Visitatori in 24 ore: 8’418
939 persone sono online
Lettori online: 939
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’347Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
«Ebbi la fortuna di frequentare quasi quotidianamente Napoli nel periodo (ultimi anni Sessanta e primi anni Settanta, ai quali si riferisce la modesta poesia) in cui la città era il più lontano possibile dalla cultura camorristica, tanto da sembrare destinata a diventare una città "normale", ben simile alle altre metropoli europee. Scrive Vittorio Paliotti, in "Storia della camorra" (ed. Newton & Compton, 2004, pag. 8) : "Nel 1973 (...) Napoli (...) era una città relativamente calma. Esperienze prevaricatorie e imposizioni di tangenti sui mercati ortofrutticoli o sul contrabbando di sigarette sembravano contenute entro i limiti di una delinquenza propria di ogni metropoli, che là si manifesta in un modo là in un altro; non facevano assolutamente pensare (...) a un risorgere della camorra. (...) Era comunque, la Napoli di trent'anni fa, una città sì carica di problemi, ma non certo caratterizzata dalla camorra. Le vicende legate ad essa (...) erano talmente estranee alla conoscenza di ciascuno e talmente lontane dalla mentalità corrente da sembrare frutto d'invenzione se riferite al passato e improponibili se proiettate verso il futuro. "» |
Inserita il 12/06/2012 |
Era il tempo in cui c’era l’"Internapoli",
che radunava a sé parecchi popoli,
stanchi per i soprusi quotidiani
e fiduciosi in un altro domani.
Era il periodo che spingeva al Vomero
ogni Napoletano ch’era povero
di fandonie trasmesse da duemila
anni di storia senza alternativa.
Guardavano le genti su al "Collana"
con speranza che non sembrava vana
di cambiare le cose sulla scia
d’una vita che avesse un’altra via.
Per proporre un modello alla metropoli
e per fondare ben diversa Napoli,
appoggiava la folla quella squadra,
sognando un’esistenza meno agra
(scendevano da quel colle sublime
le leggere e leggiadre signorine,
e tra di loro soprattutto una
prometteva la grande mia fortuna).
Nulla è rimasto più dell’"Internapoli",
che non poteva fare dei miracoli
nella città in cui tante cose nuove
fanno la fine del Novantanove
(e quelle signorine non possiedono
più quel garbo d’allora, ma presiedono
a funzioni di vecchie mamme o nonne
del tempo d’illusione e notte insonne). |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
«Chi è vissuto a Napoli attorno al 1970 ricorderà la squadra di calcio dell’"Internapoli"che, dopo avere sfiorato un paio di volte la "Serie B",fece una misera fine. Agli occhi soprattutto di chi allora era molto giovane la squadra rappresentava la possibilità che Napoli aveva, anche in campo calcistico, di mettersi alla pari delle altre maggiori città italiane (Roma, Milano, Torino e Genova, che hanno sempre avuto due squadre di pallone ai massimi livelli nazionali.» |
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|