Mia madre mi raccontò questa storia tempo fa, Io non saprei dire se crederci o meno alla maledizione, certo è che a volte succedono cose inspiegabili che ti lasciano perplessa, potrebbe essere un caso o coincidenza direte voi, solo che alcuni avvenimenti lasciano da pensare, comunque torniamo alla storia ambientata negli anni 1940.
Si potrebbe iniziare così
C’ era una volta un bel signorotto di paese, o forse meglio chiamarlo un possidente, sì perché la sua famiglia era benestante e con tante proprietà,avevano anche servitù alle dipendenze e molti braccianti che lavoravano la terra, era anche un buon partito e le donne gli correvano dietro come mosche al miele.
E capitava spesso che se ne portasse a letto qualcuna di quelle giovincelle che bazzicavano la casa, non disdegnava neanche le servette alle loro dipendenze, e una di esse se ne innamorò perdutamente ma lui dopo averla sedotta la fece mandare via dalla proprietà.
Dicevano che lei si arrabbiò tanto per il disonore e gli fece una maledizione.
Il tempo passò, e il giovanotto che non si curava di niente né dei cuori infranti che lasciava sul suo cammino
fece anche l’ errore di ingravidare una servetta ma anche questa la fece mandare via di casa, ebbe un figlio maschio, lui pensava al suo sostentamento ma della madre non volle saperne.
Passarono gli anni e il ragazzo compì 17 anni, era molto bello uguale al padre, un giorno decise di andare al fiume a fare il bagno dopo il lavoro sui campi, non si sa per quale motivo ma gli andò di traverso un morso di mela e annegò in una pozzanghera d’ acqua si può dire.
Passarono altri anni, all’ età di quarant’ anni si innamorò di una ragazza di 17 anni, lei era piccoletta ma molto carina, famiglia umile ma dignitosa, anche lei si innamorò di quel bel signore che vedeva spesso passare sulla sua strada a cavallo, iniziarono a frequentarsi di nascosto dalla gente e così passarono anni e anni, lui non si decideva a sposarla, perché malgrado la amasse era un libertino e non rinunciava certo ad andare anche con altre donne, ma lei era troppo innamorata e gli perdonava anche le sue scappatelle, tutti in paese parlavano di quello strano fidanzamento senza fine, si diceva che mai l’ avrebbe sposata c’ erano troppe differenze, lui era un dongiovanni nato e lei un onesta ragazzina ma di umile famiglia.
E di anni ne passarono altri 25, lui continuava a frequentarla ma non si decideva a fare in grande passo, ma poi rimase incinta anche lei e finalmente la donna coronò il suo sogno.
Si sposarono in chiesa, nessuno avrebbe scommesso un centesimo su quel matrimonio, nacque la bambina con la felicità di tutti, parenti ed amici.
La bambina cresceva sana e bella, aveva lunghissimi capelli biondi come la nonna, i genitori erano al settimo cielo, vivevano per lei, era un dono prezioso del cielo, un fiore raro da curare con tanto amore.
Ma il destino non sta indisturbato a guardare quel bel quadretto familiare, deve per forza intervenire e sconvolgere la vita, se un figlio gli era morto annegato perché non far morire anche la bambina col fuoco?
(la storia continua con Antonella)