Questa fantomatica nostra anima, non certo campata in aria, è un'entità tripartita (pensiero, amore e coscienza) da considerare (aggiornando la biga alata del mitico Platone) alla stregua di una fiammante monoposto (la Ferrari non ce l'ha solo Marchionne!) pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza, dataci in dotazione dalla suprema potenza per superare il contorto circuito vitale, alla fine del quale assumerà l'aspetto di una vera navicella spaziale per traghettarci nell'eternità sulle ali del pensiero con l'amor a far da carburante e la coscienza ad indirizzarci sulla via della luce.
Arrivai a tanto dopo un lungo viaggio all'interno del mio stesso corpo (L'umana commedia), disperso nei bui meandri mentali alla ricerca della mia anima perduta (ero in grave crisi depressiva)...
l’ animo umano,
perenne campo di battaglia
di interiori forze clandestine
per il quotidiano folle scontro
tra spirito e materia,
primordial alito vitale
e polvere condensata,
realizza in ognuno di noi
l’ umana commedia che ha così luogo,
istante dopo istante,
all’ interno delle nostre anime,
teatro di grandi eventi
spesso nel segno dell’ arte
ma anche rabbrividenti.
È proprio qui, nel più profondo io
dove ha sede la vera coscienza,
da sempre in filo diretto
con la sua eterna fonte,
che da sempre germogliano
quei momenti della nostra anima
che noi chiamiamo sentimenti.
Possono esser belli e puri
con tanta bontà, carità e pietà,
ma anche contaminati
come risentimenti e rancori,
e infin tra loro in conflitto,
se da antico tempo
si è sempre parlato di amore e di odio
all’ unisono cantati.
Miscelando materia
con questi momenti della vita interiore,
ecco d’ incanto affiorar i fantasmi
del nostro io profondo
in sembianze di belve feroci,
le famigerate gemelle,
invidia e gelosia, sempre presenti,
seppur nascoste e ben acquattate
in reconditi meandri al riparo della luce.
Dopo aver girovagato a lungo per questi oscuri sentieri mentali (Striptease dell'anima/Altromondoeditore), di volta in volta passando dalla luce dell'esaltazione al buio della depressione (La luce dell'anima/Montecovello) per quel benedetto disturbo bipolare, psiconevrosi a genesi spirituale, alla fine ritrovai la mia anima nella sua vera entità o identità tripartita...
che libera del dono corporale
con le sue umane debolezze
e varcando i confini dei cieli
seraficamente si compatta
all'infinito, incommensurabile
dono dell'immortalità
per glorificare in eterno
il nome di Dio
Da questo illuminante sogno, in groppa al cavallo bianco di Platone e illuminato dal suo mondo delle idee, feci ritorno alla realtà con l'inesorabile sveglia che mi riportava alla normalità e mi sollecitava ad abbandonare il caldo tepore del letto per riprendere il sacrosanto lavoro per il pane quotidiano.
Adesso, finalmente rinsavito, mi sono dato finanche agli studi filosofici (la filosofia la consideravo la materia delle chiacchiere inutili) e, grazie all'acquisizione dell'anima nella sua identità tripartita (pensiero, amore e coscienza), ormai vedo dovunque triadi filosofiche (addirittura di maestro in allievo) per risalire alle origini della vita.
E così dal naturalismo di Talete, Anassimandro, Anassimene e dal materialismo di Leucippo, Democrito, Epicuro sono passato allo spiritualismo di Socrate, Platone, Aristotele non trascurando neanche il moralismo di Zenone di Cizio, Cleante, Crisippo.
Proprio in Socrate (coscienza), Platone (amore) e Aristotele (pensiero) è ben intuibile questa benedetta cellula spirituale, progenitrice dell'anima dall'alito vitale, per confezionare quella strabiliante miscela umana (Empedocle) di quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco), riscontrabili nella creazione di Adamo dalla polvere umida (TERRA+ ACQUA) su cui fu soffiato l'alito vitale, l'energia della luce spirituale (FUOCO+ ARIA).
Tornando ancora al titolo del testo, se da nessuno mi ritrovo autore di ispirate poesie, di massime altisonanti (amo e sempre sarò) e di frasi illuminanti (l'anima è certezza di esistere, consapevolezza di amare ed eleganza di vivere con la coscienza morale), nonché di schemi (l'istantanea della vita e la genealogia dell'anima) e di scale della conoscenza e della vita, d'altro canto, da carneade, sono autore di libri sull'anima, non apprezzati perché ormai si è persa la cognizione della morale, dell'amore e della vita che, miseramente, si è ridotta a una millenaria evoluzione (anni) con milionarie rivoluzioni (guerre) per miliardarie acquisizioni (soldi).
Allora con tutte le mie forze, e con l'aiuto del cielo, cercherò di riportala sui binari giusti dell'amore tra sinfonie di suoni, melodie di cori e poesie di canti per ascendere alla vera vita nel candore della sua luce cognitiva (grigiore/cogito, splendore/ragione, bagliore/intelletto, fulgore/sapienza, candore/contemplazione):
La scala della vita
Nell'umana evoluzione
un dì fu sacra unione
del gene con il cromosoma
e così nacque il genoma.
E' il codice genetico
dell'umana identità
che lassù ci porterà
con la scala elicoidale
a doppio corrimano
di uno zucchero pentato
e di un composto fosfato
su scalini intercalati
di basi azotate
tra loro ben appaiate
ma debolmente legate
per sostener la scalata
con la materia scrollata.
Fu proprio in quel dì
di consacrata unione
del Gene spirituale
con il soma geniale
che vide luce
la vita sulla terra e,
da una magica tripletta,
nasceva la nostra casetta
di mattoni colorati
con arte intercalati.
Alla struttura cellulare
provvedeva l'entità nucleare
che prima si duplicava
poi si riproduceva
e infin nuova vita generava
con il DNA scrittore
e l'RNA vettore
a trasmettere il messaggio
all'organulo traduttore.
E' questa in sintesi
la favola della vita
lassù in alto creata
e solo per noi scritta
con inchiostro indelebile,
a noi resta la facoltà,
in tutta libertà,
di ben educare i figli
all'amore per la verità
da tramandare ai posteri
per il bene dell'umanità.