lo zampino.

Dopo circa due mesi Giuliana aveva approfittato di un’offerta dell’azienda dove lavorava, che aveva aperto una succursale a Roma, ed aveva con entusiasmo accettato il suo trasferimento nella città eterna.

Questo aveva maggiormente concretizzato le speranze di entrambi di portare avanti una relazione appagante e duratura. Oltre ad una intesa, anche sessuale, che raggiungeva livelli assolutamente impensabili tra due persone tra cui intercorrevano oltre venticinque anni di età, Marco aveva ritrovato in Giuliana gli stimoli necessari per credere ancora in un amore che con lui era stato fin troppo avaro, quella sua vivacità, quella sua schietta curiosità, persino quella sua a volte disarmante ingenuità e l’irrefrenabile voglia di vivere e sorridere avevano cancellato in un batter d’occhio la tristezza che a volte traspariva nello sguardo di Marco, per contro, per Giuliana, la tranquillità e la pacatezza, l’esperienza e la sicurezza nel prendere velocemente le decisioni di Marco, costituivano un freno razionale alla propria esuberanza ed una fonte di approfondimento della propria personalità, dandole la certezza di poter superare qualsiasi problema.

La loro relazione era andata avanti spumeggiante e piena di allegria per oltre sette mesi, poi erano cominciati ad uscire fuori i primi screzi, la differente mentalità, forse l’esagerata preoccupazione di Marco di non offrire abbastanza alla sua compagna, la sua difficoltà nel seguire Giuliana nella sua vivacità e il suo continuo cambiamento di umore e di obiettivi, forse anche un’ombra di gelosia e di paura del futuro, avevano cominciato a minare la loro intesa, erano seguiti i primi litigi, sempre più frequenti, fino alla decisione consensuale di porre fine a quel fantastico e quasi surreale rapporto e tutto sembrava ormai chiuso in un cassetto.

Il clacson di un auto riportò Marco alla realtà, guardò ancora nella piazza, spense la sua sigaretta nel portacenere, si alzò dal tavolino e con passo veloce si diresse verso quella che gli sembrava una visione, con la speranza che tale non fosse, con in corpo il desiderio, che, forse, quei momenti di gioia infinita, trascorsi ma non cancellati, potessero di nuovo essere assaporati.

Arrivato al centro della piazza, lei si girò verso di lui e spalancò i suoi meravigliosi occhi, come un fulmine, sentì una voce maschile: "ciao Giuly, amore, andiamo?", un bell’uomo sulla cinquantina, si dirigeva a passo veloce verso di lei, l’abbracciò con vigore e le stampò un dolcissimo bacio sulle labbra, ricambiato con lo stesso trasporto.

Marco si fermò, quasi imbarazzato, diede un ultimo, deluso, sguardo alla piazza, cercò le chiavi in fondo alle tasche della giacca e, con il suo passo triste, si diresse verso la sua auto, salì, mise in moto e andò via senza voltarsi indietro.


Enrico Baiocchi 29/08/2014 12:50 1006

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«Fatti e nomi di fantasia. Immagine dal web»

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Poesie d'amore per San Valentino

Pagine: 110 - Anno: 2010


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