...e ad un certo punto della vita ti fermi a riflettere sulla vita.
Arriva il momento di tirar le somme.
Somme algebriche tra entrate e uscite e poi vedere se il tuo vissuto ha un segno meno o un segno positivo.
E questo, non so il perché, sentendo in giro (e per esperienza personale), accade intorno ai 50 anni.
Ci saranno ragioni fisiche, chessó, ormonali oppure psicologiche che ti spingono a gridare che vorresti cambiare la tua
vita.
Ed allora inizi ad analizzarla, entri nelle sue pieghe piú intime: i tuoi vent'anni, i trenta, i quaranta....
e poi, il matrimonio, il lavoro, i figli...
Ed il marito, la moglie...
A volte, ti rendi conto che, anche se ci metti tutto te stesso, non ne esci fuori e allora ti cerchi uno psicologo, o una
psicologa e dopo alcune sedute inizi a pensare che potresti innamorarti di lei per quanto ti comprende.
Peró sai bene, ne hai la consapevolezza, che se ti sta a sentire e ti comprende é esclusivamente per interesse: la paghi.
E siccome dall'analisi é emerso che uno dei tuoi problemi esistenziali sono i pochi soldi, decidi di rinunciare al "benessere"
psicologico e non ci vai più.
Non ci vai piú tenendoti i tuoi mali dentro, lo stomaco a pezzi, la pancia che si lamenta e il cuore che va per fatti suoi...
Ma dopo i 50 anni, tutto questo é normale...
É normale?
Mah...