E sono qui, in questo treno che porta su e giú la mia esistenza.
Dentro mi chiedo quanto ancora puó durare, quanto ancora la forza, fisica e psicologica, avró per andare avanti.
Ieri si parlava di barche che non prendono il mare e di mari in burrasche poco adatti a certe barche: ecco, é tutto qui.
Ho bisogno di mare calmo per questa barca.
Necessario é non correre piú, lasciare andare il tempo al suo tempo, senza forzare il respiro e senza stringere i polmoni.
Il cuore ha un suo ritmo, battiti che seguono altri battiti senza chiedere permessi e modulazioni del suo vivere a nessuno.
É questo cuore che mi chiede di rallentare e farlo battere ad un ritmo piú tranquillo.
Ma spesso non lo ascoltiamo il cuore.