L’ oscura ossessione
povero mentecatto, mendicante
elemosinante di sesso,
lussuria rifiuti negazione
un ebbro segno d’ amore malato
dipinger una donna, da sgualdrina e prostituta
su insulti di paragrafi volgari
sol perchè ha detto no al tuo io, ubriaco di sessualità
perversione “ malattia”
sarà accumulata su libri degli abusi
sciuparne il desiderio, per venir accartocciata come carta da cesso
al macero buttata e svenduta
Uomo, la tua meschinità sarà come droga
brucerà negli inferi di una piuma di sterco
e sullo specchio ne farà da riflesso
nascosto dal quadro di una sinfonia cangiante
impulsi, pulsazioni ti faran battere nel fallimento
in un insoddisfatto piacere d’ amare
la porta rimarrà chiusa, ardita sconfitta
come straccio di pavimento cederai il letto smunto
di lenzuola laceri, s’ incancrena l’ usura nell’ ardito ricamo
dei falsi confini da maschio
tutti dovranno cedere la terra sotto i piedi
marcirà di menzogne,
lacrime di perle nere saliranno i mari e non saprai
di quale errore la mano colpirà il dorso del viso
donna di poco conto
quel che dice la gente
la voce tua sporcherà il nome suo
non crederai più in un regolamento del tuo recitato
e sul padiglione di cristallo trionferai
dall’ impotenza d’ aver perduto la battaglia
e sul margine dell’ eco, nasconderai nel legame negato
la rabbia che ti trapanerà in un sordo fuggire
sul silenzioso graduale rifiuto
un finger di forza d’ esser rifiutato
ti odierà e annegherà di veleno la bocca sua
dovevi tuo malgrado acconsentire alle sue lusinghe
proposte e in un bicchier di champagn
e la sua perenne perversione avrà spazio
galleggiando nelle bollicine
susciterà l’ indifferenza perchè
il suo io lo farà soffrire