… Il riflesso del sole pomeridiano, lui intento sul tavolo da disegno, riflette sulla grande vetrata del salone, l’immagine della parete alle sue spalle. Ode lo scorrere dell’acqua su di lei, nella doccia. Si identifica in quelle gocce, un intenso brivido gli percorre la schiena, il desiderio gli accende i palmi delle mani…
Chiude gli occhi, i sensi si eccitano a quel desiderio del ricordo trascorso solo da poche ore. Si muove nervosamente sopra lo sgabello, per quelle emozioni, socchiude gli occhi, inseguendole…
Senza accorgersi, lei esce dal bagno e silenziosamente si distende sul divano poco distante, ancora completamente imperlata da infinite gocce. Distende languidamente e lentamente un braccio cercando con affusolate dita, lui, cerca il suo contatto, lo trova…
L’accappatoio sceso sulla gamba ha lasciato scoperta la tonica coscia, la sfiora, la sente irrigidirsi…
Si desta da quel torpore, apre gli occhi, si volta. Il meraviglioso corpo dell’amata, è disteso lì, vicino, come materializzandosi dai suoi pensieri.
I seni splendidi, ansimano, con quel respiro del desiderio, immaginando il dolce contatto di delicate e morbide labbra. Le prende la mano attirandolo a se, senza lasciarla lentamente si alza, l’accappatoio scivola a terra. È in ginocchio accanto a lei, le sue mani sulla nuca, lo guidano e suggeriscono il più dolce dei percorsi…
Le labbra, frementi, si posano delicatamente su quei meravigliosi seni, disegnandone i morbidi contorni, goccia dopo goccia scivolando da quelle inebrianti colline, seguendo una stupenda valle, giungono in un delizioso e minuto giardino, avendo lentamente seguito, le infinite gocce e le vibrazioni di quel corpo fremente di emozioni. Immergendosi in un piccolo e delicato fiore, con deliziosi petali già imperlati dalle più dolci gocce della rugiada del piacere…
Perdono la cognizione del tempo…
Quell’ardente riflesso, lascia il posto al più delicato e soffuso dei riflessi, quello argenteo della luna…
Trovando quelle anime esauste ed estasianti, del dolce piacere di entrambi.