In solitudine, all’ alba di un giorno qualsiasi, passeggia il vecchio su strade verdi e solitarie.
Assorto nei pensieri di routine, per la sua età, muove passi silenziosi e gode di un fresco mattino appena nato. E’ un uomo di grande cuore e grandi pensieri che, ormai pensionato, non può più esprimere come prima e a così tante persone.
E’ spesso solo come oggi, ma con lui viaggia sempre e comunque uno spirito giovane e galante che porta sempre amore per tutti, anche per quella natura che ora lo circonda ma…
Egli ha un cruccio in più oggi.
Sono 30 anni che ama la sua dolce sposa, oggi.
Vorrebbe donargli il mondo per ringraziarla del suo lungo amore per lui ma non può, in questo momento infatti, la sua situazione economica è piuttosto critica e non ce n’è neanche per un fiore alla sua bella.
E’ così che l’ amore può compiere miracoli, il suo cuore sempre attivo per lei crea e raccoglie dove può, la sua missione è far battere di più il cuore della sua signora, oggi e fino alla fine…
“ Intorno ai miei passi tanti colori
il giorno importante mi spinge a creare
e vedere diversi nei campi quei fiori,
valore più grande assumono ora
e la mia natura li mostra in orgoglio
per infiammar cuori spargendo profumi
ed è questo che voglio
che oggi almeno la routine si frantumi.”
Sereno e deciso attraversa quel campo, egli perde lo sguardo tra tanta natura, tra il volo di uccelli, le prime farfalle ed un sole già sveglio che inizia a scaldare.
Decide di recider dei fiori più lunghi ma trifogli e margherite sono invitanti agli occhi e molto più fitti, quasi un peccato rischiare di calpestarli.
Tra un passo ed un altro e il fogliare del vento tra gli olmi il suo sguardo ricade su un fiore che spicca.
“Che strano”, ora pensa,
” Lo devo vedere perché è fuori luogo”.
Tra ciuffi di erbe, che poi non conosce, all’ ombra discreta di un albero basso troneggia da sola un primula viola!
Intorno soltanto quei ciuffi e steli curiosi, contorti e rossastri macchiati di azzurro: umili fiori di cicoria.
Recidere la primula, unica e rara gli sembra un delitto e continua nel suo intento dei fiori di campo senza farsi più di tanto problemi.
Raccoglie margherite e nel frattempo pensa di colorare la sua floreale creazione con altri fiori di campo di diverso colore, ne raccoglie di gialli e di rossi ma per lui è ancora incompleto e si appresta a recidere anche gli azzurri, sono radi e legnosi ma di un bel colore, i fiorellini della cicoria.
Appena lo tocca qualcosa lo coglie: uno strano disagio, una specie di ansia e subito dopo ode una vocina:
“ Ehi! “
L’ ansia è più forte ora, quasi paura, il vecchio si guarda intorno ripetutamente e non vede nessuno ma di nuovo:
“ Che fai? Perché mi vuoi recidere! “
Da questa frase capisce chi gli sta parlando ma non ci crede, non può essere! E torna a recidere il fiore di cicoria ma… ancora più forte sente:
“ No! Ti prego no. “
“ Sta proprio parlando il fior di cicoria,
son matto o son savio, oppure è magia?
Non devo cadere nei colpi di mente,
devo stare per terra e respirar aria,
recidere il fiore e andarmene via
ma è come se a farlo gli faccio del male,
mi sento a disagio, gli devo parlare
in fondo son solo e a sentirmi nessuno,
nessuno può dirmi che non è normale,
nessuno a mie azioni mi può contestare
e anche se fosse da solo non sono…
il fiore è qualcuno!”
E così il vecchio, solo per scoprire se non fosse impazzito parla con il fiore di cicoria:
“ Ho bisogno della tua bellezza e dei tuoi petali azzurri per questo bel mazzo di fiori di campo che voglio regalare al mio grande amore”
E il fiore risponde:
“ Hai già ucciso tanti miei compagni ed ora vuoi uccidere anche me? C’è un fiore molto più bello là ed è solo al mondo, recidi lui! ”
Il vecchio rimane basito dalla risposta che sembra quasi cattiva o magari dettata solo dall’ invidia, così spiega al fiore…
“ Sì lo vedo, egli è solo
ma col tempo fratelli gli cresceranno intorno.
Sia primula, rosa oppure giaggiolo
se è solo e lo colgo non fa più ritorno
e mesti saremmo noi innamorati
se poi siamo qui, in qualche altro giorno,
e spogli vedremo per sempre quei prati.
Non è per dispetto che or ti recido
ma sento qualcosa che viene dal cuore.
Ne mente ne mani! E’ con quel che decido.
Lo faccio come altri ma sol per amore.”
Il fiore di cicoria sta un po’ in silenzio, poi dice al vecchio:
“ Ho visto solo un uomo che mi taglia e mi calpesta ma tu sei diverso.
Prendimi pure e uniscimi ai miei campestri fratelli, per me è comunque bello perché da bel fiore presto appassirò ma donato per amore, nelle vostre vite e nei vostri ricordi non sfiorirò mai.”
Felice di sacrificarsi per lui il fiore si fa recidere ed il vecchio si incammina per tornare a casa ma nel mentre un'altra voce lo scuote:
“ Caro… Sveglia, è tardi! Abbiamo gente a casa per il nostro anniversario, ricordi?”
Solo ora si rende conto che era solo un sogno e stava ancora dormendo.
“ Però, che bel sogno” Pensa il vecchio.
Poi si alza e avvicinatosi alla moglie dopo un bacio sulla guancia gli dice:
“ Cara, ti amo tanto.”
E lei:
“ Lo so, parlavi nel sonno”.