8474 visitatori in 24 ore
 766 visitatori online adesso





Menu del sito


Visitatori in 24 ore: 8474

766 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 765
Poesie pubblicate: 361’344
Autori attivi: 7’477

Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
Chi c'è nel sito:
Club ScrivereAlberto De Matteis Messaggio privato
Vi sono online 1 membri del Comitato di lettura








Stampa il tuo libro



Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Il testamento di uno squalo...

Amore

Mi chiamo squalo o shark e dovrei essere, o piuttosto, dovrei fare lo squalo o lo shark così come c’è scritto sul cartello fissato alla parete del vetro. Lo so, perché so leggere e fare di conto.
Quello che c’è scritto dovrei essere proprio io perché gli orribili mostri che passano e che chiamano gente mi additano con stupore e paura, figuriamoci, io che sono così pacifico, comunque, dal labiale capisco che dicono squalo o shark. Altri labiali esprimono un altro suono, tipo requin o hai, ma questi suoni mi piacciono meno.
Quindi dovrei essere, o piuttosto, dovrei fare quello che ho detto e penso di farlo anche abbastanza bene perché i gli orribili mostri che passano mostrano (scusate il bisticcio di parole) manifestano interesse solo per me, mentre per quei bei pesci di fronte niente di niente.
Come dicevo ho imparato a fare di conto dai mostri… va bè, li chiamerò persone perché sono un animo gentile, ecco, da tutte le persone che passano e poi, modestia a parte perché credo di essere intelligente.
Quanto al leggere ho imparato sbirciando i giornali di visitatori annoiati che si appoggiano al vetro e così ho appreso vari linguaggi e conosco i fatti dal mondo.
Ecco qui, faccio lo squalo o lo shark e vivo in un aquario, una di quelle prigioni per poveri cristi come me e quei pesci di fronte, dove portare i piccoli mostri… pardon! I bambini, a trascorrere una giornata che dicono sia “ educativa”
Sento bisogno di spazio! Da sempre. È qualcosa che mi ossessiona da quando ho memoria.
Qui con me ci sono altri tre compagni. Compagni è una bella parola… in effetti ci odiamo.
Ci lanciamo come matti lungo la vasca con virate strette perché lo spazio è quello che è. Avanti e indietro per ore, per giorni, per anni, ma lo spazio è quello che è. Ci urtiamo tra noi o andiamo a sbattere la faccia su una parete che riflette un’ immagine della quale ci eravamo quasi innamorati, ma eravamo solo noi stessi.
Sì! Ci odiamo perché non abbiamo spazio. Ogni tanto, quando la gente va via e spengono tutte le luci, allora io sogno. Sogno di spazi infiniti e di un blu intenso ben diverso da questo. Sogno di attraversare spazi dove ci sono tutti i colori, dove i raggi del sole non giungono filtrati dalle spesse vetrate, dove ci sono migliaia di altri compagni che non odio perché siamo felici, e dove ci sono molti altri pesci come quelli di fronte, ma non così tristi.
Sogno anche di mangiare del cibo che sa di qualcosa e che mi dà gioia e forza e non questi tronchi di niente che non hanno gusto.
E così, io, squalo, shark, requin, hai o chi diavolo sono perché non so più, ho deciso di rinunciare alla sbobba delle persone… pardon! Degli orribili mostri e di non mostrarmi più per la gioia “ educativa” dei loro piccoli appresso.
Lo so, ne metteranno un altro al mio posto quando mi ribattezzeranno tonno o che so io, ma lascerò ai miei compagni il mio testamento affinché questa vasca rimanga vuota…


Michele D 14/03/2016 18:14 760

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


SuccessivaPrecedente
Successiva di Michele DPrecedente di Michele D

Commenti sul racconto Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:
Non ci sono messaggi in bacheca.


Ritratto di Michele D:
Michele D
 I suoi 23 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
Il giaccone di pelle (27/10/2014)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Il nuovo mondo... (05/04/2016)

Una proposta:
 
La famiglia Marzià e la crisi (02/11/2015)

Il racconto più letto:
 
L’ultimo uomo dell’anno (03/01/2015, 1224 letture)


Cerca il racconto:





Lo staff del sito
Google
Cerca un autore od un racconto

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it