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624 persone sono online Autori online: 2Lettori online: 622Poesie pubblicate: 363’903Autori attivi: 7’452
Gli ultimi 5 iscritti: Lucia Silvestri - Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63
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Intanto, durante quella stessa mattinata, erano avvenute baruffe tra i mafiosi ed era stato commesso un omicidio. Il mafioso in chiesa ritornò tosto per recuperar l’ arma, ma il sacerdote disse di averla, per sicurezza, consegnata in
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Una mattina d’ agosto, la mafia ringraziò un anziano uomo comune che le aveva ceduto il passo. Procedendo nel cammino, l’ uomo anziano inciampò in un sasso e cadde bocconi disteso, con le braccia aperte a croce e lo sguardo
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I gommoni scivolavano veloci tra le pieghe della laguna. I motori ronzavano come un volo di calabroni inquieti, ma non disturbavano il silenzio: era come se fosse il respiro dell’ acqua a guidarci, più forte di ogni rumore. Eravamo in
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il profumo dei gelsomini
L’aria, qui in Puglia, sa di salsedine e di gelsomini, un intreccio dolce e amaro che si posa sulla pelle come un veloinvisibile. Una brezza calda, carica di sussurri antichi, di echi di lingue che il tempo ha quasi
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La Bugia uscì di casa appena fu giorno. No. Appena fu giorno, la Bugia uscì di casa. Ancora no. Il Giorno uscì di casa appena vide la Bugia. Insomma! Il Giorno e la Bugia uscirono di casa insieme, dandosi battaglia non appena si
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Giorgio non era disposto ad essere “ uno come tanti”. Suo padre gli aveva insegnato a “ donare e fuggire”, la vanagloria non è cibo buono da gustare, né soggetto con cui stringere alleanza.
Uscendo dalla scuola,
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Riccardo, il figlio maggiore di Lucia, di dieci anni, si chiedeva dove fosse andato Gino, suo fratello minore, un bimbetto di quattro anni, spaventato dal racconto del lupo nero, che gli aveva letto suo nonno Peppe. Lo cercò e lo chiamò in
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Erano passati anni e anni ed il libro di Alex e Grace giaceva ammuffito nel sottoscala della biblioteca di Harlem, New Jork continuava a vivere e a morire e le lapidi dei ragazzi erano vestite dalla penombra di quella fresca serata di primavera. A
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Il monte era alto, la sua cima si elevava a picco sul mare. Fu sulla sua cima che mi ritrovai in un batter d’ali. Era solo un sogno. L’aria era afosa, il cielo ricoperto di nubi dense di un grigio feroce, spaventosamente decise a scagliare giù un
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Un uomo scrisse sul muro, con il nero carbone, una parola di dolore: “ Morte”. La gente spaventa corse via veloce. Scrisse quell’ uomo sul muro due parole di dolore: “ Dolore, Morte”. Nessuno si fermò per leggere e
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Quel giorno una cicogna rosa sorvolava il cielo sopra Firenze. Era in viaggio da nove mesitenendo stretto nel becco il suo carico prezioso. Ma era la prima volta che passava dalla città di Dante e prima di giungere a destinazione per fare la
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Nell’atelier, l’artista fissa la tela bianca con occhi avidi e un’ispirazione improvvisa, una brezza leggera danzante nell’aria, lo spinge a creare. Un’immagine sfocata prende forma nella sua mente e la tela bianca diventa una sinfonia di colori e
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Una storia viene da lontano trasportata dalle onde del mare. È una storia che nasce dove finisce la vita ed inizia l’attesa.
La terra l’ascolta distratta confondendola tra le mille che spiaggiano ogni giorno negli occhi di spettatori ammaliati da
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Se vent’ anni fa qualcuno mi avesse chiesto se in Venelandia sarebbe stato possibile che i cittadini si odiassero tra loro -vicini, amici, colleghi, persino membri della stessa famiglia-, la mia risposta sarebbe stata quella frase familiare, usata
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La famiglia è la sana pianta della vita che ha radici profonde quaggiù in terra e sconfina rigogliosa lassù in cielo.
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IL FASCINO DELLA SORPRESA
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Tra i lieti eventi
c’è la dolce attesa
con il suo fascino della
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Non mi resta che indossare la maschera e continuare a sorridere, nonostante a volte vorrei solo fuggire. Ricordo quei giorni in cui il sole ancora splendeva, i fiori in mano e i tanti sorrisi di luna. A volte la giornata si incupiva mostrando i suoi
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L’ impotenza e la disperazione si fanno lacrime e poi rabbia. Il cittadino comune sente l’ ideologia insinuarsi come un veleno sottile che avvelena l’ aria, invade ogni spazio della vita e lascia soltanto il desiderio di rifugiarsi in
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Nebbia, mia piccola Nebbia, vuoi sapere cosa penso veramente della nostra Pecora Nera?
Non devi corrugare la fronte con quella paura infantile; la nostra pecora nera non è cattiva, semplicemente danza a un ritmo diverso.
Non vedrai la sua
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L’ orfanezza del cittadino comune in Vzla., è così profonda che, anche se la raccontassimo mille volte, ci direbbero che esageriamo. Solo chi l’ ha vissuta sulla propria pelle può davvero capirla.
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Mentre osservava la corrente del fiume, i ricordi della sua infanzia cominciarono a fluire nella memoria, quasi volessero balzarne fuori e reclamare il tempo a cui appartenevano. Le parve di sentire di nuovo il dolce aroma dei chicchi di
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Nel mio pollaio ho galline, tanti galli e altrettanti anatre, e, nascosti tra i nidi, velenosi scorpioni.
Chiamo Zio Giovanni in cerca di un consiglio, e lui arriva con dei sacchi pieni di cipermetrina.
— Ma Zio Giovanni, cos’è questo?
Non
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Da tempo la figura dell’homo sapiens presiede la corteccia cerebrale in veste di massima espressione della neocorteccia o neopallio, detto pure cervello recente, ancora da modernizzare con la conquista delle “ aree associative corticali”,
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I dis che viven in te a società del benesere, de l’abondanza, sarà anca vero, ghe ne de tut, dal ciodo fin come un cavel a machine grande come case, ma tut questo nol vien par gnent, qual elo el prezo che se
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— Eva, ti tengo d’occhio, più di quanto credi. È meglio che ti comporti come una santa decente; inoltre, a cinquant’anni terrestri sarai… diciamo… in declino come donna, secondo i canoni di quella ridicola
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Era uno di quei giorni in cui il caldo soffocava anche il più tenace. Così si sentiva Eva, accaldata e con il petto oppresso dai pensieri che le tormentavano la mente ormai da diverse settimane. Era tale il suo tormento che non vedeva il suo
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Quando tutto tace, quando remoti richiami m’inquietano e sbiaditi volti ricompaiono e poi scompaiono nelle nebbioline che s’addensano nella mia mente, sul far della sera, quando i doveri della giornata sono stati quasi tutti espletati e quelli per il
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Albertina trovava divertente il nome che i genitori avevano scelto per lei alla nascita. Grazie a quel nome poteva canzonare suo padre senza peraltro avere timore d’ essere sgridata.
Alberta (corrispettivo femminile di Alberto). Suo padre non
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Molto spesso, nel dialogo quotidiano, si sente contrapporre la ragione al sentimento, si interpreta l’una come l’antitesi dell’altra, come se dove trionfa l’una fosse assente l’altro o viceversa.
Questa impostazione è talmente radicata da apparire
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La sveglia iniziò a suonare, strappando Marie da un sogno effimero. Erano le sei del mattino e faceva così freddo che si sarebbe volentieri rannicchiata come un bozzolo tra le lenzuola, ma Rose era stata molto chiara. Il
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Sono settimane che cerco di scrivere, di dirti questo che mi preme dentro. I miei umori danzano, onde furiose di un mare in tempesta. Tentano di scaricare la furia di un uragano, un vento cieco che spezza ogni cosa al suo passaggio. Ma
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Mi vidi fluido
d’amor rovente,
seme di anima nascente,
già cellula vivente,
pronto a germogliar
nel tiepido calor
del grembo materno.
Sin dal concepimento
mi riconobbi soggetto pigro,
già tanto strano che,
disdegnando gli affanni
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Come ogni pomeriggio, Giung camminava verso la piccola collina nell’ala nord della tenuta di suo nonno. Da lì, la vista era un dono: i quattro punti cardinali si dispiegavano davanti ai suoi occhi, rivelando la grandiosità
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Ogni mattino, all’ombra dei grandi alberi di mango, la nonna pilava il mais, chicchi dorati destinati ai polli che allevava, liberi di zampettare nel vasto abbraccio del terreno che avvolgeva la casa. Le sue giornate erano un canto immutabile, una routine
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Beato chi si siede a tavola tre volte al giorno, con la sua colazione, pranzo e cena.Beato chi ogni giorno butta via cibo a piene mani in tempi di vacche grasse, senza pensare che un giorno potrebbe arrivargli il tempo delle vacche magre.Beati tutti
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Da dove si trovava, Juancito osservava il gruppo seduto sulla terrazza di una delle "taguare" del paese. Il sole del pomeriggio, pesante e ocra, cadeva su di loro, ma la luce sembrava rimbalzare senza illuminare nulla nei loro occhi. A
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Dalla terrazza del piano superiore della casa, Kate osservava il sole che, a poco a poco, lasciava il posto alla notte, rivelando un orizzonte cupo che inghiottiva le ultime sfumature del giorno. Per lei, i giorni erano tutti uguali, non cambiavano;
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Capitolo I
1819
Non erano trascorsi nemmeno trenta minuti da quando il Reverendo Nepomuceno l’aveva unita in matrimonio con Don Coggiola, un ricco commerciante originario della Guyana Francese e amico di suo padre. Era l’uomo che lui aveva
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Con variegati innesti alla luce,
sole imperante di giorno
e miriade di stelle la notte,
risplenderà la fioritura
di variopinte gemme
in una vasta gamma di colori.
Da questi profumati germogli
verranno alla luce dolci frutti,
prelibatezze di
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Dal buio alla luce, dalla mente (materia raffinata) all’anima (mente illuminata), l’umanità completa il suo ciclo vitale (antropogenesi) passando così dalla nascita (materializzazione dell’amore) alla rinascita (spiritualizzazione della
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Francesco Andrea Maiello, soggetto bipolare (diagnosi di illustri clinici) con tanto di psicosomatico, certamente persona sensibile e soggetto spirituale, dopo strani segni lampanti e segnali lampeggianti, sempre più si ritiene il protagonista di
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C’ era una volta una principessa felice… No, il protagonista della nostra fiaba non è la figlia di un re, ma di una meticcia, nata da un incrocio tra un labrador ed una spitz. Bravi, avete naturalmente indovinato! La nostra
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Tra catastrofi ambientali, conflitti territoriali (Putin, Netanyahu), omosessuali (Matano e Diaco) che reclamano i mariti, compagni che generano figli senza mamma e papà, a parte i femminicidi, gli infanticidi e gente disperata che muore per
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Ho incontrato una rosa, era per terra, aveva perso tre petali e due spine. Per fortuna era sotto un marciapiedi, altrimenti le ruote delle macchine in corsa l’avrebbero triturata. Sembrava piangesse, era malconcia, ormai mezza appassita e con lo stelo
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Era di carta il mio sogno. Ma me ne prendevo cura. Lo foderavo di carta velinae lo deponevo in alto nell’armadiocon la scritta: Non toccare! Ma un giorno di vento le ante della finestrasi sono aperte all’improvviso, erano socchiuse, e una forza impetuosa
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Ti cinge il limite di ogni cosa, ma tu trabocchi.
Volo trattenuto di corpi è l’esistenza.
Duro il livore di forzature innate.
Iniziano a metterti cerchi negli occhi appena nati.
Ti offrono un vivere che non è vivere.
Tutto già
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Ho quel dire che passa inosservato. Quel non essere creduta abbastanza. Guardata con incredulità.Sorpassata. Non m’impongo abbastanza. Non m’impongo. Non mi dono. Aspetto che gli altri credino in me. Che gli altri arrivino a me. Non vado. Provo
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Non ti affannare, non correre, non ti muovere... è tutto tempo perso. Destinato a perdersi, a non essere, a sbriciolarsi in polvere.(Stasera sono proprio ottimista😃Non mi date ascolto! Correte, affannatevi, costruite. Io me ne sto all’ombra
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Mia madre moriva. Per un caso della vita, io e lei eravamo sole, imbracate in zona rossa con mezzi di sollevamento. Strana la vita, ero sempre fuggita da chi moriva, non volevo vederne il volto. E adesso giacevo con lei giorno e notte seguendone il
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Voglio imparare a verbalizzare il silenzioa renderlo declinabile, fluido, magia d’istanti persi. Fiume che scorre nella tua vita senza straripare. Onda che t’invade, ma non rompe gli argini. Senza silenzio non potrei vivere. Senza
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Torna a muoverti nella bufera e non avere paura del buio, la luce arriverà, arriva sempre. Veglia la tua fiammella che s’impenna al primo soffio di vento, veglia sempre perché non si spenga. Non dire:"A me non succederà mai!"
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Quando ero piccola ero piuttosto timida, davanti a sconosciuti abbassavo la testa. Quando mi offrivano qualcosa rifiutavo, ma dopo varie insistenze e dinoccolamenti da parte mia, accettavo. Un giorno mi sono ritrovata con i miei genitori in un bar di
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Mia madre andava in chiesa. Alle messi solenni della Domenica, dei giorni di festa. Cipria rosa e profumo alla violetta. Scarpe con leggero tacco, dello stesso colore della borsa. Capelli neri, corti, ricci come suo padre. Gote rosee. Occhi ridenti. Mani
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Banchetta il silenzio con l’amoree assieme se ne vanno a spasso, aspettando."Mi manca!""Ma non chiamo!""Deve chiamarmi lui!""Deve chiamarmi lei"!Ed intanto il tempo cuce talami di alabastri e foglie d’oro. Il vento li sporge al cuore. Gli
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Quando ero piccola, ero piuttosto timida, salvo poi scatenarmi con gli amici e fare da capobanda. Con le persone che non conoscevo ero piuttosto riservata. Ricordo una volta, che stavo tornando dalla scuola, ed una ragazza mi disse: A casa tua
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Sibilava piano parole incomprensibili. Nessuno l’ascoltava. Nessuno aveva la pazienza d’ascoltarla. E lei sorrideva, sorrideva a tutti. Un giorno che la vidi sola per strada la salutai. Lei si avvicinò e mi strinse forte le
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Quando ero piccola, ero piuttosto timida, salvo poi scatenarmi con gli amici e fare da capobanda. Con le persone che non conoscevo ero piuttosto riservata. Ricordo una volta, che stavo tornando dalla scuola, ed una ragazza mi disse: A casa tua
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Non ero VirginiaC’è un amore taciuto, coperto da un velo di silenzio, fatto di complicità e di vita comune. Col tempo diventa routine, ago della stessa bilancia, battibecco e fuga improvvisa. Troppo vicini per sentirsi,
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Hanno tagliato l’albero. L’albero a lato della mia porta a Baucina. Era un pruno selvatico. Si ergeva maestoso sino al balcone della mia stanza, al secondo piano. La sera era tutto un cinguettio, un fremito, un battito d’ali. Centinaia di uccellini
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Mia Nonna Momma (Mimma)Mia nonna era il racconto che spuntava all’improvviso dietro la tenda. Era la favola. L’imprevisto. Ti diceva la verità in faccia. A volte taceva, ma con cenni della testa, degli occhi, con la mimica del viso, con le
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U Nonnu PetruStorie di vita, di paese.U Nonnu Petru, in realta’ bisnonno, aveva quasi cent’anni. Una vita trascorsa in mezzo ai campi. Sveglia di buon’ ora e via, a piedi, per sentieri e viottoli, accompagnato spesso dal suo bambino, u Nonnu
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Mio nonno Ciro, il marito della Za’ Momma, era un uomo longilineo, alto. Innamorato ed orgoglioso di sua moglie, di cui ne decantava sempre le lodi, io non li ho visti mai litigare! Assieme hanno festeggiato 60 anni di matrimonio. È stato atroce il
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3946 racconti trovati. In questa pagina dal n° 1 al n° 60.
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