Quella notte Stella non riusciva a chiudere occhio, il vento batteva furioso sui vetri della sua finestra e il suo ululare, le procurava brividi su tutta la schiena.
Nella sua mente vagavano ancora vive le parole della nonna che, tenendola fra le braccia davanti al camino nella grande cucina qualche ora prima, la coccolava con dei racconti fantastici.
Stella l'ascoltava, rapita dal suono dolce e rassicurante della voce, affascinata dal racconto delle “ Tre fontane “ luogo magico e fatato proprio di fronte al mare.
Come poteva essere vero che ogni notte, quando le stelle si specchiavano nelle acque punteggiate dai riflessi della luna regalandogli scie d'argento, delle fate marine emergessero dagli abissi per andare a cantare e ballare, proprio intorno alla fontana non molto lontano dalla sua abitazione.
Questo dilemma non le faceva prendere sonno, doveva accertarsi di persona che la storia della nonna altro non fosse che una bella fiaba.
Così, senza far rumore scivolò giù dal letto, infilò le ciabattine di gomma e sgattaiolò piano piano, fuori dalla camera.
Nella povera casa praticamente tutta di legno, i genitori e il resto della famiglia dormivano profondamente, la bimba aprì la porta e quasi strisciando la richiuse dietro di se.
Non molto lontano si sentiva lo scrosciare dell'acqua delle fontane che, creando quasi una musica si fondeva al rumore cadenzato delle onde.
Attraversò lesta lesta la strada che divideva la sua casa dalla spiaggia e dopo pochi passi era già alla fontana. Si fermò e nel silenzio notturno … immobile, le vide; sentì il rapimento che la suggestiva immagine le procurava, il bianco marmo striato dal tempo, spiccava nella notte ed i riflessi della luna donavano un'aria incantata a quel corpo di marmo circolare, dove tre figure di fanciulla sembrava danzassero nella vasca, mentre acqua fresca scivolava da giare che esse elegantemente tenevano fra le mani. Rapita da quell'emozione incredibile, quasi trattenendo il respiro, perse per un attimo il senso del tempo, ma una voce quasi musica, la ricondusse alla realtà!
La melodia che pareva la chiamasse giungeva dalla fontana, avvicinandosi al bordo, intravide nell'acqua smossa delle figure bellissime... erano le fate del mare!
Timidamente Stella sfiorò l'acqua e le fate le sorrisero, erano tre, come le ragazze della fontana.
Dio mio, esclamò la bambina, ma siete proprio vere?
Le fanciulle le sorrisero e come dei fasci di luce lunari emersero dalle acque, rimanendo sospese:
Siamo vere, risposero in coro!
Dunque la nonna non aveva raccontato una fantasia, non stava sognando, era proprio lì e, quelle splendide creature erano reali, proprio di fronte ai suoi occhi brillanti di stupore.
Chi siete esclamò la bambina appena riavutasi.
Le fate del mare, risposero in coro con una voce melodiosa e talmente bella da incantare... siamo le guardiane della terra e degli oceani, aggiunsero, inviate dall'Universo per vegliare sulla salute dell'umanità e del mondo.Una volta consolidata questa realtà, Stella investì di domande e di risa le fate, instaurando con loro una familiarità straordinaria; il tempo sembrava essersi dimenticato di scorrere e tutto era avvolto da un senso profondo di pace.Ad un tratto la bambina si rese conto che stava albeggiando, una malinconia le scivolò lentamente nel sangue, non voleva lasciare quella luce che le donava una pace inimmaginabile.Le fanciulle avvertirono le sensazioni di Stella e avvicinandosi fluttuando nell'aria, iniziarono ad accarezzarle i lunghi capelli:
Non essere triste le dissero in coro, potrai trovarci ogni notte; fin quando tu vorrai, la nostra missione è l'amore, ogni essere che crede nell'amore, lo custodisce e lo coltiva dentro se facendolo germogliare, ci ritroverà sempre e, sempre ci potrà avvicinare. Stella perplessa le fissò a lungo, poi:
ma se un giorno io me ne andassi da questo luogo, non potrei più venire a trovarvi!
Ancora una volta le fate sorrisero: noi siamo nel mare, sotto forma di balene e il nostro canto è nell'aria da secoli, noi siamo nell'acqua, nello zampillare dei ruscelli, e nella pioggia che cade, evapora e ricade.
Stella a quel punto si convinse e tornò serena a casa, ma nel tempo mille e mille volte ritrovò quella Luce di pace che dal primo incontro alle Tre fontane divenne per lei il senso e la bellezza, e mai perse l'amore per ogni attimo di vita o creatura terrena.