- atto 2° -
....toccò il fondo i coralli stracciarono le vesti che rimasero come piccoli stendardi nel blu sempre più denso di quel mare, un lampo attraversò le buie grotte gli oscuri fondali e in quell'abisso senza fine la sua mano accarezzò tra la melma qualcosa che sembrava viva.
La forza le mancava lei lasciò la presa e quel qualcosa si nascose ancora...chiuse gli occhi, chiuse le labbra e del silenzio che calò quel giorno udirono racconti 100 anni dopo tutti i marinai che solcavano il mare tra quegli scogli ...sentivano salire il canto delle sirene.
Parlavano di lunghe chiome d'oro che brillavano nel fondo del mare, cantavano di veste colorate che tra i flutti erano state ritrovate dicevano a chi voleva sentire - che i sogni sono gli ultimi a morire - cantavano nelle notti di luna piena con voce così dolci pieni di pena...cantavano e la luna che sapeva giocava a nascondino come allora poi accadde l'imprevisto la magia.
Il mare era in tempesta e increspava l'orizzonte, il cielo si fondeva in acqua e nel ruggire dell'onda s'alzò una volta ancora il canto di sirena.
Era sullo scoglio la bianca dama con le vesti d'oro e il cuore in mano.
I capelli al vento accarezzavano piano le labbra rosa e gli occhi belli.
Confusi i marinai prestarono ascolto qualcuno con la pazzia faceva festa corde legate ai fianchi e sulla testa
per resistere al richiamo della sorte.
- morte - forse, per chi voleva troppo per chi per un bacio si era sporto oltre: morte per chi non aveva niente da offrire . E c'era lui con quel sorriso strano sulla bocca, lui che alla morte gli rideva in faccia, lui che dentro aveva solo un cuore marcio, lui che era vivo fuori ma dentro morto.........