[....Eccola.
Discinta.....
Il respiro era veloce, contratto, ma in uno stato di trepidazione.
Ogni tanto uno spasmo, un tremito, una scossa, la stordiva e la eccitava ancora di più.
Testa appoggiata allo schienale della chaise longue, musica a basso volume, qualche candela accesa.
Penombra e silenzio.
Gambe aperte, ginocchia piegate.
Voglie.
Le labbra di lui, vellutate, vive, maliziose, mettevano a nudo ogni atomo della sua femminilità.
Un morso di vento e via le mutandine.......
Quella lingua cosi morbida, quel tocco caldo umido quasi etereo, sensazioni di benessere, le stavano facendo scordare perfino il nome.
Disegna un cerchio quasi perfetto.
Passa dalle grandi labbra, si ferma il tempo di un respiro e via giù di corsa dal monte di venere, scivola e scorre come un ruscello.
Non più cosciente, quasi arresa, totalmente assuefatta, ansima, si dimena come una danzatrice del ventre.
La sua essenza era perduta, volutamente.
Brevi, erratici attimi di lucidità.
A fil di voce esclama " ancora ".
Occhi chiusi.
Si morse le labbra, si carezzò i seni.
Il peccato senza la colpa, la bramosia senza avidità.
Ed oltre la lingua, le dita....come aria le passano sopra, il tocco è leggero, caldo...
Toccano delicatamente, i fianchi, le cosce, scorrono libere, senza catene, balzellano come gocce d acqua....
Ad ogni gemito, ad ogni respiro, un brivido.
L'impeto fa da padrone.
La lingua sembra un martello, colpisce veloce, ma non fa male, aumenta di intensità per poi ritrovare la calma di una carezza.
Un turbine, un gorgo, sugge, bagna, rinfresca.
Sempre minuziosa, delicata, letale.
Le braccia cadono leggere.
Le mani, sfiorano i capelli, scendono sulle spalle, le guancie, il collo.
Giocano con le orecchie....
I brividi non danno tregua.
Una contrazione più forte, il cuore si ferma, il respiro si arresta....
Uno strano calore, un lunghissimo attimo, il suo orgasmo.....]


Bio