Dopo vari tentativi di riprodurre artificialmente le immagini in movimento, fu inventato il cinema. Il 28 dicembre 1895, a Parigi, i fratelli Lumière presentarono ad un gruppo ristretto di spettatori sbigottiti i primi cortometraggi della storia della cinematografia mondiale.
La manifestazione ottenne un successo straordinario e la parola Kinēma (« movimento» in greco) entrò nel linguaggio comune della gente influenzando, per intere generazioni, costumi, mode ed abitudini. Lo scopo principale degli inventori della cosiddetta « settima arte» era la produzione commerciale dei proiettori che fabbricavano e non la commercializzazione dei filmati. Ed è per questo motivo che i film dell’ epoca muta sono semplici registrazioni d’ immagini riguardanti la vita familiare degli autori francesi.
È soltanto nel film L’innaffiatore innaffiato1, considerata giustamente la prima « gag» della storia del cinema, che assistiamo alla consapevolezza, da parte dell’ operatore, dell’ efficacia della macchina da presa e dell’ attrazione che essa può suscitare nei confronti degli spettatori.
Bisogna aspettare il Mago di Montreuil, Georges Méliès, e successivamente Griffith e Porter per assistere a vere e proprie « mises en scène», dove le « riprese da un unico punto» seguono un senso logico ed una punteggiatura cinematografica.
I registi intervengono direttamente sulla pellicola, in fase di montaggio, per alterare la realtà e far sì che il cinema diventi quello che è ancora oggi, dopo un secolo di vita; cioè un mezzo di comunicazione accessibile a tutti e capace di trasmettere, nel buio di una sala, varie sensazioni e desideri, a volte, inconsci.
Il cinema italiano, dopo anni di difficoltà, dovuti soprattutto all’ egemonia mondiale americana, sta riacquistando credibilità e pubblico grazie all’ impegno notevole e alla bravura di una nuova generazione di sceneggiatori, registi, attori e musicisti.
Benigni, Moretti, Nichetti, Salvatores, Tornatore, Verdone, Pieraccioni ed altri stanno lavorando per riportare il nostro cinema al livello a cui l’ avevano portato i registi del neorealismo.
- "L'arroseur arrosé, Louis Lumière, 1895. Peut-être inspiré d'une bande dessiné e de l'époque due à Herman Vogel, le premier gag de l'histoire du ciné matographe a connu de nombreuses variations et maintes citations. Intégré à la fameuse séance du 28 décembre 1895, le Jardinier (titre original) avait été tourné par Louis Lumière dès le printemps précédent. Le film est connu sous plusieurs titres (l'Arroseur arrosé, Arroseur et Arrosé) et le thème semble avoir é té repris dans certaines « vues » tournées par les collaborateurs des frères Lumière." Association Frères Lumière. (Encyclopédie Microsoft® Encarta® 2002. © 1993- 2001 Microsoft Corporation. Tous droits ré servés.)