18/07/2008 Sesta Notte
E' venuto stasera.
Dovevo ricordarmi della data e la data dava come somma 26= 8: “l'ultima volta mi hai parlato della Creazione, ma non mi hai detto perchè esiste”.
Non mi rispose subito, ma sapevo che guardava ogni volta il cielo dalla mia finestra, ma non attesi molto e mi rispose: “Non intelligente davvero questa tua domanda! Cosa avresti voluto al posto di egli?”
Di nuovo quella sensazione di oscuro silenzio riempì tutto lo spazio.
Ma la curiosità era troppa e mi sembrava di umore un tantino scontroso. Dovevo provare a stuzzicarlo: “Diciamo che avrei voluto un altro universo”
Mi rifece il verso: “Diciamo che avrei voluto un altro universo..... hahahahahahahahahahahahah........ e chi sei tu così capace d'immaginar un'altra creazione diversa da quella che fece egli? ”
Stava abboccando, ma non dovevo pensare o avrebbe capito,
Ci voleva un'altra domanda, subito e impertinente più della precedente: “Bravo! E chi sei, invece, tu che credi di poter capire il Creato e di poterlo spiegare ad un altro?”
Il tempo passava ed in genere a quest'ora spariva e quel silenzio mi convinceva che, forse, se ne era andato. Forse avevo esagerato, pensai quando sentii nella mente la sua voce e, stavolta, col tono un tantino stizzito: “Bravo, hai esagerato e fintantochè non lo avresti pensato non ti avrei risposto e l'aver abbassato, anco per un istante, le tue difese non mi impedisce ora di costringer la mente tua a vedere ciò di cui non esiste parola umana”
Ma questo mi fece incavolare e stavo per dirgli: “non ti permetto” che neanche feci in tempo a pensarlo che lo spirito riprese: “ Blocchi così ogni tentativo mio . Non eri tu che sapere volevi? ”
“Certo che volevo sapere, ma non puoi usarmi senza il mio permesso. Ti hanno mandato a me e non sono stato io a chiamarti per cui non puoi usarmi”.
Ci metteva sempre tempo a rispondere e questo mi innervosiva ancora di più, ma stavolta non si fece attendere molto: “Quello che dici è vero, ma più vero è che il tuo spirito s'adira fino alla chiusura di ogni livello che il rischio avrei di rimanervi dentro e tant'è che ad ira maggiore diventa il tuo uno spirto distruttore. Di norma ciò è compito dell'altro mio spirito che da me istesso ti difende, ma lui ora non v'è”.
“Lascia stare il mio spirito, di quello ti chiederò un'altra volta. Ora aspetto che continui il discorso sul Creato”. Così gli dissi mentre terminava l'ultimo dei 12 rintocchi della pendola quando così mi rispose:
“ Or si che posso risponderti poichè hai terminato con quelli che mi han fatto venire e al giorno successivo siamo . Il Creato non potè non esistere poichè senza Creato vi sarebbe nulla dato che il Creato è tutto e senza il tutto avresti il niente. La stessa esistenza di egli la forza è che annulla il niente dando esistenza al non- niente che il Creato è. Anche l'esistenza del tutto era nel gioco delle regole dell'esistenza di egli. Solo, egli non sarebbe esistito dato che sarebbe esistito a se stesso per cui aveva bisogno di un non egli capace di equilibrarlo ed ecco perchè, infinito, nominaste il Creato. Ma l'infinito non è nella sua grandezza che potreste vedere e percorrere, ma nella sua profondità che non potete attraversare né sentire fino a tanto che resterete chiusi nei vostri involucri. Di più non mi è dato di dire, ma io sono della Creazione e nell'oscurità”.
Scomparve lasciando il silenzio e un senso di nulla come se non fossi nella Creazione.
................. continua