Ti guardo giorno nel cielo una nuvola sorride al vento che trascina da me il tuo sorriso, le bianche orme di panna che lasciano spaziare i fili del nostro vivere e regalano la bellezza, seppur effimera, di istanti dissolti al tempo.
La gioia si immerge in un fiore appena sbocciato al sole, quando lo stelo, delicato e poco attento alla luce del sole, lascia sulla mano un significato di sensi da scoprire.
Non serve lasciar la mente al verbo, ogni cosa ritorna in un immaginario di insiemi che ne brulicano parole.
Vero è che il sole a volte spegne i sogni del cuore, ma vero anche che, la vita ci sorpassa, effimera, e senza altri giorni.
Cosa resta al giorno allora?
Un ramo che cresce nel tempo per proferire spazio al raggio che limita minuti.
Cos'è quel velo che spinge il viaggio nell'enfasi al cuore di qualcuno? È la paura di ritrarsi ad amare nell'istante esatto del vivere.
Poggiare sassi di roccia arrancati al cuore come una carta stropicciata resta avvolta e poi appassita. Le ore procedono in picchiata come l'ombra che si concede eterea alla luce e la mente ne assorbe la lucentezza. Pochi passi nel tempo, sei ...sono un sacco di ricordi che appoggiati al cuore hanno lasciato vuoto.
E ti guardo giorno, il sole riposa nelle acque dell'anima delle onde che si schiantano a iosa nel cuore.
Poche parole sono ghiaccio al momento dei passi del passato e ne sottolineano la rinascita alla vita.
Piove su quella lacrima di cielo che si lascia nel tormento della luce se a volte si perde la mano del vivere
Cos'è quel velo che spinge il cuore. ... un minuscolo specchio che si lascia frantumato al cospetto del silenzio.
IL SILENZIO DEL GIORNO.