Nel lontano e misterioso bosco di Piringipò, un giorno mentre il sole brillava tutto sereno e luminoso nel cielo, successe una cosa molto strana.. Si sentì un gran boato e poi un botto che fece tremare pure le punte degli alberi. SBENG! ! Poi il silenzio.
Tutti gli animali di Piringipò si chiesero con le facce spaventate cosa fosse successo! Cosi andarono a vedere là da dove sembrava venisse ancora del fumo rosa che si alzava nell'aria.
Arrivò per primo lo scoiattolo che si lanciò da un ramo all'altro e fu più veloce del tasso che impacciato scivolava sulle foglie umide del sottobosco. La lepre invece, che credeva di essere la più veloce, scivolò anche lei e si schiantò a zampe all'aria contro un pino poco prima di arrivare sul posto. Alla fine arrivarono in parecchi da tutti gli angoli di Piringipò, tutti volevano vedere cosa fosse successo. C'era una grande folla di esserini che si spingevano curiosi, i più piccoli si arrampicavano sui più grandi sperando anche loro di vedere qualcosa. E cosa videro? Erano tutti a bocca aperta nel vedere un piccolo esserino tutto stropicciato uscire da un grande uovo fatto di metallo che splendeva come se fosse d'oro. Ci fu un momento dove non si sentiva muovere neppure una foglia, tutti zitti e a bocca aperta stavano li, impalati senza saper cosa fare.. “ Tanga tanga “ disse quella piccola boccuccia mostrando un bel sorriso. Tanga? Ripetè con voce sorpresa il gufo che per prudenza stava sui rami più alti.. Tanga? Ripeterono in coro tutti gli animali che stavano ancora tutti li a guardare.. “ Tanga tanga e ciup “ disse ancora quella vocina da quella boccuccia da cui brillava ancora un bellissimo sorriso. Poi lentamente tirò fuori dal pannolino una piccola scatoletta dove c'era un bottone verde e lo premette divertito. D'un tratto tutti gli alberi del bosco si misero a vibrare e in pochi secondi divennero tutti gialli con dei frutti a palline rosa appese ai rami. Il piccolo esserino si guardò attorno divertito e con dolcezza premette di nuovo il pulsantino e come per magia tutto tornò come prima. A questo punto il signor gufo si agitò dall'alto del suo ramo e gridò a gran voce: adesso basta! Dicci chi sei e come ti chiami.. vuoi spaventarci per caso? E gli occhi di tutti gli animali si spostarono su quell'alto ramo dove il signor gufo se ne stava appollaiato al sicuro, almeno secondo le sue intenzioni. Allora il piccolo esserino stese la mano e la allungò su su fino al ramo lassù dove stava il gufo e lo accarezzò dolcemente. Poi la ritirò e chiudendo gli occhi disse qualcosa nelle piccole testoline che stavano li a guardare: Tanga tanga, amici miei. Ho ricevuto questo regalo dai miei genitori che abitano su un pianeta lontano, ma molto lontano.. Si chiama scatola dei sogni, e voi tutti siete nel mio sogno ora. Bellissimo star qui con voi, vi voglio bene.
Tutti allora si guardarono stralunati e non c'era nessuno che osasse dire una parola, mentre anche il gufo era sorpreso da tutta questa storia.
Poi la voce del bimbo si sentì ancora: vi devo lasciare ora, è ora che mi svegli. Ma tornerò e starò di più e potremo giocare insieme.. Tanga tanga amici miei! E d'un tratto sparì cosi veloce come era venuto.
Cosi dopo un po ogni animale che era accorso si riprese dalla sorpresa e tornò ognuno a casa sua nel bosco di Piringipò, che rimase a lungo lontano e misterioso, almeno per tutti quelli che non posseggono una scatola dei sogni.. e anche il gufo se ne tornò al suo nido, borbottando qualcosa come un saluto.. un tanga tanga che non volle più uscire dalla sua testolina...