La mattina del 23 agosto ci dirigiamo verso il Monte Bianco. Strada facendo incontriamo il Castello di Fenis, decidiamo di visitarlo. A differenza di altri castelli costruiti per difesa su alti promontori questo si poggia alla base di un dolce pendio verde.
Questo maniero infatti era destinato a prestigiosa sede di rappresentanza dei maggiori esponenti della antica e nobile famiglia valdostana dei Challant. Una doppia cinta muraria merlata racchiude l'edificio centrale e le numerose torri.
Proseguiamo il nostro itinerario e lungo la strada per Courmayeur ecco apparire lui, sua maestà, una delle sette sommità del pianeta terra. La cittadina sorge proprio sotto le falde del massiccio del Monte Bianco, in una conca verdeggiante circondata da abeti e larici, montagne e ghiacciai.
Oltrepassiamo Courmayeur per cercare un luogo verde dove poter mangiare all'aria aperta. Pochi chilometri ed ecco un bel parco con la vista del Monte bianco innevato, ottimo posto per fermarci. Un pasto veloce, qualche foto e torniamo a Courmayeur.
L'hotel prenotato si trova proprio al centro della cittadina e per fortuna ha il parcheggio interno, altrimenti sarebbe stato un grosso problema trovare un posto per l'auto, libero e non a pagamento.
Courmayeur è molto curata ed ha un turismo alquanto chic. La via principale, piena di negozi di ogni genere, è affollata di persone a tutte le ore.
Il 24 ci svegliamo presto e andiamo alla stazione centrale per acquistare i biglietti del pullman che ci porterà fino all'impianto della funivia SkyWay.
La giornata, libera da nubi e con un magnifico cielo azzurro è l'ideale per salire fino su in cima.
Il biglietto è molto costoso, ma non possiamo rinunciare ad un'esperienza del genere. Salire in alta quota con una meraviglia tecnologica di un tale livello non è cosa da poco. La cabina è semisferica e mentre sale gira su se stessa per permettere una visuale a 360 gradi di tutta la vallata circostante.
La prima tappa è Pavillon du Mont Fré ty. Già a questa altezza, 2. 173 metri, il panorama lascia senza fiato, ci distendiamo su delle sdraio per respirare aria incontaminata. Un caffè al bar megagalattico e una passeggiata in relax in alta quota con visita all'Orto Botanico più in alto d'Europa che offre, lungo il percorso ben delineato tra rocce e prato, una ricca rassegna di piante alpine di incredibile rarità e bellezza appartenenti a catene montuose di tutto il mondo. A fianco un giardino dei divertimenti con un laghetto dove i bambini (e non solo) si divertono.
L'ultima tappa è Punta Helbronner, 3. 466 metri. Un'ampia terrazza panoramica circolare a cielo aperto ospita i visitatori per godere di una vista mozzafiato sul Gigante d'Europa e sulle vette circostanti come il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso.
Un ascensore ci porta ad un lungo tunnel sotto il ghiaccio che collega il rifugio Torino. Attraversato il tunnel ci ritroviamo all'aperto con il paesaggio innevato, siamo arrivati sul ghiacciaio.
Non siamo attrezzati per attraversarlo, ma non possiamo rinunciare ad addentrarci almeno un po' per fare qualche foto ricordo, non dimentichiamo che infondo siamo ad agosto ed è questo il bello, mentre tanta gente sta boccheggiando sotto il caldo afoso noi siamo sui ghiacciai.
Il ritorno inverso è veloce, ma la vista è sempre stupefacente.