Terminata la scuola elementare, la nonna non voleva più farmi
continuare gli studi, ma farmi imparare a cucire.
Io però volevo continuare gli studi e me ne tornai a casa mia con i miei genitori.
Frequentai la scuola media in un paese vicino, che nel mio le medie
non c'erano.
Prendevo il treno tutte le mattine.
Viaggiare in treno era divertente, solo che per tornare a casa dovevo
rispettare l'orario del treno e spesso i compiti li svolgevo alla stazione
con una mia amica, che aiutavo molto nell'esecuzione dei compiti.
Nel mio paese mi cercavano tutti, soprattutto le vecchiette e chi non
sapeva scrivere.
Li aiutavo a scrivere lettere ai familiari lontani, ai figli che si erano
trasferiti altrove.
Molte ragazze le aiutavo a scrivere ai loro fidanzati.
Insommma ero diventata la scrivana per tutti e nel paese le persone
avevano fiducia in me e mi volevano bene.
Finita la scuola media intrapresi la scuola superiore anch'essa in un
paese vicino.
Percorrevo molta strada a piedi divisa il due percorsi abbastanza
lunghi: uno da casa alla stazione e un'altro quando scendevo dal treno
fino a scuola.
Il pomeriggio al rientro a casa percorrevo i percorsi tutti al contrario.
Ero una ragazza che piaceva a tutti e molti ragazzi mi facevano la
corte, ma papà li scacciava via.
Come ho detto prima avevo due fratelli, uno che riferiva a papà quello
che facevo facendomi sgridare, l'altro era più buono e a queste cose
non ci pensava.
I miei genitori pur amandomi tanto, erano con me molto severi, soprattutto mio padre.
QUARTA PUNTATA