Anche quest'anno come tutti gli anni rivivo la stessa emozione.
Leggo e rileggo, e alla fine decido che quella, che per me, è la più bella poesia mai scritta dal genere umano, è finalmente pronta per essere inviata alla redazione.
Quale redazione?
Ma quella del sito Scrivere, ovviamente, che ogni anno organizza un premio per le migliori opere tra i numerosissimi autori del sito.
Invio la mia bella mail con i versi elaborati e spero.....
Finalmente a fine agosto arriva la tanto agognata comunicazione che più o meno recita così:
Gentile autrice l'Associazione Culturale Club Scrivere, la Redazione del Sito Scrivere e l'organizzazione tutta è lieta di informarla che la poesia .......... da Lei presentata per la categoria ..... è risultata tra le prime dieci prescelte e classificate e pertanto saremo particolarmente felici di poterle consegnare il riconoscimento in occasione della manifestazione di premiazione che si terrà il .... presso ....., ecc. ecc. In attesa di incontrarla e salutarla personalmente Le inviamo i nostri ecc. ecc .
Finalmente arriva il fatidico giorno, alle 9 e un quarto del mattino sono già arrivata all'hotel, dove per le 10,00 è previsto l'inizio dell'evento con il benvenuto ai vari autori, sono quasi le 11 quando finalmente intravedo qualcuno dei volti di autori a me già noti, abbracci e strette di mano, presentazioni di rito delle persone non conosciute, tra una parola e l'altra arriva l'ora del pranzo, e come tanti scolaretti, in fila indiana prendiamo posto nella lunghissima tavolata preparata per l'occasione.
Finito di abbuffarci, neanche fossimo reduci da una settimana di digiuno, verso le 15 e trenta ci rechiamo nella sala delle conferenze dell'albergo, dove già è tutto preparato e apparecchiato per l'evento, il tavolo della giuria, i vari premi per i fortunati e bravi vincitori le poltroncine per i presenti.
Si da inizio alla lettura dei testi risultati vincitori, partendo ovviamente dalle ultime posizioni di ogni singola categoria.
Nel volto degli autori premiati si legge da una parte la felicità per essere stati prescelti, ma dall'altra anche una certa delusione per non essere risultati al vertice della classifica.
Siamo ormai alla comunicazione ed alla lettura dell'opera classificata al secondo posto, e tra le due persone che ancora non sono state chiamate e premiate, cominciano a scambiarsi sguardi interrogativi, di intesa e di ansia, le mani sudano, le gambe sembrano ballare autonomamente.
Viene finalmente annunciata la poesia seconda classificata, l'autrice viene invitata al tavolo, recitato il suo bellissimo testo e la motivazione che l'accompagna ed infine consegnato il meritatissimo premio; ma in un universo a parte si sta proiettando il film che racconta gli istanti e le reazioni della vincitrice del concorso.
Pochi secondi che sembrano durare un'eternità, il corpo leggermente scosso da micro-convulsioni miste di ansia e piacere, si guarda intorno un po' incredula e un po' orgogliosa, affonda il proprio viso tra le mani cercando, non si comprende bene, se di asciugare le probabili lacrime di gioia o strofinare e pizzicare le proprie guancie per essere certa di vivere quel momento, nel labiale riesco a leggere "mamma mia.... ho vinto io" cerca rassicurazioni nello sguardo degli altri, una sua amica carissima, che le siede al fianco, si congratula con lei e le accarezza dolcemente i capelli, le da una serie di colpetti affettuosi sulle spalle, ed infine la abbraccia, e lei, la vincitrice, sembra voler nascondere per un attimo il suo viso in quell'abbraccio, ma non ne ha il tempo, al microfono viene fatto il suo nome, deve ricomporsi, aggiustarsi il vestito, drizzare le spalle, e con un sorriso pieno di contentezza in un volto che, per l'emozione, è più rosso dell'abito che indossa e dei capelli che lo incorniciano, avviarsi verso il palco di premiazione.
E' l'immagine vivente della felicità mista all'incredulità, dell'orgoglio spinto da un pizzico di vanità mischiato alla soddisfazione di sentire quegli applausi e quei riconoscimenti tributati ad un testo uscito dalla sua anima, il suo premio più ambito è tutto in quei lunghi interminabili attimi che la conducono davanti alla platea degli altri autori, al tavolo della giuria e finalmente a quella targa che testimonia, senza ombra di dubbio, che non sta sognando, quest'anno è lei la Regina della Poesia, un titolo che per lei ora vale quasi più di una Miss Italia.