Piove e fa freddo, al di la della finestra un mondo fatto di persone avvolte in sciarpe e cappotti e di foglie cadute.
Se tendi l'orecchio durante uno dei tanti acquazzoni puoi sentire il rumore della vecchia ss 34.
Ogni tanto sfreccia una macchina, ogni tanto passa un ricordo.
Ricordo che mi riporta indietro di anni quando camminavo senza il bastone, quando i dolori non facevano parte del mio vocabolario.
L'emozioni dei primi appuntamenti, quella sensazione di nausea e trepidazione. I colori sembravano più vividi, anche durante l'inverno grigio.
Abbracci, carezze, telefonate e lettere.
Ogni tanto un pensiero.
Una rosa, un anello di argento comprato sulle bancarelle dopo contrattazioni del miglior bucaniere di tutti i mari.
Vedere il suo viso illuminarsi era più bello dell'aurora boreale.
Legati, ma non stretti da una magia, che non ha risentito del tempo. Magia che va oltre la morte.
Come sempre, ogni giorno che sia sole o pioggia, che sia celeste o grigia, prendo su il mio fardello di ricordi e rimpianti e vengo a trovarla.
Le cambio l'acqua ai fiori, tolgo la terra e polvere dal suo giaciglio e parlo.
Le racconto la mia giornata, anche se alle volte mi scordo cosa ho fatto.
Non sono stato mai un assiduo frequentatore di luoghi sacri ed ho sempre visto la religione come una bestia nera, ma le circostanze mi hanno portato a rivalutare la mia visione.
Qui riposano tutti. Qui hanno trovato silenzio e pace dopo malattie o chi, per sfortuna, ha incontrato la signora con la falce troppo presto.
Un giorno prenderò posto pure io qua, ma non credo che qualcuno venga a trovarmi.
Avevo tanti conoscenti, ma nessun amico.
Ho scelto la vita da scapolo senza legarmi mai troppo.
Non rimpiango le scelte prese, però se forse avessi agito diversamente, adesso non sarei solo...... ma chissà.
Rimpianti, rimorsi, scelte sbagliate......
"Per fortuna esistono le lacrime o si seccherebbero gli occhi".
Mi chinai sulla sua foto e le detti un bacio.
Ci vediamo domani.
Traballante e triste tornai verso casa