E’ con molto piacere che mi sono soffermata sull’autore Giorgio Lavino, il quale mi ha chiesto di dedicargli una breve recensione poetica, visto che ormai ha pubblicato innumerevoli liriche.
Un intrinseco bisogno di scrivere pregna la poetica di Giorgio Lavino, desideroso fin dal profondo, di comunicare le sue sensazioni, per sfiorare l’anima del lettore.
Rappresentare fondamentalmente sé stesso in un percorso variegato, che da aviti ricordi, giunge a grandi passi nel presente, dimostrando una notevole crescita interiore, degna di essere messa in rilievo per gli intensi contenuti, sempre in grado di donare una congrua evoluzione di pensieri, da cui scaturiscono inediti significati che affascinano e proiettano il suo sentire in una dimensione colma di emozionanti attrattive.
Tantissime liriche ci presenta questo autore, affrontando originalmente e con spunti davvero particolari avvincenti argomenti.
Quel sentimento d’amore, tanto decantato, immerso in splendide metafore e in dolcissimi fantasiosi incanti assume un effetto che sa di magìa e di dolci effusioni, senza perdere di vista accentuate bizze, che ne rendono più entusiasmanti le strofe.
Non tralascia, questo autore, il sentimento dell’amicizia, rivelando grande solidarietà d’intenti, in rapporti consolidati, a cui dedica validi brani poetici.
Infinita creatività denotano le sue liriche di fantasia, sempre in bilico fra sogno e realtà, da cui si arguiscono la tenacia e la destrezza poetica di Giorgio.
Un’introspezione meditata, che definisce in modo veramente compiuto, la personalità dell’autore che estrinseca eclettici stati d’animo e sfumati sfondi del passato pronti a riemergere.
Un poeta davvero singolare e comunicativo in un comporre estroso, che si legge con estremo piacere.