Imput: scrivere una storia in cui il narratore è inattendibile (può essere un folle, un bambino appena nato, un animale che racconta delle sue tribolazioni per vivere, un adolescente che critica i genitori, una persona morta in un incidente che spiega le cause e via dicendo). Scatenate la vostra fantasia.
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Eppure l’ avevano detto mille volte che quel parapetto era pericolante, ed altrettante volte avevano pensato di ripararlo, sino a quando sporgendomi da esso per poter osservare Rosina cedette sotto il mio peso. Rosina era la mia ragazza anche se non glielo avevo mai detto, era la ragazza che avrei voluto sposare da grande, io 15 anni lei 20!
Ma torniamo alla caduta non sentii nessun dolore volevo rialzarmi Rosina era sopra di me preoccupata, quindi decisi di tirarmi su e di dichiararmi. Arrivò mia madre mio padre il medico condotto tutti intorno a me ed io continuavo a non capire… Solo quando il dottore disse con voce sommessa: ” non c’è più nulla da fare il nostro Pietruccio è volato via”! Capii che c’ era qualcosa che non andava, ma volato dove? Mi sembrava uno scherzo io stavo benissimo mentre intorno a me c’ era una grande agitazione . Con mia sorpresa mi alzai mentre il mio corpo giaceva immobile in terra, tutto sommato era la prima volta che mi vedevo così bene e devo dire che ho visto un bel ragazzo dai capelli scuri, ci voleva la caduta per farmi accorgere del mio piacevole aspetto.
Ad un certo punto mi sentii chiamare, era Mariuccio un caro amico delle scuole elementari morto all’ età di 10 anni, sbalordito gli dissi “ tu che ci fai qui non sei morto” e lui mi rispose “ e tu pensi d’ esser vivo, con quella botta ahahaha”! Aveva ragione, ma se la morte è così, cioè se non si muore, o meglio se muore solo il corpo, forse non è così malaccio. Mariuccio mi prese per mano dicendomi ora ti porto in un posto dove non esiste dolore, vecchiaia, cattiveria, pensa che bello!
Io lo guardai contento ma poi pensai a Rosina e dissi: “ non posso venire, devo parlare con lei e dirle che l’ amo. Lo devo fare”. Mariuccio rispose: “ lo farai “. E come? dissi io". "Nei sogni", rispose lui. "Vedrai sarà bellissimo e poi l’ aspetterai . Quando l’ amore è grande non ha ostacoli, va oltre.
Lei ha sempre saputo del tuo amore .….fidati"
Il mio amico aveva ragione, un anno dopo anche Rosina morì per una malattia ed io l’ andai a prendere le strinsi la mano per non farle aver paura, lei capì e mi sorrise…