8460 visitatori in 24 ore
 935 visitatori online adesso





Menu del sito


Visitatori in 24 ore: 8460

935 persone sono online
Autori online: 2
Lettori online: 933
Poesie pubblicate: 361’345
Autori attivi: 7’477

Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
Chi c'è nel sito:
Club ScrivereRaffaele48 Messaggio privatoClub ScrivereAnna Eustacchi Messaggio privato
Vi sono online 1 membri del Comitato di lettura








Stampa il tuo libro



Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

I 7 passi II parte

Biografie e Diari

" Mat, guida tu, io schiaccio un pisolino, poi mi dici cosa ti turba" mi disse.
Dopo neanche una decina di metri si era già addormentato.
Presi la coperta dai sedili posteriori e lo coprii, mi tornò in mente quando era lui farlo, la sera per farmi addormentare, anche se stanco, si fermava il tempo di un paio di storielle.
"Quando il figlio diventa padre? "
"Quando il figlio diventa uomo? "
Fisicamente era sotto zero, mentalmente mi andava via su una ruota, capiva cosa gli stava accadendo.
In più di un’ occasione passato a vegliarlo, mi auguravo che la morte venisse nel sonno, senza più patimenti, senza più dolore, nel silenzio della casa, nel suo letto.
Potevo apparire un mostro, ma un po’ di dignità nella sofferenza, un po’ di pace.
Forse volevo solo scaricare il problema ad altri, la verità è che ero arrivato al capolinea pure io.
Tre forse quatto volte andai da uno psicoterapeuta, mi dette degli ansiolitici ma non servirono, mi davano troppa sonnolenza.
L’ avrei affrontata a modo mio, da solo, a sfinirmi le nocche sul muro, dormire con il contagocce e non mangiare una sega. Tenermi tutto dentro fino a scoppiare.
Tanto anche volendo parlarne chi poteva essere di aiuto? Quella cretina della mia ragazza? Per lei tutto era un segno divino....e d’ aceto. Un po’ la invidiavo, aveva trovato le risposte alle sue domande, ma vorrei vederla a ruoli invertiti. Provai un paio di volte a confidarmi, non per cercare risoluzione al problema, solo per sfogarmi, fare due parole, cercare di rendere meno pesante ‘ sto macigno sullo stomaco.
Non c’ era speranza, ho avuto dialoghi più interessati con il cane della vicina.
Parenti ed amici? Diamine, sono li a fare la fila alla porta.
Che schifo, gente di merda.
Strinsi il volante con l’ intenzione di strapparlo dal piantone.
Dovevo trovare un modo per liberare questa rabbia. Potevo anche piangere, non mi facevo problemi, ma non serviva, ho riempito fazzoletti e svuotato i pacchetti da dodici.
Mi voltai verso mio padre, dormiva beatamente.
C’ era una pallida speranza, molto piccola, la massa tumorale poteva essere asportata, ma prima doveva essere ridotta. La chemio serviva a questo o almeno era quello che ci dicevano i dottori.
Dovevamo fidarci.
Aveva già fatto testamento, per scaramanzia e per mettere tutto quanto nero su bianco.
Francamente, non me ne fregava nulla dei lasciti, degli oggetti e delle menate.
Trillò il cellulare, sarà mica la demente di Paola, mi ci mancherebbe altro che lei.
Era il dottor Zanghi, l’ oncologo.
“ Porca puttana e ora? ”. Accostai tremante, il cuore si mise a correre più di un cavallo selvaggio.

Risposi.
"Pronto sono il Dottor Zanghi."
"Si dottore son Matteo, mi dica."
"Oggi suo padre deve fare l’ applicazione, ecco fatemi una cortesia, passate un attimo dal reparto dovrei parlarvi."
Le parole non uscivano, non potevo parlare, non riuscivo a pensare.
" Matteo, pronto, ha capito" ripetè il dottore dall’ altra parte del telefono.
" Sì sì sì, son qua, è che no, non lo so, sì ora....."
" Matteo, son buone notizie stia calmo, a fra poco. " replicò il medico.
Volevo dire grazie, volevo sapere, ma rimasi muto.
Avevo le punta delle dita isolate dalla mano, lo stomaco come una capocchia di spillo, sudavo come uno che fa jogging ed ero immobile come un telamone.
Cercai forsennatamente nel cruscotto una caramella, avevo la bocca secca come un acciuga sotto sale, tremavo come martello pneumatico. Subentrò uno stato di confusione e mal di testa.
Scesi per far pipì, cercando di ritrovare la calma, non potevo guidare in quello stato.
Lo zucchero entrava in circolo, le gambe reggevano, la vista stava tornando nitida.
Mi appoggiai ad un pino.
"O mi prende un infarto ora oppure non mi prende più " dissi a fil di labbra.
Un altro paio di tremori, un sospiro profondo: la calma.
Rimontai in auto, come se fossi braccato dalla polizia mi trasformai in un giovane Loeb.
Il tachimetro toccò svariate volte oltre cento dieci, volevo arrivare a Pisa, fottevasega degli autovelox.
Mio padre si svegliò e mi dette uno storcione: " Ma un po’ più piano no? Cretino, cosa corri “.
" Stai bono guarda ha chiamato lo Zanghi, dice di passare dal reparto ci son buone notizie " dissi mentre la lancetta tornavi sui novanta.
“ Come? Parla piano. Chi ha chiamato cosa, ma quando? Cosa fai rallenti, corri, no pesta, moviti non ti ho insegnato nulla”.
Parcheggiammo vicino al Santa Chiara.
A passo svelto, ma non troppo entrammo nel reparto, accaldati, ansiosi ed in fibrillazione.


Matteo Bio Matteucci 27/09/2016 03:43 665

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


SuccessivaPrecedente
Successiva di Matteo Bio MatteucciPrecedente di Matteo Bio Matteucci

Commenti sul racconto Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:
Non ci sono messaggi in bacheca.


Ritratto di Matteo Bio Matteucci:
Matteo Bio Matteucci
 I suoi 147 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
Scatole & ricordi (09/09/2014)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Guardami (05/05/2022)

Una proposta:
 
Alta Velocità (23/04/2022)

Il racconto più letto:
 
Dolce respiro (15/12/2016, 6385 letture)


Cerca il racconto:





Lo staff del sito
Google
Cerca un autore od un racconto

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it