Avete mai avuto la sensazione di essere una coscia di pollo con muscoli teneri, senza grasso legati all’ osso, di essere divorati da fameliche bocche non più in tenera età con denti aguzzi e taglienti, ecco, oggi mi sento una tenera e morbide coscia di pollo lessa, cucinata ad arte con cipolle di Tropea e pomodori del Vesuvio.

Tutto è iniziato stamane con questa immagine che negli ultimi tempi di continuo mi passa nella mente, una pellicola che non si ferma, anche se cerco di fermare la ruota del film mentale, niente, non si placa, continua a girare indipendentemente dalla mia volontà di pensare ad altro, tutto è iniziato a prima mattina … forse!

Esco da casa di buon ora, durante la notte mi sono svegliato varie volte, non riuscivo a dormire, il cambio improvviso del tempo, o meglio, dall’ estate a l’ inverno è stato brusco, da un giorno all’ altro mi sono ritrovato con cappotto, sciarpa e cappello, munito di ombrello e con scarpe pesanti da portare ai piedi. Il primo incontro che ho fatto è stato con il portiere, Signore, c’è una raccomandata per voi e varie bollette, le prendo velecemente dalle sue mani, ovviamente arrabbiato, e poco dopo in privato le apro, ok mi dico, solite bollette del ... “ Enel cento cinquanta euro, Telecom cento sessanta euro, ammazza! apro in ultimo la raccomandata di colore verde, caspita, Agenzia dell’entrate, trovo una penale da cento e dieci euro da pagare per una multa di anni addietro che non ricordo, mi metto male, malissimo, cerco di non pensarci, cammino infreddolito, faccio il solito giro, giornalaio, tabacchi e supermercato, poi torno a casa. Mi metto comodo, mi siedo sul divano, metto la mia musica preferita:" Bossa Nova" e prima ancora di spulciare il quotidiano metto sul fornello della cucina la macchinetta del caffè, non deve mai mancare l’ odore nella casa e il gusto del caldo caffè napoletano bevuto, sorseggiato leggendo il giornale. Mentre ciò, bussa il citofono, “ Che rompi, chi è? ciao babbo, sono io Vera, salgo un attimo, si, ciao papino, come stai? Bene gli rispondo, e Lei, senza gire di parole mi chiedo un anticipo dell‘ anticipo di una paghetta che gli elargisco ogni mese, e a pensare che un il giorno prima mi aveva già cercato venti euro per un libro che doveva comprarsi per l’esame universiatario; Mi arrabbio come sempre, poi cedo, come si fa a negare soldi ai figli per la loro carriera e soprattutto per l’istruzione! Grazie babbo, ora vado, ho fretta, ci sentiamo poi, ciao! Resto come un ramo secco di un albero nella stagione autunnale senza foglie. E vabbuò mi dico, che possiamo farci, chest’è, il non pensarci è la migliore soluzione. Passano poche ore, arriva mio figlio Andrea, mi abbraccia, mi bacio, io nel silenzio della mente mi dico gatto ci cova, e infatti, mi dice, ho bisogno di un paio di scarpe ... Le ho viste nel negozio di Costantino, costano cento trenta, me li compri babbo ti giuro che non ti cercherò più nulla fino alla fine del mese, rifletto un poco, facendo calcoli, sommando, sottraendo gli euro gli dico ok va bene mordendomi la lingua, mi abbraccia anche lui, prende i soldi velocemente dal mio portafoglio saluta e scappa velocemente:" Costantino lo attende" Finalmente solo con il quotidiano da leggere e la mia musica preferita, mi rilasso sul divano aspirando fumo da una sigaretta quasi andata, ma che stamani... Nuovamente il citofono,: “ E ch’è …” Mamma dò Carmine ” Chi è che bussa..? Salve Signor Lettieri, sono la badante di vostra madre, posso salire un attimo..? Certo, si certo, di cosa si tratta, di arretrati dice lei, azz ... Sale a piedi all’ottavo piano, ha paura della scensore, bussa alla porta di casa, la apro, me la trova in affanno davanti, gli chiedo se vuole un bicchiere d’acqua... No grazie mi risponde, ed io, forse un po di ossigeno le sta bene, lei ride! Di cosa trattasi mi dica, e Lei,: Siccome è un anno che lavoro vorrei essere pagata le ferie che non ho fatto durante l’ anno, insieme al trf e la tredicesima visto appunto che è già trascorso un anno me li potrebbe pagare subito! Patteggio sulla cifra, ma niente, non c’è verso di farla desistere mi dice qche la cifra è quella giusta, ok gli dico! Gli do un acconto del tutto strappando un foglio di danaro dal libretto degli assegni. Lei ringrazie, va via con un sorriso stampato sulle labbra, ‘e cc’ mancasse! Una coscia di pollo con cipolle di Tropea e pomodorini freschi del piennolo cucinata lentamente sul fuoco, così mi sento. Azzannato, morsicato, gustato e digerito, inutile dirmi nun cce faccia chiù, a cosa servirebbe, intanto vedo scene di polli per casa che perdono le piume, svolazzano dappertutto. Spengo il telefono, mi barrico dentro l’appartamento, non rispondo più a nessuno al citofono. Cerco di recuperare la calma, accendo la radio per ascoltare musica, ma una pubblicità di un gallo per un nuovo motivo di una sveglia di un ultima generazione mi fa andare in bestia. Piango e rido nello stesso tempo; Domani sarà un altro giorno da pollo ...?speriamo di no, nun cc’a faccio! E mentre scarto, abbandono questo pensiero dalla mia mente, mia madre chiama al telefono di casa: Mamma che vuoi..? dimmi tutto, che c’è! Lei: " Puorte ‘ e soldi, stò senza na’ lira. "