Erano anni che nel piccolo ufficio Salvatore dava puntualmente da mangiare ai suoi pesci rossi accudendoli in tutto e per tutto, per lui erano una compagnia in quello squallido ambiente di lavoro… dove le otto ore sembravano eterne!
Tutto questo sino al giorno in cui una lettera del personale lo informava che sarebbe andato insieme a molti altri in cassa integrazione… un fulmine a ciel sereno, da vent’ anni lavorava in quell’ azienda, da vent’ anni si era trasferito in quella città del nord, lui che amava la sua terra piena di luce e di sole e di bel mare.
Fu così che da un giorno all’ altro si ritrovò senza lavoro per fortuna i pesci rossi erano con lui e questo lo rassicurava. L’ acquario era stata un’ eredità di un suo amico che conosceva questa sua passione
Cominciò così la sua ricerca per un nuovo posto di lavoro, anche se a 50 anni suonati non sarebbe stata impresa facile. Per fortuna non si era mai sposato, non aveva figli questo almeno era qualcosa di positivo per ciò che le era accaduto.
Il fatto di non essersi sposato non era stato una sua scelta, semplicemente incontri sbagliati che la vita a volte ci propina, conseguenza di storie andate male,che con il senno di poi sembravano ora provvidenziali, visto la condizione economica in cui versava.
Erano passati ormai due anni ma nulla di positivo era accaduto, qualche lavoretto saltuario ed i due anni di cassa integrazione stavano per terminare.
I risparmi erano pochi, e di lì a poco i soldi sarebbero finiti, ma nonostante tutto un sabato pomeriggio decise di uscire, di andare al Luna Park… avete capito bene al Luna Park… da bambino lo aveva sempre desiderato ma la sua famiglia versava in condizioni economiche non buone e sicuramente non sarebbero stati soldi ben spesi, sarebbero serviti per cose più impostanti .
Finalmente la domenica successiva il Luna Park fu agibile… Salvatore guadava con occhi di bimbo la ruota che girava, i percorsi con le gallerie degli orrori che da bimbo, pur avendo avuto paura, avrebbe voluto percorrere ed infine le bancarelle con lo zucchero filato… quella fu la prima tappa aveva tutto il pomeriggio e la serata per divertirsi…
Camminava lentamente per assaporare lo zucchero che sembrava una nuvola e lui al settimo cielo sino a quando, vide una bancarella con delle bocce di vetro vuote, dove tirare e mettere a segno delle palline e t ante bustine di plastica piene di pesciolini rossi… ebbe una stretta al cuore, lui amava quegli esserini.
Erano dei premi che il gestore avrebbe regalato al più valente tiratore … Salvatore non ci pensò due volte si accanì sul titolare dicendo che non era merce da regalare, ma esseri viventi da rispettare e se questo fece, da una parte, indispettire l’ omone panciuto che gestiva il gioco, dall’ altra carpì l’ attenzione di una signora di mezz’ età dai lineamenti sicuramente orientali, che si unì a Salvatore nel difendere i pesci rossi.
Salvatore chiese al gestore di vendergli almeno una decina di quei pesci ed ottenuta la richiesta alla fine incontrò lo sguardo della bella signora dicendo: “ dove li metto ora, ne ho già 6 ed una giovane oranda, ma non importa qualcosa inventerò”….
C’è poco da inventare, replicò la donna, noi non ci conosciamo ma, da questa sera, la prego di lasciare qualsiasi impegno o lavoro, le darò il doppio di ciò che prende, ho bisogno di una persona come lei.
Sono un’ imprenditrice ho un’ azienda che esporta ed importa pesci rossi, finalmente ho trovato una persona sensibile e sicuramente preparata, non è facile far convivere un’ oranda con altri pesci rossi e lei sa il fatto suo….
Salvatore non riusciva a connettere, sorrise alla donna e disse che la provvidenza esisteva veramente, poi replicò: ” sono al suo servizio”!
Sicuramente non aveva trovato l’ amore ma un lavoro ben retribuito, importante, con una posizione di rilievo ed avrebbe lavorato a stretto contatto con i suoi amici del cuore … i pesci rossi…!