A volte beveva per sentirsi diverso, per dimenticare le assurdità della vita, quelle incomprensioni che emergevano quando cercava di spiegare le sue ragioni di vita, l’ essere solo con se stesso, per tuffarsi in quel mondo che sempre aveva sognato,
un isolarsi tra tanta gente gli costava fatica e dolore.
Lei per lui era stata l’ unica ragione della sua vita, all’ inizio tutto sembrava diverso, amore che si elevava fino all’ eccelso, nulla faceva presagire tempesta, non altrettanto lui lo era per lei perché non era ricambiato alla stessa maniera,
lei voleva entrare nel mondo dello spettacolo, inizio col fare
la spogliarellista.
Ma non erano rose e fiori, la sua vita era diventata come di chi vive in bassifondi, di notte tutto sembrava diverso, più bello
della vita reale, ma era squallida, andava a letto la mattina e dormiva fino al tardo pomeriggio, la svegliava lui, con un caffè
e un po’ di colazione, neanche si parlavano a momenti, piccoli
monologhi tanto per dire qualcosa, era svanito tutto quell’ ardore, l’ amore aveva trasformato i loro cuori, erano caduti in basso,
non era quello che si aspettavano dalla vita che avevano programmato, immaginato.
La notte per lei era fatta per persone danarose, per chi le poteva permettersi il lusso di una vita agiata, divertirsi per soddisfare alcune voglie represse.
Lui era un semplice operaio, si alzava presto la mattina e con qualsiasi tempo doveva andare nella fabbrica, dove faceva sempre le stesse cose, il diploma e la laurea non erano serviti
a nulla, perché nel sud non guardano mica il pezzo di carta,
le competenze, oppure le capacità che uno ha, si guarda alle
raccomandazioni, chi ha più amici, chi conosce gente immischiata tra affari e politica ha la meglio sugli altri.
L’ onesta ha poco valore, la capacità zero, si guarda al politico emergente agli affari, i favori. Tante volte aveva pensato di emigrare, all’ estero poteva farsi valere, potevano emergere
le vere capacità e le potenzialità che aveva acquisito
con lo studio. Ma era caduto in una rete che lo aveva imprigionato, lo aveva relegato in bassifondi dove gente inetta ma danarosa facevano affari sporchi, la sua amica,
la donna di cui si era innamorato, lo aveva inchiodato a fare quello per cui non avrebbe fatto mai.
Gli strofinii i toccamenti facevano parte del lavoro di spogliarellista, non erano considerati avance, era un
soddisfare un corpo, una voglia, un accendere una sorte
di scintilla, provocare voglie, per far si che si consumasse una bevanda, portare il malcapitato ad elargire mance.
Lei nel fondo dell’ anima non era così, era diversa, nell’ anima aveva l’ amore, la fanciullezza, quella purezza che gli era stata inculcata, era sempre vissuta con i nonni, era sempre andata
a scuola dalle suore, la sua era ingenuità mista a purezza,
pulizia dell’ anima, quando era con se stessa piangeva,
perché credeva di peccare, quando pensava ai suoi cari,
ai sacrifici che avevano fatto in una terra straniera,
il padre in miniera, la mamma donna delle pulizie, sacrifici
fatti per lei, permetterla in condizioni di non essere inferiore, vestire bene, avere qualche soldo, uscire il sabato con
gli amici, il tutto in un ambiente sano.
Una sere nel locale si presentò uno straniero, dall’ apparenza
un americano, uno che fumava quei sigari enormi, una cravatta di pelle, un cappello da sceriffo,
sembrava fosse arrivato da un altro mondo, le parlò del suo paese, delle possibilità
che avrebbe avuto di fare l’ attrice, di essere una persona rispettabile, danarosa, che avrebbe conosciuto persone importanti, di qualsiasi ambiente, la convinse e volle portarla
con lui in America, mostrarla come fosse un trofeo, una conquista di caccia, perché donne come quella non le aveva
mai viste, alta, slanciata, fianchi stretti, gambe come colonne.
Lei acconsentì perché lui era miliardario un petroliere, finalmente avrebbe fatto la gran signora la vita che sempre aveva sognato
e smetterla di esibirsi, di mostrare il suo corpo a dei bavosi
che cercavano solo di toccare il suo corpo, soddisfare
le loro voglie represse.
Partirono alla volta del Texas, arrivarono in una campagna sperduta, il treno si fermò in una stazione deserta, c’ era ad attenderli una macchina, l’ autista indossava una specie di
divisa, scesero, depositarono le valige nel bagagliaio
e dopo due ore di macchina giunsero in una fattoria enorme……….