L’ inspiegabile: oltre non si va. E’ una sorta di barriera invisibile, chiusa, completamente chiusa, senza feritoie che lascino presagire che un raggio di luce possa scalfire, seppur lievemente e gradualmente, quel muro.
S’ impazzisce dinanzi all’ inspiegabile. Si resta immobili, cercando di annullare tutti gli altri pensieri nella mente, con gli occhi che sembrano fissare il vuoto, persi, tristi. Un senso d’ impotenza abbraccia l’ anima, la soffoca.
E si avverte quell’ inquietudine che t’ invade e sale come la marea,raggiunge la bocca, le orecchie, gli occhi, t’ inonda.
Quell’ inquietudine che ti fa camminare avanti e indietro per la stanza, che ti accelera il battito, ti modifica il respiro. La mente allora vaga senza alcuna direzione, elabora congetture strane, azzarda ipotesi, scrive e cancella, crea immagini così vive da sembrare reali. Si vorrebbe vedere oltre il visibile, trovare una ragione alle cose, a quel che accade, perché accade. Ma non tutto è spiegabile razionalmente.
Come quando ad esempio ti domandi il perché qualcuno sparisce all’ improvviso dalla tua vita, qualcuno con cui dialogavi quotidianamente, con cui ridevi e piangevi e condividevi emozioni, qualcuno con cui parlavi del più e del meno, con cui affrontavi discorsi importanti, tematiche difficili, qualcuno che al primo impatto era come se lo avessi conosciuto da sempre.
Ma non arrivano risposte da fuori, né le trovi rovistando nella tua mente.
Accade che passi le ore notturne in dormiveglia. E’ sconveniente stare svegli, è più brutto dormire.
E torna a dilaniarti quell’ assenza che scava dentro a smuovere i ricordi. E senti freddo, avverti brividi così intensi che ti fanno sobbalzare. Ci si sente nudi e piccoli, inermi. Ci si sente soli nell’ universo, ci si sente in bilico su una corda con la certezza che prima o poi si cade. Se arriva il sonno proprio quando è l’ alba è per lo strazio a cui t’ hanno sottoposto i tuoi pensieri.
Un’ incredibile folla ha preso d’ assalto la tua mente. Paralizzata, non sei riuscita a schivarla.
Un’ incredibile folla sembra volerti schiaffeggiare, prendere a pugni, insultarti, ancora adesso.
La tua immaginazione, sì è la tua immaginazione e non la riconosci…
Quasi non t’ importa, resti a domandarti perché ….
L’ inspiegabile sarà stato il risultato d’ un istinto, un capriccio, d’ una discrepanza, un’ anomalia del pensiero. Eppure è forte, ti butta a terra, ti prende a calci, ti tormenta, ti annichilisce.
Ieri qualcuno ti guardava negli occhi mentre ti parlava, oggi è sparito.
L’ inspiegabile avrà il sopravvento su di te e riuscirai a malapena a fare l’ unica cosa che devi, vivere.