Primo atto-
Alla fine la dama si arrese
.Tutto cospirava contro di lei,gli alisei smisero di soffiare e la calura sulla pelle cominciò a farsi sentire:...le sue labbra aride di vita....cominciarono a sanguinare.
Il mare piatto la superficie d'argento brillava. C'era il sole a farle compagnia quel sole che bruciava la sua pelle
ma che non scaldava. Aveva freddo e il cielo di un azzurro accecante sembrava succhiarle il respiro.
Il petto le doleva e quel dolore era così immenso da scoppiarle dentro.I ricordi inanellati nei pensieri fuggivano a cercar le fronde, i capelli intricati dal sale erano paglia indurita la bellezza le sfiorì dal volto e la sua anima sfibrata non rispondeva al cuore.
Cuore, dove lo aveva riposto non sapeva con una pietra era legato in fondo al mare e laggiù brillava di luce vera: tutto era contro di lei anche il tramonto che ormai si tingeva del suo sangue.
Le ombre della sera la chiamavano, quasi sentiva suono di cetra.
L a bianca dama piano piano.....moriva.
Ormai la notte la cullava, nel silenzio il suo pallore dava luce il mare dolcemente le rispose.
Prima si alzò un debole vento poi una pioggia sottile rinfrescò le sue menbra e mentre il respirò cominciò a farsi sentire si allungò perfino l'onda....................
I capelli sottili fili d'oro coprivano la luce delle stelle ma quando lei gli occhi aprì ,l'universo vide le più belle
labbra viola si mossero piano il pianto si fermò in gola- era l'inizio del nuovo giorno a farle un pò paura.
La febbre bruciava la sua fronte il corpo nella notte tremava eppure lei sentiva il cuore battere ,prima piano poi furioso col mondo intero.
La luna di lassù giocava a nascondino.
Il sonno la rapì una volta ancora.Strane creature vegliavano ...le ore passavano sentiva umidi baci e fresche carezze ma il tocco sul suo corpo non era umano viscido scivolava sulla pelle la sua anima soffriva a quel contatto voleva fuggire ma troppe onde aveva cavalcato ed era troppo stanca per volare in alto.
Si arrese....quando il respiro era solo un battito d'ali....lei si destò una luce le accendeva il volto le mani divennero trasparenti come l'acqua e l'acqua nelle vene irruppe lieve, senza dolore e piano negli abissi scivolò...................