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Una lettera dal Paradiso

Spiritualità

Stai dormendo e io sono qui, accanto a te. Ti guardo, ogni tanto ti accarezzo i capelli, ma tu non te ne accorgi. Meglio così, devi riposare, ora lavori tanto, hai bisogno di riposare. Quando ti ho lasciata, solo due anni fa, eri ancora una bambina, non sapevi molto della vita e dei sacrifici, del dolore e dell’ amore, o forse sì, ma io non me ne accorgevo: per me eri solo la piccolina, quella un po’ ribelle, adorata e viziata dai fratelli. Anch’ io cercavo di accontentarti sempre e questo adesso mi fa pensare che in fondo sapessi benissimo quanta serenità in più avresti meritato, ma adesso so anche che la colpa di tanti problemi non era mai stata davvero mia.

Credimi, da quassù tutto risulta molto più chiaro. Si torna a guardare con occhi limpidissimi ogni attimo del nostro passato e di quello delle persone che abbiamo amato talmente tanto da non renderci conto nemmeno dei loro errori, quando eravamo laggiù con loro. Gli occhi di una madre hanno una vista lunghissima e acuta come quella delle aquile, vedono quello che gli altri non sanno e non possono vedere, nel bene e nel male, spesso "prevedono" addirittura, come oracoli muti, ciò che potrebbe accadere. Ma sono tuttavia occhi di madre e allora, in alcune circostanze, si accecano da sé e si chiudono anche sulle cose più evidenti, se il cuore glielo ordina.

I mediocri credono che quegli occhi siano soltanto miopi, annebbiati dall’ amore, e non capiscono che invece quella cecità è solo apparente, è uno scudo contro se stessi, serve a mantenere integro l’ amore, ad impedire che qualcosa possa intaccarlo, perché una madre è certa che un rimedio si potrà sempre trovare, che le cose potranno sempre cambiare, che la sua creatura non la deluderà e prima o poi potrà essere fiera di averla messa al mondo.

Io ho potuto sperimentare la verità di ciò che ti dico adesso già quando ero ancora laggiù con te e con i tuoi fratelli: uno di loro, che tanti altri (i mediocri appunto)credevano perduto per sempre, è tornato il figlio adorato in cui io mai avevo smesso di credere.

E tu, piccola mia! Ti ho lasciata bambina e in soli due anni ti ho visto trasformare in una donna, bella, saggia, lavoratrice instancabile, coraggiosa al punto di trasferirti senza certezze in una città straniera e cavartela egregiamentei in un lavoro nuovo e impegnativo per te. Tu, che prima della mia partenza per il Cielo sembravi intenta soltanto a cambiare colore ai capelli, con pettinature che mi parevano pazze, coi trucchi strampalati e quei vestitini da vamp su un corpicino ancora in boccio. E come dimenticare la tua folle decisione di cambiare scuola e poi di lasciare gli studi al terzo anno di superiori?

Ma io lo sapevo che avevi bisogno soltanto di tempo. Ci sono fiori che sbocciano presto e appassiscono altrettanto presto, e fiori che richiedono tempo e cura, che devono essere innaffiati dall’ amore e dal dolore, ma quando finalmente sbocciano hanno corolle di splendidi colori e non perdono la loro bellezza mai, nemmeno dopo essere appassiti, perché si trasformano in preziosi segnalibri.

Io non ti ho lasciata mai da sola, figlia adorata. Dal giorno in cui mi hai accompagnata al luogo dove ancora riposa il mio corpo, seduta accanto alla mia bara, frastornata e disorientata come i tuoi fratelli, fino ad oggi, sono stata sempre con te, anzi “ dentro di te”, anche se forse non te ne sei accorta. Rifletti: tu sei carne della mia carne, una parte di me è in te, tu mi porti con te in ogni istante della tua vita, in ogni scelta che fai, in ogni desiderio che realizzi.

Tu non puoi accorgertene, ma quando ti assalgono i dubbi o devi assumere una decisione e ti chiedi "Chissà mamma cosa direbbe, cosa mi suggerirebbe?”, sappi che sto approvando, che sono d’ accordo con te. Nello stesso istante in cui fai una scelta, giusta o sbagliata, io sono con te. Avrei fatto così anche se fossi stata ancora fisicamente accanto a te. Ancora una cosa importante: quando sceglierai il tuo vestito da sposa, fallo con il cuore. Prendi quello che istintivamente ti sembrerà il più bello, il più adatto a te e sii certa che te lo sto suggerendo io da quassù. Una parte di me è dentro di te, giusto? Ne dovrai essere convinta ogni volta che avrai dei dubbi, su qualunque cosa. Decidi come ti detta il cuore e la mente e pensa che io ti sto aiutando a decidere.

Ora ti lascio dormire. Domani sarà una giornata pesante per te, donnina mia. Affrontala con la grinta e la forza d’ animo che possiedi e quando ti riesce divertiti, goditi la vita con il tuo ragazzo, che ti ama tanto. Anche lui hai saputo aiutare più di chiunque altro e la tua ricompensa è il suo amore forte e sincero. L’ hai meritato tutto. Cerca di essere felice, più di quanto è toccato di esserlo a me, senza rimpianti e inutili tristezza. Vivi anche quella parte di felicità, che in terra purtroppo non potremo più condividere, con la certezza che la stiamo condividendo in una maniera speciale, come la sanno vivere soltanto quelli che si affacciano sul mondo dal Paradiso con i propri occhi o con gli occhi dei propri cari.

Ti prego, figlia mia adorata, credi a tutto ciò che ti ho detto e tienilo sempre a mente. Ricorda: qui in Paradiso non sono ammesse bugie.

Ti amerò sempre immensamente, la tua mamma.


Silvana Poccioni 11/02/2015 20:35 1830

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«Una lettera immaginaria inviata dal Paradiso e sussurrata all'orecchio della figlia che dorme da una madre che non c'è più.»

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