No, non sto parlando di quell’ espressione ad ampio raggio che, molto democraticamente, lega trasversalmente un’ ampia varietà di umanità sparsa.
Sto proprio parlando del “ rompere” effettivamente, praticamente e, più o meno, criminosamente.
Sicuramente qualche psicologo o qualche filosofo/religioso/guru ha già scritto in merito volumi di dotte disquisizioni, ma quel che io desidero fare è lanciare un rapido monito a chi, magari vittima di quella micidiale droga che chiamiamo amore, giustifica ad oltranza i disastri della propria dolce metà… che ‘ sta cosa dell’ essere a metà mi da un sacco fastidio, ma non è argomento correlato e passo oltre.
Capita, fortunatamente non spesso, che l’ uomo o la donna con cui t’ illudi di stare progettando un futuro che nessun altro umano potrà mai neanche immaginare, dicevo, capita che sia maledettamente maldestro, non per naturale imbranataggine, ma solo ed esclusivamente con te, con te che sei il suo unico bene, con te che sei la luce dei suoi occhi, solo con te, la futura madre dei suoi figli.
A me è capitato, accidenti se è capitato!
Narrerò qui e ora di quel tempo, tempo perso per l’ esattezza.
Lui vede una deliziosa formaggera di vetro, ricordo della mia infanzia, portata in dote dalla mamma, gli brillano gli occhi e chiede: -Posso?-
Ebbene io, travolta da un’ insana generosità gli dico che starebbe benissimo a casa sua.
Gli occhioni dell’ umano, ma non troppo, si fanno di un languore debilitante e io sospiro e penso a quanto mi ama.
Tempo zero, all’ arrivo a casa sua, ops… il coperchio cade dalle mani dell’ essere cuccioloso e si frantuma in mille pezzi.
Deglutisco per cacciar giù la lacrimuccia, blocco il respiro, penso che mi ama, sorrido e dico che non fa nulla e ancora penso a quanto mi ama.
Evvabbè, può capitare, passiamo oltre, per amore si può chiudere un occhio.
Poi gli regalo una lampada, un cubo di legno con dei vetri satinati e una deliziosa ciotolina sopra che diffonde aromatiche essenze.
Si, avete indovinato, la deliziosa ciotolina accidentalmente cessa di esistere.
No problem, tanto lui mi ama.
E gli occhi chiusi diventano due, sempre per colpa di quella droga chiamata amore.
Ma, visto che lui mi ama, gli regalo una fede araba, che è un anello, ma anche un rompicapo ad incastro con una bellissima leggenda che non sto qui a narrare, perché renderebbe solo più straziane la prosecuzione.
Ebbene si, perspicaci lettori, la fede finisce smontata e, in quel momento di maggior fragilità, il piede scarpato del mio amato bene, ci finisce ineluttabilmente sopra.
Ecco, qui sarebbe valsa la pena di fermarsi, di fare un rewind e riguardare gli accadimenti, possibilmente disintossicandosi dalla droga chiamata amore.
Ma quando sei in pieno trip non ce la puoi fare e altre ne accadranno prima che mi venga restituito il senno.
Riuscirà perfino a rompermi gli occhiali abbracciandomi, ma forse non voleva farlo, cercava solo di uccidermi!
Morale della favola: quando lui “ rompe” non aspettare che la tua vita vada in frantumi; il messaggio è chiaro, tutto l’ amore che ti ha dichiarato è solo la colla con la quale non riattaccherà i cocci di quel che sta rompendo, ma cercherà di tenerti appiccicata a lui per continuare a rompere.
Fuggi rapidamente prima che in pezzi finisca il tuo cuore.