Un vociare per strada riempiva le orecchie al sol gusto di ascoltarlo
le vacanze estive appena iniziate,
odor di giochi, libri, quaderni, abbandonati
la scuola aveva chiuso i battenti
versavano farina, patate e zucchero,in un bell’ impasto
lui e sua moglie,
tutto faceva brodo, l’ igiene era saltata dal balcone,
si era arresa da un bel pò
quelle buone ciambelle, chissà con quale olio venivano fritte
erano una vera goduria da leccarsi le dita
Tutto quanto era già fatto...
l’ ispirazione e l’ appagamento stavano a braccio
quante ne hanno mangiate i miei figli
calde, zuccherose ed oleose
poesie di godurie piacevoli
lui passava lì,,lì proprio sotto casa,col suo arrugginito carrozzino
e a gran voce gridava
Giambelle, Giambelle, grenite grenite
il megafono ad alto volume, in un attimo i bambini di gran corsa
si accerchiavano intorno a lui
e tutti con la ciambella in mano e la granita di limone
veloce veloce lui,apriva lo scatolone di plastica trasparente
piene di ciambelle,e le estraeva a mani nude
toccando pure i soldi, l’ avvolgeva delicatamente con un piccolo tovagliolo
a volte però capitava che gli cadevan per terra
ma lui senza spazientarsi le ci soffiava sopra, togliendogli lo sporco
e con una risatina te la consegnava
igiene in assoluto, allo stato puro
era saltata dal balcone non sapeva più dove nascondersi dalla vergogna
ma ogni bambino stravedeva per quel dolcetto
son profumi di ricordi memorie di sapori
ridacchiavano in strada tutti immersi nel gustar
quella ciambella
inzuppata nella granita fresca e dissetante
oggi memori, lontani con gli anni
che volano via, non passa più quell’ ometto piccolino
e quel grido di Giambelle Giambelle
che ha scandito negli anni la crescita dei miei figli
non si fanno domante e non ci son risposte
tutto cambia, tutto si evolve
in un malinconico ricordo
Stamani ho immaginato di riascoltare quella voce
riveder quel viso sorridente
Giambelle Giambelle
ed io scendere di tutta fretta
e comprare due ciambelle
belle, buone, rotonde e col buco a centro
colme di zucchero,per i miei figli
che ne andavano matti
Era solo un sogno...